Luke's pov
Ero di nuovo a Sidney . Ero di nuovo a pochi metri da lei ,ero di nuovo di fronte a quella casa , con un regalo di compleanno per i diciannove anni di quella ragazza che mi mancava troppo , ma che tra poco avrei rivisto. Mi tremano le gambe al solo guardare l abitazione ,al solo pensare che i suoi occhi non saranno più un ricordo, al ritrovare il suo profumo ,ritrovare il suo sorriso . Cammino tremolante e titubante attraversando la strada e il marciapiede e arrivo al vialetto ,ma mi fermo di colpo quando dalla casa sento delle urla. Riconosci le voci dri due genitori adottivi di Lexy,poi altre voci ,ma mi manca la sua ,perché non sento Lexy? Arrivo alla porta ma mi fermo di colpo quando sento urla più forti .
《Ti prego no!》
Sono suppliche, cerco di sfondare la porta senza successo. In lontananza si sentono delle sirene ,la polizia.
《Hai chiamato la polizia brutto bastardo!》
《NOOOO》un ultimo urlo di suppliche ,poi uno sparo che trapana le mie orecchie , e la polizia che accosta,vedo degli agenti avanzare verso di me.
《Spostati ragazzo ,Ronn tiello d occhio ,dovrai spiegarci cosa ci fai qui》dice a me prima di entrare sfondando la porta.
《Io non centro nulla!》spiego al poliziotto .
《Dobbiamo approfondire ragazzo,io ti credo ma c e stato un omicidio qui ,dobbiamo fare il nostro lavoro》
Mi fermo alla parola omicidio. E se è successo qualcosa a Lexy? O dio non posso permetterlo.
《C-come omicidio? C e la mia ragazza li dentro!》urlo rendendomi poi conto di quello che ho detto . Lexy non è la mia ragazza ,purtroppo.
Poi vedo i poliziotti uscire con due persone ammanettate . Margaret e Albert che guardano rabbiosi chinque li circondi . Poi trova il mio sguardo e non so se sia stupito ,arrabbiato o .... felice(?)
《Era quello che volevate tu e la ragazzina?! Non e vero?!?》mi urla con voce dura e decisa e un ghigno stampato in faccia. Lo guardo con disprezzo e spero che Lexy stia bene . Penso solo a lei . Lei che è la mia vita . Se le è successo qualcosa non ho neanche più la speranza di rivederla ,neanche la piccola luce di uscire dal baratro. Entrano nella macchina e la polizia li scorta in centrale . Fisso il vuoto mentre noto uscire dalla casa dei medici con una barella e un lenzuolo a coprire il corpo . Strattono la presa del poliziotto per liberarmi e ce la faccio ,corro per vedere se è lei ,se veramente è successo che è morta . Fermo la barella e con le prime lacrime che mi scendono nel viso alzo la coperta ,ma un macigno si alza dal mio cuore scoprendo che non è Lexy, mi chiedo cosa sarebve successo se fosse veramente lei. Poi il poliziotto mi scuote dai miei pensieri e mi porta in centrale .Quando arriviamo mi fanno accomodare nella sala degli interrogatori.(?)
《Allora intanto dimmi il tuo nome》
Entra nella stanza un uomo alto e pelato che indossa la divisa della polizia .
《Luke ,Luke Hemmings》
《Quel Luke Hemmings》dice sgranando gli occhi ,ma poi ricomponendosi.
《Si》
《Mi dica perche si trovava li》
Inizio a spiegare la storia.
《Be vede la figlia adottiva di Margaret e Albert ,Lexy , era la mia ragazza ma io l ho lasciata per la bend...》dico bloccandomi per il glroppo in gola.
《Ma ora voglio rivederla perciò dato che è il suo compleanno oggi ho pensato di tornare e be...mi trovavo lì per quello.》dico tutti d un fiato meravigliandomi di quanto sono stato diretto.
