one hundred - special chapter

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Era l'ultimo dell'anno. Io e Ashton avevamo organizzato una piccola cena. Era il primo ultimo dell'anno senza Michael e mamma in tutta la mia vita.
Sorrisi amara al ricordo, mentre poggiavo il piatto della prima portata a tavola.

Eravamo radunati nel mio appartamento; c'erano Ashton e Emma, Luke e Kim, e Yolanda, la mia datrice di lavoro che ero riuscita a farmi amica.

Luke e Kim stavano insieme, me lo avevano detto qualche settimana prima. Avrebbero dovuto passare l'ultimo dell'anno a casa Hemmings, ma invece avevano preso il primo aereo ed erano venuti qui.
Tentai varie volte i dissuaderli, ma entrambi preoccupati, non avevano ceduto.

Ashton sembrava davvero preso da Emma, la guardava come se fosse l'unica e la sola. Ero davvero felice per loro.

«Questa roba è una bomba tesoro!» esclamò Yolanda, risvegliandomi dai miei pensieri. Risi di gusto quando la vidi fare enormi bocconi delle mie lasagne.

«Grazie Yolanda» ringraziai prendendo un sorso di vino. «È una ricetta di famiglia.»
Guardai verso Kim, un lampo di consapevolezza guizzò nei suoi occhi. Era la ricetta di nostra madre.
Luke dovette notarlo, così posò un braccio sulle sue spalle, attirandola a se, per lasciarle un bacio sulla fronte.

**

La serata sembrò volare, Yolanda fece battute tutto il tempo, facendoci ridere tutti di gusto. Era così strano e nuovo per me, di solito eravamo solo Kim, mamma, Michael e io l'ultimo dell'anno.

Non potei negare il mio divertimento tutto il tempo però.

Tutti si erano radunati davanti alla televisione, accampati sul divano, a guardare uno dei tanti programmi che trasmetteva la tv locale.

«Questa roba fa schifo, in America davano il concerto con Britney Spears.» si lamentò Luke, ricevendo un'occhiataccia da Ashton, Yolanda ed Emma, mentre io e mia sorella ridemmo di gusto.

«Manca un minuto!» sentimmo urlare al conduttore del programma.

Così in poco tempo partì il conto alla rovescia. In quella manciata di secondi ricapitolai il mio anno, per poi giungere ad una conclusione.
Avevo superato davvero tanti ostacoli, ed ero ancora qui. I miei pezzi dovevano ancora essere rimessi a posto, ma stavo in piedi da sola. Guardai tutte le persone radunate nella stanza, che felici gridavano il conto alla rovescia. Erano importanti per me, e mi aiutavano a sorreggermi in piedi, standomi affianco ad ogni passo nella vita che mi ero costruita qui.

Ero grata per loro e per ciò che facevano, probabilmente senza accorgersene.

«Tre, due, uno, buon anno!» urlarono tutti, e come usanza, iniziarono a farsi gli auguri, abbracciarsi, baciarsi.

Kim mi venne incontro.
«Sei la persona più forte che conosca» sussurrò al mio orecchio, mentre mi stringeva a se.

«Ti voglio bene» le dissi in risposta.

«Anche io» sciolse l'abbraccio, per poi sorridermi, voltarsi ed andare a fare gli auguri a Emma.

«Hey» mi chiamò qualcuno da dietro.

«Ashton» sorrisi abbracciandolo.
«Buon anno!» ricambiò la mia stretta.

Dopo poco mi guardò, spettinò un poco i miei capelli. «Sei stata grande quest'anno» disse per poi lasciarmi un bacio sulla guancia, andando a fare gli auguri a Luke.

Lo guardai ridendo. Lui era stato grande quell'anno, era stato lui a sostenermi.

Sentii il telefono vibrare nella tasca dei jeans, riscuotendomi dai miei pensieri. Probabilmente una delle mie colleghe mi stava facendo gli auguri di buon anno.

Presi il telefono in mano, rimanendo sconvolta, la bocca spalancata. Controllai almeno una decina di volte il mittente, rilessi il messaggio per minuti buoni.

Michael: Tornerò.
00.05 1/1/16


Angolo autrice
Non ci credo. È finita. Aiut.
C'è ancora l'epilogo, ma ho comunque difficoltà a respirare, spiegatemi.
Farò dei ringraziamenti più decenti nell'epilogo, spero leggerete la seconda storia della serie su Ashton.
Cactus a tutti
-e

in case »m.g.c.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora