Draco Hermione ❤(Say something)

La verità

Chiudo gli occhi e aspetto quel contatto tanto atteso, quando improvvisamente sento il suo corpo staccarsi da me velocemente, lasciandomi li per terra.. lo sento sorridere in maniera inquietante, il che mi preoccupa un po. Riapro gli occhi, per capire cosa succede e Draco mi guarda con indignazione puntandomi un dito contro "ma credevi veramente che uno come me potesse provare qualcosa per una mezzosangue come te? Mi dispiace Granger ma sei stata una missione troppo semplice" mi indica ancora con il suo ghingo quasi malefico. Mi sento così stupida, mi sono fidata di lui! Proprio di lui, il mio nemico giurato. Tutto d'un tratto mi vengono in mente tutti i particolari che avevo avuto insieme a lui. E ci metto poco a capire che non era normale il suo comportamento. "Perché mi hai portata qui Malfoy? Cosa c'è sotto?" Mi alzai di scatto con le gambe tremanti e la vista offuscata. Lui si volta a guardarmi con sdegno e prima che possa parlare arrivano dietro di noi le sue donne di servizio prendendomi per gli avambracci e trascinandomi nella camera dove avevo dormito la notte scorsa ignara di tutto.. "ehi aspettate un attimo che significa" lancio l'ultimo sguardo a quegli occhi così gelidi e spenti, mentre con un gesto della mano indica le donne a portarmi via "fate in modo che non esca più da quella stanza" non riuscivo proprio a protestare. I miei muscoli erano come spenti, il mio cervello non mandava più impulsi,  l'unica cosa che mi rimbombava nelle orecchie era la parola "stupida". Arrivati in quella camera, mi chiudono dentro scaraventandomi per terra, sentendo le chiavi richiudere la porta dall'altra parte del corridoio.

Sono in questa posizione da almeno 1 ora credo. Seduta con le ginocchia sotto il mento, al buio e senza ne bacchetta ne libri.. sono in galera... si è una galera. Da dietro la porta sento le chiavi nella serratura e dopo alcuni secondi aprire la porta. Mi ritrovo in piedi senza accorgermene e lui.. mi viene sunito la pelle d'oca ma non per l'emozione ma per l'imbarazzo di quello che avevo pensato di lui fino a qualche ora fa.. è proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio.. "allora Granger mettiamo in chiaro una cosa.. tu non puoi uscire ne scappare" dice tutto senza degnarmi di uno sguardo, la sua attenzione è soltanto su dei fogli che tiene nelle mani. "Che cosa vuoi da me?" Lui si avvicina con dei passi lunghi ed eleganti con le mani in tasca e si accovaccia per guardarmi dritta negli occhi. "Perché non voglio che rovini i piani come sempre, con quel tuo fare da saputella" ancora non riuscivo a seguirlo.. cosa centravo io? Cosa voleva da me. "In cosa esattamente non dovrei intralciarti?" Si passa una mano sui capelli per poi riportare la sua attenzione su di me. Si rialza e comincia a camminare avanti e indietro per poi riguardarmi negli occhi. "Vedi il tuo amichetto potter aspetto un figlio da quella weasley" e con questo? Perché tirava in ballo Harry adesso? "Quindi?" Corrugai lo sguardo intenta ad ascoltare il discorso. "Beh vedi quel bambino no sarà come dire, normale!" Ero ancora più confusa di prima, ogni frase che usciva dalla sua bocca non aveva senso. "Quel bambino è maledetto Granger, da Voldemort?" Ero di pietra a quello che avevo appena sentito. Avrei dovuto avvertire subito Harry e Ginny. E così mi parve tutto chiaro. C'è un motivo per cui io sono qua.. è perché non vuole che lo intralci in qualche modo. "Sei solo un lurido bastardo" in un secondo mi ritrovai di fronte a lui, pronta a tirargli un pugno in pieno viso, ma mi ritrovo con il mio pugno saldo dentro il suo che ha appena parato. È più veloce di quanto io mi aspettassi. Mi guarda con occhi infuocati dell'odio e subito dopo mi arriva un schiaffo che riecheggia per tutta la stanza. Mi sento la guancia indolenzita e un leggero formicolio sul viso. Subito dopo mi rendo conto che sono contro il muro con i polsi ben saldi tra le sue mani, tenendomi stretta e ben salda al muro, facendomi mugolare. "Non ti permettere mai più a toccarmi sporca mezzosangue, o ti farò rimpiangere di essere una strega". Detto questo, si stacca da me ed esce dalla stanza lasciandomi li per terra, confusa, dolente e soprattutto in gabbia.