《C e qualcuno che può confermare? Non fraintenda ,mi fido ma devo essere sicuro》
《Si , ecco chiami questo numero ,Calum Hood 》 non voglio coinvolgere altre persone e far preoccupare Cal ,ma se devo dinire in prigione allora è meglio che chiami Cal. Il poliziotto prende il mio cellulare e chiama il numero da me indicato e dopo un po di tempo vedo l agente che parla al telefono con Cal . Mi immagino la sua faccia quando gli diranno che sono alla cemtrale . Penserà che mi sono cacciato in chissà quale guaio . Dopo un po l uomo torna nella stanza e mi porge il telefono dicendo cge è tutto a posto .
《Posso vedere Margaret e Albert?》
《Ne ha tutto il diritto, venga la accompagno 》usciamo dalla stanza e mi accompagna in delle celle con del vetro apposta per parlare. Mi siedo li davanti aspetrando che arrivi qualcuno. Poco dopo sento un rumore metallico e delle porte che si aprono . Dopo mi appare la figura tozza di Albert davanti che mi guarda impassibile non lasciando trapelare nessuna emozione .
Si siede e mi guarda serio.
《Cosa vuoi ?》
《Capire》
《PARLA ALLORA!》
《Avete fatto qualcosa a Lexy ?》
《Lexy? Allora tu non sai proprio nulla!》
Lo guardo confuso e preoccupato .
《Spiegati》
Lui mi guarda e prima di parlare prende un respiro .
《Quando ci sei mesi fa l hai lasciata io ho cercato di ucciderla 》i miei occhi su aprono ed iniziano a pizzicarmi.
《L ho ferta ed è andata in coma per due giorni , mi hanno arrestato ma sono riuscito ad avere la condizionale e quando sono uscito insieme a mia moglie ci hanno detto che quella puttanella era andata via》tutto questo. Tutto questo non è possibile. Io l ho lasciata sola e in più è successo anche questo. Cazzo è finita in coma , se ci fossi stato io avrei potuto aiutarla ,invece no,sono scappato lasciandola sola per uno stupido ideale del cazzo! Sono un coglione ! Un fottutissimo coglione!
《L indirizzo?》
《Mirror street 94 New York 》
Mi alzo velocemente senza guardarlo neanche . Esco dalla stanza e inizio a correre per la centrale fino all uscita mentre le lacrime si fanno spazio nel viso e solcano le mie guance . Il celo della notte è pieno di nuvole grige, il mio cuore è grigio e appassito , anche la maglietta di Lexy era grigia quando me ne sono andato in quell autobus grigio , in un marciapiede grigio straripante di pioggi che rendeva tutto più triste ,come ora . Ora cge so che è colpa mia se Lexy era in coma ,colpa mia se ora lei sta peggio di me . Vedo Cal venirmi incontro e mi abbraccia. Anche io lo abbraccio .
Mentre sussurro delle parole
《Devo spedire il suo regalo a New York 》
《Non pensarci ,andiamo a casa adesso 》dice senza chiedere perché ne quando ne come. E gliene sono grato immensamente . Perché ora non ho voglia di parlare ,ma di piangere. Piangere perché mi manca , e perche so che non mi vorrà mai più rivedere. Dopo che non le sono stato accanto nel momento più difficile della sua vita non vorrà neanche sentire più il mio nome . Mi odiera' ,mentre io la amo più della mia stessa vita.
Vado a casa ed entro nel letto pieno di pensieri e lacrime che quella sers sarebbero venuti fuori. Solo di una cosa eri sicuro in queli mare di dubbi : avrei spedito il regalo il giorno dopo . Che era più di un regalo alla fine . Era qualcora di significativo.
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Alive||Luke Hemmings
RomanceQuesta storia parla di sguardi scuri e chiari che incontrandosi si completano, di cuori che anche lontani migliaia di kilometri continuano a battere insieme ,di respiri affannati e baci nella notte sotto un albero , di un amore comdannato ma dannata...