capitolo 13

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Il giorno dopo che era sabato, si era orribile avere scuola il sabato ad interrompere i miei sogni fu mia madre svegliandomi per andare a scuola.
《Beth alzati è già tardi》 gridó dal piano inferiore.
Ero stanchissima la scorsa notte il mio sonno fu abbastanza irrequieto, avevo pensato tutto il tempo pensando a quell'uomo e alla misteriosa morte di Harry non riuscendo a dormire bene.
《Elizabeth Jane Johnson alza quel culo dal letto e va a sistemarti!》gridó mia madre da dietro la porta della mia nuova camera. Era raro che usasse questo linguaggio diceva brutte parole solo quando era incazzata veramente e questo significava che lo era davvero.
Mi alzai trascinandomi fino al bagno dove mi feci una doccia calda che calmó i miei nervi. Ero dentro la doccia quando vidi un ombra offuscata dalla parete di vetro della doccia, mi irriggidí subito pensando fosse entrato qualcuno in casa cosí con mano tremante e lentamente aprí l'anta della doccia rivelando un Harry seduto sul water che mi fissava.
《Che cazzo Harry mi hai fatto spaventare come al solito》dissi.
《Mmm, comunque belle tette》disse con un sorrisetto malizioso. Guardai in basso e vidi che l'anta della doccia era quasi tutta aperta cosí aveva potuto vedere le mie tette.....fantasma perveritito.
《Sei un pervertito!》dissi chiudendo subito l'anta.
Lo sentí ridere ed era la risata piú bella che avvessi sentito.
《Va via devo vestirmi》dissi ancora dentro la doccia.
《No》disse.
《No? Che significa no esci subito》dissi con un accenno di fastidio nella voce.
《Ok ok me ne vado》disse e credo che stesse sorridendo.
Se ne andó e io uscí dalla doccia vestendomi e lisciando i miei capelli scuri.
Andai nella mia stanza trovando Harry appoggiato all'armadio sorridendomi beffardo, io arrossí all'istante pensando che mi aveva vista nuda.
《Allora oggi vado dalla polizia》dissi distogliendo lo sguardo da lui che mi fissava ancora pogiato all'armadio con le braccia conserte e i piedi incrociati.
《Si lo so ne avevamo parlato ricordi?》mi chiese con quella sua voce roca.
《Ehm, già si》si poteva tagliare la tensione con un coltello.
《Bene》disse guardandomi.
《Bene io vado di sotto se no chi la sente mia madre》dissi uscendo subito dalla stanza.
Scesi giu, feci colazione e andai a scuola.
Apenna arrivai erano tutti strani parlavano tutti tra di loro e avevano dei giornali in mano, purtroppo non riuscí a vedere bene i titoli del quotidiano.
In lontananza vidi Zayn e il gruppo quando mi avvicianai Zayn mi fissava con uno sguardo arrabbiato.
《Ehy che ce?》dissi.
《Oh non lo so dimmelo tu Elizabeth ieri dovevi venire a casa mia per vedere un film ti ho lasciato un casino di messaggi e ti ho anche chiamato ma tu eri troppo impegnata per ricordarti della serata!》disse quasi gridando e con tono arrabbiato.
《Cazzo scusa mi dispiace me ne sono completamente dimenticata possiamo fare domani?》dissi.
《Col cazzo non mi importa piu nnt di te credevo fossi un amica. Quel giorno ti ho parlato perche ti ho vista sola e volevo essere tuo amico ma per te vedo che non è lo stesso insomma voglio dire ci vediamo a stento a scuola e non sei neanche venuta a casa mia per guardare uno stupido film》disse gurdandomi arrabbiato.
Wow era veramente incazzato.
《Mi dispiace tantissimo davvero e voglio essere tua amica solo che sono stata distratta per favore un altra possibilità》dissi guardandolo supplichevole.
《Vabbene ma se non vieni domani non ti parleró mai più》disse.
《Grazie》dissi sorridendogli.

Mistery Death (h.s)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora