Un regalo inaspettato

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Pasticceria di Robert ore 16.00
Tornai a lavoro e misi il camice da lavoro e la cuffietta salutai Rob che era già a lavoro in cucina e io incartai i macarons per Draco.. mi cominciarono a tremare le mani e non trovavo un motivo del perché. Aspettai con ansia le 18.00. Perché deve farmi questo effetto. Pensai tra i banchi da pulire e sorrisi finti ai clienti. Ogni volta che la porta della pasticceria suonava quella campanellina che faceva capire che era entrato qualcuno sussultavo pensando fosse lui.. mentre pulivo l'ennesimo tavolino, avrei voluto la mia bacchetta come facevo a casa ma mentre pensavo alle cose da fare sentii poggiarsi una mano sulla mia spalla, mi voltai si botto e appena vidi il suo sguardo su di me mi pietrificai.. "sono pronti i miei macarons?" Non capii il perché non avevo sentito la porta aprirsi e nemmeno quelle fastidiose campanelline. Ehm s..si, aspetta un attimo" corsi dietro il bancone a prendere il vassoio già incartato e lo poggiai sulla cassa di marmo. Sentii le sue dite fredde sulle mie mentre prendeva il vassoio e i miei occhi si incrociarono ai suoi per una frazione di secondo. "Grazie Granger, buona serata" Disse con un ghigno malefico stampato in viso... uscì dalla pasticceria e io tirai un forte sospiro di sollievo, pensando che finalmente quel brutto momento era passato. Continuai a lavorare finalmente tranquilla e anche a canticchiare..
Ore 20.00
Era arrivato l'orario di chiusura, così mi cambiai, tolti la cuffietta, pettinai un pò i miei capelli e ripassai un po il trucco molto semplice. Dopo tutto era il mio compleanno. Salutai Robert che prese la direzione opposta alla mia e io mi voltai e cominciai a camminare per tornare a casa.. il mio appartamento era molto vicino alla pasticceria dovevo solo attraversare la strada.. mi sentii per un momento come osservata.. mi voltai ma non c'era nessuno. Cominciai a camminare a passo più svelto, ma una mano afferrò il mio braccio tirandolo facendomi quasi cadere dai tacchi. "Granger dove vai così di corsa?" Cosa diavolo voleva adesso? Pensai in un lampo. "Malfoy, mi hai fatto paura. Che vuoi?" Mi stava proprio fissando dall'alto un basso, cominciai di nuovo a tremare come una foglia. "Niente! Volevo solo parlarti!" Staccati il mio braccio dal suo che teneva stretto "mi dispiace ma non posso parlare in questo momento mi aspettano!" Lui rise silenziosamente "chi lenticchia?" Lo guardai in cagnesco "Si proprio così ora se non ti dispiace" mi voltai di nuovo nella direzione di casa, ma non riuscii a fare nemmeno un passo che mi ritrovai di fronte a lui, forse a 10 cm dal suo mento. Sentii di nuovo il suo profumo. Era lo stesso di 5 anni fa. "Lasciami Malfoy" ad un tratto diventò serio "voglio solo parlare, tutto qui" mi rassegnai e decisi di parlare con lui. Andammo in un pub li vicino. Ordinammo una birra e ci sedettimo negli sgabello del bancone stesso. "Che cosa ci fai qui Malfoy?" Chiesi molto arrogante ma ero davvero curiosa di saperlo. "Sono qui perché mia sorella è una mezzosangue, o come dite voi una nata babbana" Sorella?? Draco aveva una sorella? E da quando?? "Sorella?? Come fai ad avere una sorella" Chiesi con occhi spalancati "perché quel verme di mio padre tradì mia madre con una sporca babbana, senza offesa" Disse Draco a denti stretti tranne che per l'ultima frase.. "Ci sono abituata." Mentii, non era affatto abituata a quella parola.. ormai era sulla mia pelle come un