La sveglia suona ed io mi alzo controvoglia.
Sbadigliando, esco da quelle lenzuola accoglienti e mi reco in bagno per una doccia.
Ancora mezza addormentata infilo una felpa ed un paio di jeans comodi; velocemente sistemo la divisa e le scarpe classiche in un borsone e, indossate le Converse blu, scappo fuori di casa.
Mi aspetta un'altra giornata pesante.Davanti all'ingresso della scuola vedo Bea, che inizia a fare gesti in aria e a saltellare con lo scopo di farsi notare, riuscendoci. Non faccio neanche in tempo a salutarla che la campanella suona, segnalando l'inizio delle lezioni.
La mattinata e le lezioni passano lentamente, ma finalmente finiscono.
Quando arrivo a casa decido di pranzare con un toast al volo, precipitandomi subito dopo in camera con l'intento di ripassare per il test di matematica del giorno seguente: fallisco miseramente!
Mi addormento senza neanche accorgermene, svegliandomi solo grazie al suono di una melodia lontana, che mi rendo conto solo dopo essere la suoneria del mio telefono.
Qualcuno mi sta chiamando, e quel qualcuno è Bea.Un po' intontita prendo il cellulare e rispondo, ma ancora prima di avvicinare il telefono all'orecchio già la sento urlare tutta eccitata. Mi dice che vuole uscire, mentre io ritornerei volentieri a dormire.
«Em, dai, che ti costa! Andiamo a prendere il regalo a Valeria e poi torniamo, non puoi mica restare sempre chiusa in casa, no?», mi ripete continuamente, petulante come non mai.
Sbuffo, sconfitta, e le rispondo con un: «Ok, va bene!», per niente convinto.
Ci siamo date appuntamento per le 18:30 davanti al centro commerciale vicino casa, ma Bea arriva con oltre venti minuti di ritardo. "Si fa sempre aspettare!", penso, irritata.
Quando finalmente mi raggiunge, entriamo in quel labirinto ed iniziamo la ricerca del regalo per Vale, una nostra compagna di classe. Il suo compleanno è questo sabato ed ovviamente dovrò andare alla festa di compleanno che ha organizzato.
Non amo quei posti caotici e la mia voglia di andarci è davvero poca, ma Bea quando vuole sa essere molto persuasiva, riuscendo a convincermi dopo ore di suppliche.
Entriamo quasi subito da Tally Weijl, il nostro negozio preferito: restiamo incantate davanti ad un miniabito rosa chiaro, concordando sul fatto che a Valeria starebbe d'incanto.
Scegliamo con cura la taglia e lo facciamo impacchettare dalla commessa prima di uscire soddisfatte.
Passiamo il resto del pomeriggio a girovagare per gli altri negozi e nella libreria di quel centro commerciale, fino a quando fuori non si fa buio ed è ora di rientrare.***
Sabato arriva velocemente e, come d'abitudine, io e Bea ci prendiamo l'intero pomeriggio per prepararci per la serata, neanche fosse un restauro vero e proprio!
Dopo ore d'indecisione, opto per un abito corto e bianco con degli strass dorati, che mi calza meglio di quanto credessi. Ai piedi infilo delle décolleté, anche queste dorate, per riprendere i dettagli dell'abito, e per finite una piccola pochette bianca con una catenina argentata come tracolla.
Al trucco ed all'acconciatura ci ha pensato Bea: niente di troppo complicato, grazie al cielo.
Mi ha raccolto i capelli in uno chignon spettinato, lasciando libera una ciocca mossa ricadermi ad un lato del viso; sugli occhi, invece, ha tirato una sottile linea con l'eyeliner ed ha abbondato con il mascara, finendo poi per applicare un semplice rossetto nude sulle labbra.Guardando allo specchio il risultato finale, quasi non riesco a riconoscermi. Sono davvero... bella.
Non sono abituata a truccarmi, e già quel poco sul mio viso riusciva a farmi sentire diversa. Un'altra Emma.
