3-Solo curiosità

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"Uffa, è già suonata la campanella"protestò Grace.

"E pensare che avevo anche corrotto con venti bigliettoni quell'idiota dell'inserviente per far durare di più l'intervallo" continuò Amber.

Amber era una ragazza buffa, divertente. Mi piaceva il suo modo di fare, non si faceva troppi problemi, parlava e basta, senza troppe complicazioni. La ammiravo, forse perché io non ero così, forse perché pensavo troppo, perché programmavo tutto per la semplice paura di sbagliare qualcosa, invece di dare libertà ai miei pensieri. Di lei mi piaceva soprattutto il sorriso, che quasi sembrava volesse sfidarti, un sorriso senza timori né dubbi, sicuro ma trasparente.

"Io e Mason abbiamo matematica" disse Ethan "meglio andare" concluse, rivolgendosi all'amico.

"Ci vediamo dopo?" chiesi mentre stavano per andarsene, rimanendo a bocca aperta per il coraggio appena dimostrato nel fare la domanda.

"Certo" mi rispose, sorridendo.

Ci avviammo tutti verso le aule, così ne approfittai per parlare con Grace.

"Allora, qualche curiosità sui tuoi amici?" domandai, dando vita a una conversazione.

"Prima cosa puoi considerarli anche tuoi amici, so che li conosci da uno scarso quarto d'ora, ma vedrai che tra un po' diventerai imprescindibile per tutti, nessuno escluso," accennai un sorriso, senza però interromperla,così continuò. "seconda cosa, beh, non posso certo raccontarti la vita di ognuno in un minuto e mezzo, quindi dirò l'essenziale per il momento. Chiedimi quel che vuoi"

"Mmm... vorrei tanto capire perché Aaron è tanto sfacciato" dissi dubbiosa.

"Le ragazze cadono ai suoi piedi senza che lui faccia alcuno sforzo, ma gli piace renderla difficile, quindi precede tutto e tutti, anzi tutte, e si comporta così."

"E tu e Caleb?"

"Lui mi piace dal primo momento in cui l'ho visto, all'inizio eravamo solo amici, semplici amici, poi è scoccata la scintilla ed eccoci qui, uniti come mai."

"E... Ethan?" chiesi, abbassando lo sguardo.

"Ti piace non è così?" mi domandò, sorridendo.

"No, insomma mi incuriosisce, ma non in quel senso, credimi." risposi, non completamente convinta.

"Se è così... Ethan è incredibile, se la tira, ma è solo una maschera per coprire la sua bontà, non guardarlo mai negli occhi, quello sguardo  è capace di farti innamorare, sai Riley, la cosa più importante sono gli occhi, se li sai usare, hai vinto in partenza, e lui ,fidati ,li sa usare." disse, fissando il vuoto.

Rimasi un po' confusa, aveva parlato di lui in modo strano, diverso, eppure aveva ragione, la prima cosa che avevo notato in Ethan, era stato lo sguardo.

Scacciai tutte le domande ed entrai in classe, con qualche altro paio d'ore scolastiche da affrontare.

•••

Al termine delle ore di lezione, verso le quattro e trenta, minuto in più minuto in meno, uscimmo dalla struttura, contenti che il primo dei duecento e passa giorni di scuola fosse finito.

Nel cortile trovai Ethan e Aaron fumare una sigaretta, assieme a loro c'era anche una ragazza, non l'avevo mai vista prima; era molto carina, aveva dei capelli lunghi e neri e occhi verdi, parlava amichevolmente con i due, che non mi avevano notato.

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