Newt tossì, la sabbia continuava a colpirlo sul viso come tanti piccoli aghi, un vento fastidioso stava imperversando da più o meno un quarto d'ora e il Raduraio era a dir poco irritato. Danno e beffa, molto divertente; pensò aggiustandosi i capelli ancora una volta.
Non sapeva dove stava andando, ma sentiva che quella era la direzione giusta da seguire. Camminò ancora e ancora, senza fermarsi, ma si bloccò di colpo quando un rumore iniziò a farsi spazio nella sua mente.
Si tappò con il palmo delle mani le orecchie, scuotendo la testa in un rantolo esasperato. Alzò il viso al cielo e a una trentina di metri vide una Berga scossa dalle raffiche di vento che non davano segno di voler smettere.
Sospirò e con il cuore che gli andava in frantumi prese a correre.
Si spinse al massimo delle sue capacità, nonostante la gamba zoppa e la stanchezza che gli intorpidiva i muscoli, neanche quando vide l'ombra della Berga farsi più grande sul terreno, neanche quando sentì il suo nome urlato così forte da far rompere le corde vocali di chi stava parlando.
Dopo una decina di minuti di corsa spossante Newt rallentò e Thomas fu sicuro che quella sarebbe stata la sua unica possibilità.
Dal bordo del portellone della Berga poteva osservare il Raduraio correre a perdifiato pur di seminarli, sbandando e arrancando faticosamente.
Urlò ancora il suo nome con la gola in fiamme, ma Newt non si girò e non diede cenni di cedimento. Thomas calcolò in modo approssimativo quanta distanza ci fosse tra lui e il terreno, cinque metri circa, pensò.
-Possiamo abbassarci di più?- domandò a Brenda, ma lei mosse la testa in segno di disapprovazione, Thomas ritornò con lo sguardo verso terra, non si sarebbe fatto troppo male, sarebbe bastato lanciarsi senza portare in avanti braccia o gambe. Si mise seduto sul bordo e prese un respiro, poi, stringendo i pugni, si lanciò cercando di mantenersi in posizione fetale. L'atterraggio non fu affatto morbido, la sabbia era compatta e quando cadde diete una botta memorabile al fianco destro, gli sarebbe sicuramente spuntato un grosso livido.
Si rimise in piedi in poco tempo e prese a correre, ringraziando gli allenamenti per diventare Velocista nel Labirinto. Mantenne un buon andamento e quando sentì di essere pronto attinse a tutte le sue forze per poter raggiungere Newt in un ultimo scatto finale. Spingendo più che poteva con le gambe accelerò in un tentativo disperato di bloccarlo. Quando la distanza tra i due si ridusse a meno di mezzo metro Thomas allungò il braccio e mise le dita intorno alla maglia sudicia dell'amico. In risposta Newt si sbilanciò e cadde in avanti come un sacco di patate, quindi Thomas si fermò accanto a lui, con il cuore che batteva troppo forte nel petto.
Newt ci mise un po' a rialzarsi, i palmi piantati a terra e le ginocchia graffiate puntate sulla sabbia.
Lentamente alzò la testa e il suo sguardo si congiunse a quello di Thomas. -Newt...- sussurrò -Ti prego, vieni con noi- disse abbassandosi alla sua altezza.
