TINI'S POV.
È ormai giunta l'ora cena,tanto che,come ogni sera Ruggero viene a farmi visita qui in tenda per convincermi ad uscire o a mangiare qualcosa "ehi Tini,invece di startene qui impalata e chiusa in tenda,che ne dici di uscire insieme a noi? Sai,ho saputo che qui accanto c'è un locale in cui si mangia benissimo" mi chiede dandomi una pacca sulla spalla "no Rugg,non ho voglia di uscire" sbuffo roteando gli occhi "tu non vuoi mai uscire! e dai,non puoi mica restartene qui da sola,inoltre ho saputo che lì suona una band e sono bravissimi" praticamente mi implora aggiungendo anche il suo tipico musetto da cucciolo,quello che usava sempre quando eravamo bambini per provare a convincermi,a quanto pare funziona ancora "e va bene,ma dammi solo il tempo di sistemarmi" sospiro sconfitta mentre lui mi pianta un bacio sulla guancia per poi uscire dalla mia tenda. Avrei dovuto dirgli del viaggio,del fatto che io mi trasferisca a Madrid entro pochi giorni ma per adesso preferisco tenerglielo nascosto. Questa vacanza qui al campeggio è stata organizzata da lui solo per me ed io non voglio rovinargliela con questa notizia.
Mi preparo velocemente, indossando uno dei miei vestitini preferiti, questo è grigio ma non troppo elegante ed arriva pressoché al ginocchio, sta volta azzardo ad indossare un paio di tacchi non esageratamente alti. Non ho assolutamente intenzione di strafare col trucco perciò metto solo un po'di mascara ed un velo di lucidalabbra.
Il tragitto per arrivare a quel bar non è poi così distante, ma sembra durare una vita con Jorge seduto nel sedile accanto a me, è incredibile come i nostri sguardi non si siano incrociati nemmeno un secondo,ma ancora più incredibile è il fatto di come siano cambiate le cose fra di noi, fino a ieri eravamo così uniti, come se fossimo legati da un filo, qualcosa di invisibile ma che intanto c'era,ed era qualcosa che non si poteva spezzare. Adesso invece le cose sono cambiate e credo sia meglio così. È che a volte devo dimenticare ciò che desidero e ricordare ciò che merito,ed un puttaniere come lui non si può meritare una ragazza come me. E non dico che non provassi dei sentimenti per lui,è che anche le emozioni più sincere si stancano di rincorrere chi non le apprezza.
Quando finalmente giungiamo al locale non vedo l'ora di sedermi per prendere qualcosa da bere. Il posto è molto affollato e come già mi aveva annunciato Ruggero,noto una band musicale suonare su di un palco,ed aveva ragione,non sono niente male. Noto qualcosa di familiare nel volto del batterista,porta i capelli davvero corti ed ha la carnagione scura,non so dove,ma mi sembra di averlo già visto da qualche parte.
JORGE'S POV.
Penso che la gente si accorga sempre fin troppo tardi di quanto importanti siano le persone che abbiamo accanto. Tutto ci sembra così normale quando la vita scorre senza intoppi. Fino a quando però,senza rendercene conto feriamo le persone che amiamo o semplicemente senza volerlo le facciamo soffrire. Ed è proprio quando queste smettono di fidarsi di noi o iniziano pian piano ad allontanarsi,che capiamo di essere semplicemente fottuti. È li che ci rendiamo conto che avremmo potuto fare di più. Se ho imparato una cosa, è che a prescindere da tutto dobbiamo tenere conto dei nostri sbagli e alle conseguenze portate da essi "torno subito" avviso i ragazzi con un cenno di strafottenza per poi uscire il mio pacchetto di sigarette dalla tasca. Mi avvio così verso l'uscita del locale per accendermene una. Neanche il tempo di tirare fuori l'accendino e di incastrare la sigaretta fra i denti che Ruggero mi spinge facendomela cadere a terra "cosa cazzo ti salta in mente? pensavo avessi smesso di fumare" impreca mentre schiaccia la cicca con la scarpa. Ho iniziato a fumare quando persi mia madre,circa all'età di quattordici anni e da allora ho continuato a farlo solo nei momenti più difficili. Non lo facevo per sentirmi grande o semplicemente per tirarmela come avrebbe fatto un ragazzino a quell'età. Fumavo o bevevo perché per me era una fonte di sfogo. Mi faceva quasi dimenticare quanto in quei momenti io stessi soffrendo. Quest'anno decisi di smettere,Ruggero continuava a ripetere che era per la mia salute e merdate del genere e da quel momento decisi di fumare solo nei momenti per me più difficili "ho diciotto fottutissimi anni,non pensi che io debba fare quel che cazzo mi pare?" praticamente lo fulmino con gli occhi "e poi smettila di fingerti preoccupato per me,non eri incazzato per quello che ho fatto a Martina?" gli rinfaccio,per poi tirare nuovamente una sigaretta dal pacchetto "dicevi che avresti fumato solo nei momenti per te più difficili,se adesso stai facendo il cazzone ci sarà un motivo,quindi non importa se io sia incazzato con te in questo momento,se non stai bene devi dirmi cos'hai" mi guarda fra l'incazzato e il comprensivo. E cosa importa a lui di come sto io? È inutile che provi a comprendermi,se gli dico che sto male per Martina non capirebbe,inizierebbe con le solite scenate di gelosia verso sua cugina rinfacciandomi tutte le volte in cui ho fatto soffrire una ragazza comportandomi da puttaniere "sono il tuo migliore amico,pensavo mi dicessi tutto" nel suo volto si disegna un espressione malinconica "il mio migliore amico,eh? un amico il quale non gliene frega un cazzo se io stia male per sua cugina,ma che continuerebbe a dirmi di stare lontano da lei,scusami ma io non la chiamo 'amicizia' questa.." alzo il tono della voce mentre lui abbassa lo sguardo "cazzo,tu non capisci,lei ha avuto un passato un difficile,io sto cercando solo di proteggerla" praticamente urla lui e cerco di ignorare il fatto che abbia gli occhi lucidi "proteggerla? da chi,da un mostro? mi fa male se tu pensi questo di me,anche io ho avuto un passato difficile ma intanto nessuno è dalla mia parte" lo guardo con rabbia per poi rientrare nel locale. Fanculo a tutto. Ho provato a cambiare ad essere una persona migliore ma adesso mi sono stancato. Che si fottano tutti,adesso tornerà il vecchio stronzo di sempre.
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Quel maledetto campeggio.
Fanfiction"Quanto spesso passi notti in bianco?" appoggia le dita sul mio mento alzandolo leggermente,in modo che io possa guardarlo "credo dipenda dalla situazione" la mia voce risulta più un mormorio,sembra confuso dalla mia risposta perciò continuo a parla...