Finalmente quel mostro se ne va. Non so dove, e non mi interessa. Ora sono sola. Non mi guardo allo specchio, non voglio che quest'immagine do me rimanga impressa nella mia mente. Vado in bagno, un po' zoppicando, ma lo raggiungo prima di stramazzare a terra. Le gambe non mi reggono più. Mi appoggio al bordo della vasca ed apro il rubinetto. Il rumore dell' acqua che sgorga mi riempie la testa. Pian piano mi spoglio, fino a rimanere nuda. Il mio corpo, la mia rovina. E pensare che prima di oggi non avevo paura di guardarmi allo specchio, mentre ora non voglio nemmeno pensare a come è il mio corpo ora. Quel mostro. Non voglio nemmeno pronunciare il suo nome. Ora ho davvero tanta, tanta paura. Ho paura anche di parlare di quello che è successo. Non credo di riuscire a denunciare quel mostro, non credo di avere la forza per farlo. Sono sicura che se solo oso raccontare quello che mi ha fatto, me ne pentirò... è stato capace di picchiarmi, il bastardo, e sarà capace di farlo ancora. Chiudo il rubinetto ed entro nell' acqua facendo molta attenzione a non farmi male. Prendo il sapone e la spugna ed inizio a lavarmi. Il mio sguardo cade sui miei fianchi, sulle gambe e sulle braccia, dove si stanno già formando degli ematomi. Il dolore è lancinante, e le lacrime rigano le mie guance. Io, che tante volte gli ho mostrato quanto lo amassi e quanto i miei sentimenti erano sinceri, sono stata ripagata in questo modo. Non riesco comprende, proprio non ci riesco. Non riesco nemmeno a capire che cosa sto provando in questo momento. C'è un miscuglio di sensazioni in me. Rabbia per quello che mi ha fatto ma anche tanta tanta paura. Io non so difendermi, ho sempre evitato gli scontri fisici. Anche a scuola, le mie amiche si tiravano per i capelli, si spintonavano...io mai, sono sempre stata una ragazza pacifica. Certo, al massimo mi scappava qualche parolaa voce alta...ma non ho mai usato le mani. "Non fare agli altri quello che non vorresti sia fatto a te" uno degli avvertimenti che ho sempre ricevuto. Ed ora, questo. Dove? Dove ho sbagliato? Forse non dovevo fidarmi così di lui, invitarlo qui a Vancouver durante le riprese. Mi sono spinta troppo oltre.
Un brivido di freddo mi scuote. L'acqua sta diventando troppo fredda, è meglio uscire. Mi alzo traballante e mi avvolgo nell' asciugamano. Vado verso il mobile delle creme e prendo un unguento per i lividi. Apro con cautela il barattolo e metto un po'di crema sul palmo. Mi scopro e spalmo l'unguento sulle gambe, sulle spalle, sui fianchi e sul fondo schiena... vengo scossa da altri brividi. Ho un nodo alla gola, le lacrime non vogliono scendere.
Prendo l'intimo pulito e lo indosso. Poi vado nella mia minuscola camera da letto e prendo un pigiama dalla cassettiera. Spengo le luci della camera e mi infilo nel letto, crogiolandomi tra le coperte. Devo pensare a troppe cose e non ho la forza di farlo. Molte domande riaffiorano nella mia testa, insistenti, mentre cerco di scacciare i terribili pensieri di questo pomeriggio. Poi, il sonno vince su tutto Morfeo mi accoglie tra le sue braccia.

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All of you ||Jakota||
FanfictionQuesta storia parla di Jamie Dornan e di Dakota Johnson, di come si sono conosciuti e di come la loro storia è andata avanti nel tempo. È una fanfiction e per quanto possa sembrare una rappresentazione piuttosto fidata della realtà, pensate soltanto...