Capitolo 9

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Amelia? Cosa ci fa qui? Che domanda idiota, qui lavora suo marito.
"Ciao Amelia! Come stai?" Chiedo dolcemente. È una ragazza molto bella, ha lavorato come cantante ed ora ha lasciato alle spalle la carriera per dedicarsi alla famiglia.
"Lasciamo perdere i convenevoli ed andiamo dritti al punto." Ringhia minacciosa.
Non è assolutamente la mia giornata più bella.
"Scusami, ma potresti essere più chiara?" Dico. Sinceramente non ho capito cosa voglia questa donna da me.
"Certo che posso essere più chiara. Lascia. In. Pace. Mio. Marito! " Scandisce bene le parole, per farmi comprendere meglio, a quanto pare.
"Scusa, ma non ti seguo. Io non ho mai cercato di approfittarmi di tuo marito. Siamo semplicemente amici e credo che, date le circostanze in cui ci troviamo, recitando insieme, sia anche un po'doveroso." Amelia non ribatte nulla, ma dal suo sguardo assassino credo che non ci creda affatto. Dopo un po'mi dice.
"Sarà come dici tu, ma fai attenzione. Jamie è mio." Calca il mio con una punta di orgoglio, poi si gira e raggiunge la porta dell'ingresso esterno, senza degnarmi più di uno sguardo.
Entro in auto ancora frastornata. All' inizio penasavo che l'incontro tra Anastasia Steele e Leila Williams descritto dalla signora Leonard in cinquanta sfumature di nero fosse eccessivamente carico di tensione. Ora invece mi trovo ad essere dalla parte della scrittrice. È più facile discutere con urla e grida con persone da i nervi a fior di pelle che essere vittime di una silenziosa minaccia intrisa di sguardi glaciali e assassini. Ancora una volta mi chiedo dove ho sbagliato.
Finalmente arrivo a casa. Spero tanto che non ci sia nessuno... Per fortuna sono sola. Vado dritta verso il bagno, devo rilassarmi un po'è mettere in ordine i pensieri. Apro il rubinetto della vasca e faccio scorrere il getto d'acqua calda. Mi spoglio e prendo il bagnoschiuma al gelsomino, il mio preferito. Mi immergo lentamente nell'acqua, che trabocca dai lati. Chiudo il rubinetto e verso il bagnoschiuma nel palmo. Sfrego le mani tra loro e produco una soffice schiuma, che si estende in tutta la vasca. Sfrego lentamente la pelle con la spugna, facendo attenzione alle parti ancora doloranti. Ma la parte che mi fa più male è il cuore. Non riesco ancora a definire come mi sento. Varie sensazione si propagano in me ed ognuna cerca di sovrastare le altre. La prima che riesco a riconoscere è la vergogna. Vergogna di quello che ho fatto fare a Jamie, quel toccarmi è stata la cosa più insolente che abbia mai potuto fare... chiedere...volere, insomma, quello è stato sbagliato. E poi, quel non-bacio mi fa ricordare di quanto sia attratta fisicamente dal mio collega. Fino ad oggi ho sempre cercato di evitare questi sentimenti, ma ora non posso più continuare a far finta che non esistano. Però devo mantenere la cosa segreta, sarebbe uno scandalo enorme da gestire. Ma ad una persona è concesso amare un'altra? Questa domanda mi sorge spontanea. Com'è è possibile che io sia tanto sfortunata in amore? Le mie storie non sono mai state serie e mi hanno portato a continui sali-scendi in situazioni complicate. Ora che finalmente sono riuscita a portare un po'di equilibrio nella mia vita, grazie a Matt, tutto mi si ritorce contro: lui mi picchia e io mi sento vuota e triste per le violenze subite. Ma è proprio in questa situazione che arriva il peggio: mi sento attratta da un uomo che è già felicemente sposato e ha una bambina. Non è possibile! Devo reprimere questo sentimento prima che sia troppo tardi! Lui è sposato e felice e sicuramente non interessato ad una persona sciocca e ingenua come me. Non posso rimanere così, in sospeso, sapendo di essere attratto da lui. Questo sentimento mi si ritorcerà contro e diventerò una vecchia solitaria inacidita, che si pentirà del suo vecchio amore non ricambiato...ok, non devo farla troppo tragica, ma di sicuro mi pentirò.
Per non parlare di Amelia! Quella donna è stata capace di minacciarmi di lasciare in pace suo marito. Beh, con un marito così...
Scivolo con la testa nelle bolle di sapone e gioco un po'con la schiuma e l'acqua, come facevo da piccola. Un rumore mi distrae dal mio torpore. Esco dall' acqua e mi asciugo in fretta, indosso la biancheria pulita e gli abiti di oggi. Spero tanto che non sia arrivato Matthew. Esco dal bagno con i capelli avvolti in un asciugamano e vado verso la cucina. Caspita, è buio! Accendo la luce e...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 24, 2015 ⏰

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