tatuaggio. "Comunque non sono qui per parlare di questo, volevo solo scusarmi con te" scusarsi?? E di cosa? Rimasi quasi a bocca aperta. Lui che si scusa. Scoppiai a ridere ma mi fermai subito. "Scusarti per cosa scusa?" Diventai subito seria dopo aver visto in che modo mi guardava. "Per averti lasciata da sola a Godric's hollow, non sono mai riuscito a dimenticarmi di quel giorno. Non volevo lasciarti sola ma dovevo. Scusami Granger.. era solo questo" non ci credo. " e tu mi hai cercato dopo 5 anni per dirmi solo questo? Non c'è altro? Mi stava facendo perdere una serata. La mia serata solo per delle stupide scuse arrivate dopo 5 anni. Non me ne facevo niente delle sue scuse.. stavo per alzarmi quando mi bloccò di nuovo prendendomi per mano.. "No aspetta!" Uscii da un taschino una piccola scatolina confezionata. "Tieni, buon compleanno" mi diede la scatolina sfiorando di nuovo le mie dita alzandosi dallo sgabello. Mi guardo per un istante negli occhi e uscì dal pub, lasciandomi da sola, per la seconda volta.. sarà un vizio allora.
Ore 21.00
Si era fatto davvero tardi.. Ron era sicuramente in pensiero.
Uscii dal pub fuori aveva cominciato a piovere e io non avevo nemmeno un ombrello. Misi il cappuccio in testa e cominciai ad andare verso casa. Avevo ancora quella scatolina tra le mani. Chissà cosa avrebbe contenuto. Ma la cosa più strana era che si era ricordato il mio compleanno. E soprattutto mi avrebbe regalato qualcosa. Cominciò a piovere più forte. Non potevo stare sotto la pioggia.. era troppo forte. Mi riparai sotto un portico e aspettai che la pioggia si fosse un pò calmata. Una forte luce mi abbagliò. Capii che erano i fari di una macchina che lampeggiavano nella mia direzione. Ron è venuto a prendermi. Avrà visto questo brutto tempo. Pensai e mi fiondai in macchina senza pensarci 2 volte. "Oh grazie a Dio sei venuto, si gela la fuori" appena finii la frase mi voltai verso il mio salvatore che non era di certo Ron. "Sono sorpreso che tu sia così contenta di vedermi Granger" rise lui con ara spocchiosa. "Ma che diavolo. ." Ero immobile a guardarlo. Era davvero bellissimo. Anche se non l'avrei mai ammesso. "Era un grazie per caso? A me non sembra" effettivamente mi aveva appena salvata da un bel raffreddore. "Grazie" mormorai. "Non ho sentito! Cosa??" Sbuffai.. "Grazie" dissi un po più forte di prima. La macchina partì. "Ahahah di nulla Granger, allora come va la tua vita con lenticchia?" Era rimasto uguale non era affatto cambiato. "Tutto benissimo e la tua invece" Chiesi io anche se non me ne importava nulla di quello che avrebbe risposto. O almeno pensai. "Meravigliosamente" rispose senza pensarci. ''Bene". Rimanemmo in silenzio per un po di tempo. Ad un tratto mi ricordai che camminavano da tanto e io ero molto lontano da casa. Mi ricordai che non avevo mai detto a Draco dove abitavo, e lui di certo non si stava dirigendo verso il mio appartamento. "Aspetta un momento ma questa non è la direzione per casa mia". Era quasi preoccupata. "Chi ha mai detto che ti avrei riportata a casa mezzosangue" la mia mano parti da sola ma lui la bloccò prima che finisse sul suo bel viso. "Dove mi stai portando idiota?" ero in una crisi di panico. Non sapevo dove sarei finita. Ma di certo non era niente di buono. "Calmati Granger. Non ti succederà nulla" non riuscivo a vedere niente con tutta quella pioggia. Percepii la macchina fermarsi e da quel momento persi i sensi..

Draco Hermione ❤(Say something)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora