thirty

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Non sapevo se rispondere, sono totalmente entrata nel panico.
Alla fine ho accettato la chiamata, probabilmente stavi già pensando di riattaccare.
Hai semplicemente detto "hey", ma dopo così tanto tempo che non sentivo la tua voce, mi sono venuti i brividi.
Mi hai chiesto come stessero andando le cose, ti ho detto male, e tu ti sei scusato.
Ma non eri tu quello a cui mi riferivo, in questo momento sei il male minore.
In ogni caso, sentirti dire quel dannato "non lo so" dopo che, in lacrime, ti ho chiesto perché
te ne fossi andato mi ha fatta imbestialire.
Proprio come quel giorno.
Un po' mi è dispiaciuto sbatterti il telefono in faccia.
Tua, Mune.

in case »m.g.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora