Capitolo 1

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Sono di nuovo qui, di nuovo su questo maledetto tetto. Stavolta non ho nessun piano, stavolta nessuno mi salverà ma devo farlo. Devo buttarmi. E stavolta mio fratello verrà con me.

Dovrà seguirmi in questa nostra ultima caduta.

Una settimana prima...

-John! Perché mi hai portato in piscina?! Io odio l'acqua, lo sai!-

John mi trascina a forza verso quello squallido luogo che puzza di cloro e sudore.

-Devi divertirti anche con delle cose normali qualche volta.- mi risponde.
-E per te sguazzare in dell'acqua piena di germi e di pì pì di bambini è una cosa normale o divertente?! Beh, allora la prossima volta perchè non diffondiamo un virus letale nell'aria!- gli urlo, scontento di quell'orribile situazione.
-Avanti Sher, hai vissuto per due mesi in un covo di tossicodipendenti, cosa sarà mai una piscina pubblica! E poi, ricordati che è anche per il piccolo Chris- mi fa notare Mary, così mi convinco a stare tranquillo. Per quanto detesti ammetterlo, adoro quel marmocchio e tutti i suoi incomprensibili farfugliamenti. Peró, secondo me John non avrebbe dovuto far scegliere il suo nome a Mary, non mi convince per niente il nome "Christopher"... sarebbe stato molto meglio "Sherlock"!

Mary, si tuffa in acqua, mentre John rimane col bambino.

-Dai Sherlock, vieni dentro anche tu! L'acqua è riscaldata- mi grida Mary da dentro la piscina ma, io non mi muovo. Allora John si alza e, tenendo per mano il piccolo Chris, mi si avvicina.
-Dai, non fare il bambino, alzati e entra in acqua- Così, stufo di ascoltare le loro lamentele mi alzo, e mi avvicino lentamente al bordo della piscina. Osservo quell'acqua con gli occhi pieni di un inspiegabile terrore. John continua a dirmi qualcosa ma, io non lo sento. Sento solo il rumore del mio cuore che batte sempre più forte, come un tamburo suonato da un batterista impazzito. Non riesco a muovermi, e continuo a guardare terrorizzato il fondo della piscina, quando, a un certo punto, Chris allunga le sue piccole manine e spinge la mia gamba sinistra, facendomi perdere l'equilibrio. In quei pochi istanti prima di cadere nell'acqua, provo a ricorrere al mio palazzo mentale ma la paura mi blocca. Non riesco a pensare, non riesco a reagire, e in un attimo mi ritrovo sommerso dall'acqua. Comincio a dimenare le braccia e le gambe, nel vano tentativo di riemergere, ma non ci riesco. Gli occhi cominciano a bruciare per il cloro, l'acqua mi entra nei polmoni, soffoco, non riesco più a respirare, e nel breve istante in cui riesco a uscire la testa fuori dall'acqua, l'ultima cosa che vedo è il viso sorridente di Chris, inconsapevole di cosa avesse appena fatto.

Poi, perdo i sensi.

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