Come Bea è riuscita a trasformare me, così ho fatto io con lei: le ho arricciato i capelli castani in dei morbidi boccoli, che le cascano dolcemente fino a sotto il collo. Gli occhi sono illuminati da un velo di ombretto bianco e delineati da dell'eyeliner e una passata di mascara, mentre le labbra sono piene e accentuate da un lucidalabbra rosato.
All'ultimo indossa un tubino nero mozzafiato che le fascia aderente il fisico minuto e le lascia la schiena scoperta, con un paio di tacchi lucidi dello stesso colore. È assolutamente fantastica. Farebbe cadere ai suoi piedi chiunque.
Controllo l'orario e sgrano gli occhi. Usciamo di corsa di casa... In un netto ritardo!
***
Fortunatamente, una volta al locale, intravediamo subito Vale nella folla: indossa un top argentato sopra una gonna bianca a ruota, ed i suoi lunghissimi capelli biondi ricadono lisci sulle spalle. È raggiante.
Quando la raggiungiamo le facciamo gli auguri e le porgiamo il nostro regalo, vedendola poi sparire in mezzo alla pista da ballo.
«Beh è una festa molto intima, non trovi, Bea?», scherzo rivolgendomi alla mia migliore amica, che si stava guardando attorno elettrizzata come una bimba in un negozio di giocattoli.
Nel frattempo il volume della musica si alza ed io decido di accantonare i pensieri noiosi e divertirmi come qualsiasi ragazza della mia età: iniziamo a ballare sulle note di Diamonds di Rihanna, la cantante preferita della festeggiata.
Mi sento libera e senza preoccupazioni.Dopo un paio di canzoni decidiamo di andare a prendere qualcosa da bere, ed arrivate al bancone del bar ordiniamo due Sex on the Beach.
Dopo un brindisi li beviamo tutto d'un sorso, e ci buttiamo di nuovo in mezzo alla pista.
Era da un po' che non mi divertivo così tanto, ne avevo proprio bisogno: ho bisogno di svagarmi, nonostante continui a negarlo a me stessa.
Spintonate dalla gente arriviamo davanti alla postazione del DJ, che proprio in quel momento alzò lo sguardo dalla consolle, incontrando i miei occhi. Non ci posso credere. È lui.
Resto imbambolata, senza riuscire a muovermi. Il ragazzo dei miei sogni, dagli occhi che non potrei mai scordare, è lì, proprio davanti a me.
Sbatto le palpebre, chiudendo e riaprendo gli occhi un paio di volte, sperando che il cocktail appena buttato giù non mi stia giocando un brutto scherzo, ma niente, lui è sempre lì.
Bea inizia a tirarmi per un braccio spronandomi per ricominciare a ballare, ma mi stacco dalla sua presa e mimo con la bocca: «È lui, Bea! È lui!»
Ho immaginato un sacco di volte questo momento, ed ora che ce l'ho ad un passo da me non ho la minima idea di cosa fare.
Ma per Bea non esistono questi problemi: mi prende per mano e mi trascina davanti alla consolle.
Non so bene come Bea riesca ad attaccare bottone, ma fra un complimento ed un altro per la musica ci ritroviamo a parlare del più e del meno, perdendomi ogni tanto nel suo sorriso, e dopo una lunga chiacchierata ci rendiamo conto di aver saltato le presentazioni.
Scopro che si chiama Christian, ma il sogno finisce subito dopo.Si avvicina a lui una ragazza visibilmente ubriaca, ridendo e scherzando; non ho idea di chi sia, ma sicuramente lo conosce bene dato che la sua presenza obbliga Christian ad inserire velocemente una demo e, dopo un rapido saluto, uscire dal locale con lei.
Tre mesi per togliermelo dalla testa, ed in un attimo è ricominciato tutto, tralasciando il fatto che a quanto pare lui non si ricorda nemmeno di me.
A quanto pare, a quell'incontro ho dato importanza solo io.
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Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]
Teen FictionEmma è una ragazza che vive la vita sempre con il sorriso sulle labbra. Ha condiviso l'intera vita, l'amicizia e l'amore con Stefano, ma come spesso accade il loro rapporto sembra affievolirsi. Solo quando la vita deciderà di metterli alla prova, sc...