-Tommy non posso- rispose con sguardo supplicante
-Tu devi tornare con noi... Devi tornare da me- le parole uscivano strozzate, timorose
-Hai letto le mie lettere?- chiese Newt stringendo i pugni e i denti
-Si- Thomas annuì e gli si avvicinò -È proprio per questo che tu- venne interrotto dalla voce straziata dell'amico -Tommy semplicemente non posso! Hai letto ciò che ho scritto no? E allora perché mi chiedi di tornare?! Non posso farvi del male, non posso farne a te e soprattutto non intendo lasciare che voi mi guardiate impazzire- Thomas rimase spiazzato, Newt era sempre stato il più calmo e vederlo ridotto a quel modo gli procurò una fitta all'addome. Prese un respiro e lo guardò fisso negli occhi -Le ho lette, Newt. Forse più volte di quante avrei dovuto. L'ho fatto e cazzo, mi sono ritrovato a piangere come un bambino! Newt sai cosa ho provato leggendo quelle parole? Rabbia. Pura e semplice rabbia!- iniziò a strillare come se fosse posseduto, in preda ad un ultimo tentativo di farlo tornare con se -Newt tu ti sei defilato così senza dare troppe spiegazioni! E poi quelle parole? Mi ami? Davvero lasceresti in questo modo la persona che ami? Cavolo, hai davvero una bassa considerazione dell'amore!- esordì con gli occhi lucidi, il viso era contratto in un'espressione sofferente ed era arrossato. Newt non rispose, attese che lo sfogo di Thomas finisse, sapeva che c'era altro che avrebbe voluto dire ed infatti non tardò ad arrivare -Ho pensato di essere impazzito, non potevo crederci. Spero che questo sia un grande ed enorme scherzo. Preferirei uccidermi pur di farti rimanere al sicuro! Come hai potuto abbandonarci così, come hai potuto abbandonare me in questo modo? Sai cosa Newt, eri troppo preso dal panico per poter ragionare, non hai neanche pensato a come saremmo stati noi dopo la tua scomparsa. Mi aspettavo più maturità da parte tua! E avresti anche potuto dirmelo in faccia ciò che provavi!- le vene sul suo collo erano sporgenti, la fronte imperlata di sudore per il caldo e lo sforzo. La tempesta attorno a loro si era placata e ora solo alcune ventate sporadiche scostavano i capelli di Newt.
Il ragazzo finalmente si decise a parlare, non disse molto, aveva incassato quello che Thomas gli aveva detto, semplicemente perché aveva ragione.
-Ti amo Tommy- disse guardandolo con il cuore in gola e la testa che scoppiava
-Anche io Newt- rispose Thomas, provocando un'espressione di sgomento sul viso del ragazzo che aveva davanti. Per Newt non ci fu bisogno di chiedere, il Raduraio lo precedette -Si l'ho capito solo leggendo quelle tue stupide lettere, sta zitto- ringhiò innervosito
-Stupido pivello- sussurrò Newt scuotendo il capo -Ti prego Tommy, esaudisci il mio desiderio, uccidimi- Thomas sussultò, come se qualcuno lo stesse riempendo di pizzicotti.
-Non ho intenzione di uccidere nessuno, ora tu torni con me sulla Berga. Troveremo una cura-.
Newt rise isterico, mettendosi a sedere a gambe incrociate, come fosse un bambino. -Non ci sono cure Tommy, l'unica è la morte e sarai tu a somministrarmela- sollevò le spalle, sorpreso da se stesso per quel ridicolo paragone.
-Non ci pensare nemmeno. Non lo farò- la voce di Thomas tremava, incertezza ed ansia lo stavano consumando da dentro senza lasciargli tregua, e a quel punto si avvicinò a Newt, posò una mano sulla sua guancia e lo guardò -Non lascerò che anche tu muoia- bisbigliò mentre una lacrima solitaria scendeva sulla sua guancia
-Dovrai farlo, fallo per me, lascia che io abbia un buon ricordo di te e che tu ne abbia uno di me- sussurrò di rimando, socchiudendo le palpebre.
-Non posso davvero- Thomas scosse la testa vigorosamente, ma in fondo sapeva che quella sarebbe stata la migliore alternativa che Newt avrebbe potuto avere. A quella considerazione il suo cuore si sgretolò completamente, lasciando un vuoto incolmabile al suo posto.
Avrebbe dovuto uccidere il suo migliore amico, avrebbe dovuto uccidere la persona che amava.
Tirò su con il naso e lo guardò, come un tacito assenso alla sua stupida richiesta. Newt sorrise appena -Grazie- le lacrime scesero copiose sulla sua pelle, mentre le loro mani erano intrecciate in una stretta ferrea.
-Un colpo ben assestato alla testa, va bene Tommy?- domandò retoricamente mentre lo guardava tremare, Thomas annuì. Newt tirò fuori dalla tasca posteriore dei suoi pantaloni una pistola nera, era graffiata ed aveva un aspetto antico. Newt la mise nelle mani di Thomas senza esitare. Lui lo guardò terrorizzato, poi propose qualcosa che Newt avrebbe dovuto accettare nonostante tutto
-Lascia che tu abbia un ultimo e bellissimo ricordo di me- disse Thomas, gettando la pistola davanti a se per poter mettere entrambe le mani ai lati del viso del Raduraio.
