6. Goodnight

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Goodnight.

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L'enorme banchetto sta andando per il meglio. Mi sto divertendo. Sto ridendo anche se sono sola in un angolo della vistosa sala. Luke balla tranquillamente con una bellissima ragazza dai capelli biondi come la cenere e le labbra rosse come le fragole. Sembra preso davvero tanto da lei. Ridono e le loro voci si odono anche a metri e metri di stanza.

I miei genitori sono anch'essi in un angolo della stanza ma in quello opposto al mio. Hanno dei volti soddisfatti mentre impugnano prontamente dei calici pieni di vino. Ashley ed Harry si tengono per mano ma mi lanciano occhiate derisorie. Altre donne a me sconosciute ballano, felici e su di giri.

Un silenzio piomba in sala.

Deglutisco appena lo stesso uomo coperto della scorsa notte fa il suo ingresso. Sempre oscuro e nascosto.

Cammina verso di me con un fare minaccioso. Punta gli occhi scuri contro i miei e ghigna. Tutti osservano ma nessuno interviene quando lui attorciglia entrambe le mani intorno al mio collo. Sgrano gli occhi e tento di liberarmi ma lui aumenta la presa. Possiede una forza sovrumana ed inizia il mio soffocamento lento.

Tutti osservano ma nessuno interviene.

Voglio urlare ma la voce si strozza.

La musica torna in sala e tutti riprendono a ridere come se non stesse succedendo nulla.

L'uomo continua senza curarsi troppo.

Non riesco più a respirare.

"Buonanotte." Sussurra e--

--"No." Urlo, alzandomi di scatto dal mio letto. Accendo la luce ed infilo le pantofole per poi far aderire il mio corpo contro il muro. Sono tutta sudata ed il mio respiro è talmente tanto irregolare che il mio cuore sembra stia per esplodere da un momento all'altro. Cerco di calmarmi ma non riesco a farlo in alcun modo. Non voglio disturbare Luke ma sembra l'unica scelta sensata. Afferro la vestaglia e scappo dalla mia stanza con il viso colmo di terrore. Arrivo di fronte la camera di mio fratello e sento le solite voci provenire da dentro. Stavolta, però, voglio entrare lo stesso, sono fin troppo spaventata per aspettare fuori che lui mi apra e soprattutto sin troppo curiosa per non scoprire con chi parla. Sto per entrare ma vengo fermata appena sento il nome "Scarlett" dall'interno della stanza. Parlano di me.

Confusione annebbia i miei sensi.

Apro la porta ed il mio cuore sussulta appena incontro gli occhi scuri del presunto Edward della festa. È seduto nella scrivania con Luke. Spalanco la bocca e loro non sembrano meno sorpresi.

"T-tu-tu... tu cosa ci fai qui?" Chiedo.

"Stavamo giocando." Dice Luke insicuro ed il moro annuisce. Sta mentendo ed è molto bravo. Se non avessi sentito i due parlare, gli avrei anche creduto; assurdo.

"A cosa?" Lo metto in difficoltà.

"A preferiresti."

Che bugiardo.

"Non siete un po' troppo grandi per giocare?" Focalizzo l'attenzione prima su Edward e poi su Luke. Passo la lingua per le labbra, pronta per godere di tutte le loro bugie.

"No." Sento la voce roca di Edward farsi spazio per tutto lo spazio in cui ci troviamo e rabbrividisco, ripensando alla prima volta in cui ho sentito la sua voce.

"Edward, che ci fai qui?" Alzo un sopracciglio, avanzando verso il letto di mio fratello e sedendomi su di esso, in attesa di una risposta.

Egli morde il labbro carnoso un po' a disagio.

Kingdom come. |z.m.| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora