Cassie accettò la sua mano e si lasciò condurre giù dalla barca, sul pontile.
- Dove andiamo?-
- Voglio farti sentire il vero sapore dei tropici. - Giunti in fondo alla banchina, lui la invitò a togliersi le scarpe.
Cassie non aveva idea del perché dovesse liberarsi delle calzature, ma eseguì l'ordine con un pizzico di titubanza e lo seguì scalza lungo la spiaggia. Il suo accompagnatore raggiunse una palma e la scosse.
- Che cosa stai facendo? - gli chiese perplessa, mentre una noce di cocco colpiva la sabbia con un tonfo.
Lui la raccolse. - So quanto ti piace la pina colada - dichiarò. Estrasse dalla tasca un coltellino a serramanico e adoperò il cavatappi per produrre un foro all'estremità del guscio robusto. - Bevi - le suggerì, offrendole il frutto tropicale.
Cassie accostò alle labbra la scorza marrone e ruvida, quindi bevve un sorso del liquido chiaro e dolce.
- Ti piace? -
Lei annuì e gli restituì la noce di cocco.
- Puoi finirlo, se vuoi.-
- No. - Era squisito, ma era ancora più buono se gustato con succo di ananas e rum.
Lui bevve il resto del succo. Poi spaccò la scorza legnosa contro il tronco della palma e con il coltellino tagliò un pò di polpa. - Ecco il dessert! - proclamò, avvicinandole il cocco alle labbra.
Cassie sorrise e ne addentò un pezzetto. Era un'esperienza così sensuale essere imboccata, che quasi si scordò di assaporare quello che stava masticando.
Lui la prese per mano e la condusse a riva. L'acqua calda le lambiva le dita dei piedi e lei sorrise, godendo di quella piacevole sensazione.
Si incamminarono lungo il bagnasciuga, le braccia intrecciate dietro le loro schiene, come una coppia di sposini in luna di miele, di fidanzati, di amanti.
- Il mio albergo è esattamente laggiù - indicò Cassie.
- Solo che le tue scarpe e la macchinetta fotografica sono rimasti al molo. -
- Esattamente.-
Lui smise di camminare e Cassie si girò per chiedergli: - Torniamo indietro?-
Non ricevette alcuna risposta. La torreggiava con la sua imponente statura e continuava a fissarla. Cassie non riusciva a distogliere lo sguardo. Era come ipnotizzata, vittima di un sortilegio.
- Posso baciarti?- si sentì domandare con voce dolce e sussurrata.
Cassie annuì e protese il capo verso l'alto. L'uomo si chinò su di lei e le sfiorò le labbra con un bacio leggero come una piuma. Poi si ritrasse ed esitò, in attesa.
Cassie rispose d'istinto, posandogli una mano sulla nuca e reclamando la sua bocca. Lui replicò con un bacio che le tolse il fiato, un bacio profondo e sensuale. Cassie non aveva mai provato nulla di simile in vita sua.
Solo quando credette di svenire per mancanza d'ossigeno, lui si staccò, poi rimase immobile qualche istante, la fronte incollata alla sua.
Quindi, con voce velata, mormorò: - Torniamo alla barca. -
Attirandola a sé, le posò una mano sul fianco e si incamminarono. Era un gesto intimo, un gesto di possesso, che lei ricambiò agganciando un dito ad un passante della sua cintura. Che cosa stava combinando? si interrogò Cassie, turbata. Baciare così uno sconosciuto? Quell'interludio era una pura fantasia, niente di più. Non poteva condurre a nulla.
STAI LEGGENDO
Tra le stelle ed il cielo!
RomanceFinché si tratta di andare a letto per una notte con uno sconosciuto sexy che assomiglia incredibilmente all'uomo dei suoi sogni, per Cassie Edwars non è un problema. Soprattutto se si è al sole caldo delle Bahamas e lo sguardo seducente dell'uomo è...