Si guardarono a lungo e poi finalmente le loro bocche coincisero, le labbra si sfiorarono gentilmente e senza paura le loro lingue vennero in contatto, toccandosi sempre con più foga. La mano di Newt scivolò tra i capelli umidi di Thomas, stringendoli disperatamente. Il ragazzo gemette ed imitò Newt, facendo lo stesso con i suoi capelli, fino a farlo ansimare flebilmente.
Quell'inizio così casto si trasformò in un turbine di voglie che nessuno dei due avrebbe potuto soddisfare.
Quando le loro labbra si separarono le mani di Newt afferrarono l'arma per poterla mettere tra quelle di Thomas -Ora fallo Tommy, sto bene, grazie per essere stato mio amico. Grazie per avermi amato, grazie per ogni piccolo gesto e per avermi baciato- un singhiozzo scosse Thomas, facendolo tremare.
-Ti prego non andare...- piagnucolò
-Morirei comunque, e preferisco sia tu a farmi fuori- sollevò le labbra in uno stupido sorriso -Ce la puoi fare, credo in te- lo incitò Newt, avvolgendo le braccia intorno al suo corpo in un'ultima stretta.
Thomas tirò su con il naso ancora una volta ed annuì, Newt si staccò e lo guardò negli occhi -Voglio che tu sia l'ultima cosa che i miei occhi vedranno, Tommy- questo provocò una nuova ondata di lacrime da parte di Thomas.
-Ti amo Newt...- avvicinò la canna della pistola alla tempia di Newt, facendolo sorridere ancora una volta.
Stava per morire.
Thomas chiuse gli occhi e si sporse verso di lui, per potergli lasciare un ultimo bacio sulle labbra, come per addolcire l'alone di morte che aleggiava attorno al ragazzo biondo.
-Ti amo anche io Tommy- disse prima che un tonfo sordo spezzasse il suo sguardo. Il grilletto era premuto ed in un attimo in corpo senza vita di Newt si accasciò tra le braccia di Thomas. Un'espressione felice dipinta sul volto che il Raduraio non avrebbe mai più scordato.
Un gridò lasciò le labbra di Thomas mentre stringeva il corpo senza vita dell'amico.
Newt era andato, perso per sempre. Per un attimo si rimproverò, poi però si ricordò che quella era stata la volontà di Newt e lui non si sarebbe potuto opporre.
Lasciò che le emozioni lo sopraffacessero, urlando e disperandosi senza ritegno. Thomas lo abbracciò bagnandolo con le proprie lacrime.
-Addio Newt- sussurrò prima di sentire la Berga atterrare e i suoi amici chiamare il sul nome.[1683 parole]
Dunque dunque siamo giunti alla fine di questa fan fiction.
Mi è piaciuto molto scriverla, essendo la Newtmas una delle mie coppie preferite!
Ho voluto rendere omaggio a questa coppia ma soprattutto a questo tratto del libro, che nonostante sia straziante è davvero bello ed unico. Ho amato e odiato Dashner per questa sua scelta.
Spero che tutti voi vi siate divertiti a leggere i miei testi e che vi sia rimasto qualcosa; una frase o un'emozione particolare.
Chiunque abbia almeno provato a leggerla, grazie a tutti. È la prima volta che finisco una ff e la pubblico per interno (oltre alle one shot) e quindi ne sono orgogliosa.
Thank you ❤️(ps. Fatemi sapere i vostri pareri! Per leggere un'altra Newtmas scritta da me potete cercare tra le mie opere "Invisible||Newtmas".)
||Shiver||
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Shot me down. ||Newtmas
CasualeSpoiler The Death Cure! È un mini diario tenuto da Newt, quelli che penso siano stati i suoi pensieri prima di pagina 250. Ovviamente è tutto riadattato dalla mia mente da fangirl. Spero vi piaccia buona lettura~ ||Shiver||