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Michael's pov
Luke aveva iniziato a diventare debole, molto debole.
Diceva di star bene, ma io lo vedevo cazzo, lo vedevo che non stava affatto bene.
Quando si alzava, ricadeva almeno due volte dove era seduto.
Anche quando mi dava i suoi soliti pugni scherzosi, era debole.
Di solito mi provocava un fastidio dove mi colpiva, ora non sentivo nemmeno le nocche spingere sulla pelle.
Cercavo in tutti i modi di convincermi che ció che gli accadeva non fosse dovuto al suo trauma al cranio.
No, non poteva, non doveva.
Cercavo di cambiargli le bende più frequentemente, lo abbracciavo, facevo cose inutili, ma facevo di tutto.
Cercavo di farlo distrarre ogni giorno, mi sentivo uno stupido bambino.
Nel profondo sapevo cosa stava per succedere ma non volevo ammetterlo a me stesso.
Non riuscivo mai a dormire, la notte, ripensando a quella sera.
Mi sentivo la causa di tutto.
Perchè in fondo lo ero.
Mi strattonai di poco i capelli, tirando le punte dritte verso il basso e iniziai a fissare il braccialetto che avevo sul polso sinistro.
Me lo aveva regalato Luke pochi giorni fa.. Ne avevamo uno uguale entrambi.
Mentre ero fisso con lo sguardo sulla striscia di cuoio, il cellulare in tasca prese a vibrare.
Sbuffai, alzando di poco il bacino, per prendere il telefono e fissai l'immagine di Luke con il suo none sopra, sullo schermo.
Risposi al quinto squillo.
«Michael..» disse prima che potessi dire "pronto".
«Luke..» dissi con lo stesso tono.
«Ho ricordato tutto.»

hi baes
scusate l'enorme ritardo e il capitolo un po' così, ma questi giorni ho avuto un casino totale e non ho avuto tempo di scrivere la parte.
volevo sapere come vi è sembrata fino ad ora la storia.. dato che non commentate molto haha
fatemelo sapere tra i commenti dai
alla prossima partee

Diary. «Muke Clemmings»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora