two

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«Mune!» mi sentii chiamare da dietro con voce preoccupata. Poco dopo vidi una chioma corvina fare il suo ingresso nella stanza.

«Ciao Kim» risposi semplicemente, con un filo di voce, incrinata dallo sforzo dovuto ai singhiozzi del pianto che non ero riuscita a controllare fino a poco prima.

«Scendi subito da quella finestra» ordinò severamente, lasciando la sua borsa sul divano. Risi amaramente.

«Tranquilla, non mi voglio buttare di sotto» risposi accomodandomi meglio sul piccolo cornicione della finestra del salotto.

Kim sospirò, sollevata ed esasperata allo stesso tempo dalla situazione.
Si sedette a terra con la schiena appoggiata al divano.

«Puoi spiegarmi cosa diamine è successo?» chiese dopo qualche minuto di silenzio, rassegnata a non usare un tono duro.

«È andato via. Voleva trovare qualcosa di nuovo, era stanco di stare qui, o cazzate del genere.» presi un respiro profondo, per evitare di ricominciare a piangere. «Ha detto che mi amava ancora ma voleva andarsene, non ci ho visto più e l'ho cacciato di casa. Non che non fosse già attrezzato per partire» conclusi mandando giù il groppo che mi si era formato in gola.

«Posso dirlo?» chiese Kim frustrata.

«Vai pure» risposi appoggiando la testa al vetro della finestra.

«Che razza di bastardo» disse più che arrabbiata.

«Già» ridacchiai pensando a quanto avesse ragione. «Peccato che io lo ami ancora» scesi dalla finestra e mi sedetti di fronte a mia sorella.

«Passerà» disse abbracciandomi.
Non penso proprio.

Angolo autrice
Ecco a voi un altro capitolooh *badum tsss* spero vi piaccia. Inoltre volevo chiedervi, anche se in pratica non sapete nulla dei personaggi, chi vi immaginate a immedesimarli.
Cactus a tutti
-e

in case »m.g.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora