capitolo 34

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Tini's pov.

"Tini sveglia, è quasi mezzo giorno." Mi scuote Cande con delicatezza, meglio di chiunque altra sa che cosa sarebbe successo se mi avesse svegliata in modo brusco. Mi sento molto nervosa in questo periodo, cosa che a volte passa o aumenta in base ai miei odiatissimi sbalzi d'umore. Il tempo non sembra essere volato, anzi. Sembrano i sei mesi più lunghi della mia vita. Eh si, sono giunta al sesto mese di gravidanza e ancora non mi sembra vero. Mi sento così stanca ed appesantita. Il pancione ormai è diventato  più che visibile e sembra anche più grosso del dovuto, oggi a maggior ragione mi sento ancora più gonfia.

"Ruggero ti ha portato la colazione" Sorride la rossa, non appena mi alzo dal letto con fatica .

"Diventerò ancora  più enorme se mi date così tanto da mangiare." Sbuffo accarezzando il ventre gonfio.

"Ma che, il piccoletto ha bisogno di crescere." Già il picoletto, si era già scoperto il sesso. Sarebbe stato un maschietto, tuttavia il nome ancora dovevo deciderlo, avevo intenzione di farlo insieme a Jorge. Si, da quel bacio le cose cambiarono e riuscimmo a riacquistare il bel rapporto di un tempo. Jorge ormai si comportava da fidanzato con me, quasi come se fosse lui a dover diventare  il padre del bambino e io ne ero contenta, mi serve parecchio una figura maschile "e poi sei incinta, è normale che tu ti conceda a qualche sfizio!"Continua  Cande ridacchiando per poi poggiare delicatamente una mano sul pancione, accarezzandolo con movimenti circolari. Abbasso lo sguardo su di esso, sorridendo imbarazzata.

"Cornetti alla marmellata!" Sorride pimpante Ruggero non appena entro in cucina e scosto una sedia per sedermi in tavola. Da tre mesi a questa parte la colazione in casa Pasquarelli era sempre la stessa, così come la mia costante voglia di marmellata. Devo ammettere di sentirmi parecchio confortata nell'idea di vivere qui, inizialmente mi sentivo un peso, ma ormai mi sento in famiglia. Ruggero fa di tutto per farmi sentire a mio agio, lo stesso quando sono con Candelaria. Due mesi fa è arrivata anche mamma e quasi sempre viene a trovarmi, lei fa il possibile per aiutarmi, più volte ha cercato di convincermi a stare da nonna e più volte io ho rifiutato. Qui sto bene.  Finisco di trangugiare il mio cornetto, e butto un'occhiata sul quello di Rugg con l'intenzione di divorarlo semmai non gli andasse più, lui lo capisce e accenna una risata.

"Non ho proprio intenzione di darti anche il mio, finirai per esplodere Stoessel!" Ghigna addentandone un morso, e incrocio le braccia al petto.

"Sei uno stronzo." Rispondo parlando a bocca piena, causando la sua risata.

"Come se non lo sai  che scherzo cuginetta. Lo sai che per me sarai sempre bellissima panciona mia!" Sorride lui puntando lo sguardo sul mio pancione tondeggiante e gli vengono le lacrime agli occhi. Anche lui come me non vede l'ora di stringere il bimbo tra le sue braccia, è sempre stato emozionato durante la mia gravidanza "vieni qui" sorrido per poi abbracciarlo.

"Quali solo i programmi per oggi?" Domanda Candelaria entrando in cucina.

"Jorge mi ha appena scritto che tra un po'viene ed andremo al parco, vado a prepararmi." Le spiego lanciando un'occhiata al cellulare. Diego è al college da mesi e mi manca moltissimo, Jorge ha deciso che si sarebbe impegnato per un nuovo lavoretto in modo tale da avere soldi aggiuntivi a quelli dati da suo padre. Da poco lavora in un bar e al momento alloggia in un albergo che sta a pochi passi da casa. Ruggero l'avrebbe ospitato volentieri ma fa già tanti sacrifici per ospitare me, considerando quanto sia piccola questa casa.

Mi reco in bagno sciacquando velocemente il viso, stendo sulle labbra un velo di lucidalabbra, e metto giusto un po'di mascara tanto per sembrare decente. Guardandomi allo specchio devo ammettere che il mio aspetto è un po'peggiorato. Mordo il labbro inferiore quando mi rendo conto dei parecchi chiletti di troppo, rispetto allo scorso mese sono ingrassata parecchio e questo vestitino a fiori non fa altro che evidenziare il pancione tondo tondo. Tuttavia non me ne vergogno malgrado la mia giovane età, anzi. Sono felice di sfoggiarlo. Inizialmente era dura ignorare le occhiate o la gente che indicava. Ma adesso non me ne faccio alcun problema.

Il suono del campanello riesce a risvegliarmi dai pensieri e mi precipito subito verso la porta.

"Principessa" Jorge mi regala uno dei suoi migliori sorrisi, facendomi arrossire come succedeva nei primi tempi "Diventi ogni giorno più bella."

Gli schiocco un bacio nelle labbra e salutiamo velocemente Ruggerro e Cande poi uscire di casa. Come era solito accadere in giornate del genere andavamo a piedi fino al parco, tenendoci per mano. Mangiavamo un gelato e poi ci sedevamo su una panchina, la nostra panchina. Tutto ormai era diventata una semplice ma felice e serena routine.

"E'cresciuto tantissimo." Sorrideva lui, poggiandoci una mano e tenendola ferma. Sorrisi abbassando lo sguardo verso la mia pancia, sentire qualcosa muoversi dentro di me era una sensazione così strana ma allo stesso tempo così bella. Peccato che ad interrompere il momento fu la suoneria del mio cellulare. Rimango di gesso quando leggo il nome di Peter sul display.

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora