capitolo 2.

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non ricordo la data, perchè sinceramnte chi se ne fotte, ero a lezione di motocross.
strano per una femmina ma vero, quando uscii da scuola c'era il semaforo rosso quindi spensi la moto.
sentii un botto dietro di me, mi girai e vidi questo tipo a terra, con la moto addosso, non lo conoscevo, dopo tutto non eravamo nelle stesse classi di lezioni.
mi avvicinai.
'tutto bene?' chiesi con aria strafottente.
'si, tranquilla.' disse sorridendomi.
non risposi e me ne andai.
accesi la moto ma mi fermò.
'come ti chiami?' disse guardandomi e tenendo poggiata la sua mano sulla mia.
sfilai la mano e dissi 'ma chi ti conosce.' accelerai e partii verso il colleggio.
il giorno dopo c'era un nuovo arrivato nella mia classe.
Jacob, lo guardai bene e boom.
era lui.
mi guardò, lo guardai e blablabla.
roba da film.
sinceramente non me ne importava così tanto.
per mia solita sfortuna, l'unico banco libero era dietro al mio.
***
tornando al pugno..
***
andai in camera infuriata, sbattei la porta e mi stesi sul letto.
accesi la musica e mi riposai.
era tutto così brutto e insopportabile, ma dovevo starci.
mi alzai verso le sette di sera perchè venne la prof di italiano a dirmi che mi volevano a telefono.
andai in segreteria dove mi avvisarono che al telefono c'era la signora Nora Murfin.
era mia zia, lei non era come le altre zie, non era lì ad ascoltarmi sempre nei momenti di sconforto, o quando avevo bisogno di un consiglio.
risposi 'pronto?'
'piccolaaa, sono zia Nora, come stai?' disse entusiasta.
'bene, Sasha come stai?' chiesi di mia sorella per evitare eventuali discorsi imbarazzanti di zia.
'sta benone, te la passo?'
'certo.' risposi abbastanza emozionata.
mi rispose con la sua vocina sottile, dolce, avevo gli occhi lucidi, mi mancava un botto.
'SORELLONAAA!' urlò.
'piccola, che mi dici?' dissi con voce tremolante.
'che mi manchi Asiaa.'
'anche tu amore, anche tu.'
mi ripassò zia.
'devo parlarti.' disse seriamente.
'volevo chiederti se ti andrebbe di venire ad abitare qui con noi.' continuò.
cosa? io lì? ero in palla.
cosa gli rispondevo?
'Asia ci sei?'..

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