Il dolce richiamo di mia madre mi sveglia.
«Tesoro, buongiorno. Su, forza, la colazione è pronta! Ci attende una giornata frenetica!»
Mi lamento, nascondendomi sotto il piumone e girandomi dalla parte opposta rispetto alla sua figura all'entrata.
Non sono ancora pronta ad abbandonare questo caldo covo.Mentre provo a riprendere sonno, sento mia madre spostare le tende dalla finestra con un gesto secco, facendo entrare l'accecante luce naturale del mattino a riempire la stanza.
Io odio la luce!
Ma questo non le è bastato: sa essere molto odiosa quando vuole.
Con decisione, prende i lembi del piumone e lo tira via dal mio corpo.
Il freddo dell'inverno non può essere schermato dalla sottile camicia da notte che indosso, e in una manciata di secondi mi ritrovo coperta di brividi; se avessi saputo prima a cosa sarei andata incontro, avrei chiesto a mia madre di infilarmi il pigiamone in pile grigio ricco di pois rosa e decisamente caldo. Il mio preferito!Cos'avevo detto? Che era stato il dolce richiamo di mia madre a svegliarmi?
La sua dolcezza è durata davvero poco.«Forza Emma, alzati! Sono le nove! Ti ho già lasciata dormire fin troppo!»
Sbuffo, arresa. «Va bene.», replico, mettendo su un piccolo broncio.
Mi alzo svogliata ed ancora infreddolita, poi mi trascino fino al bagno.
La prima cosa che devo fare la mattina per riuscire a svegliarmi completamente è sciacquarmi la faccia con abbondante acqua fresca, ed è proprio quello che faccio: non posso iniziare la giornata senza questo step fondamentale.Quando finalmente sento di essere vigile ed aver abbandonato completamente il sonno, scendo di fretta al piano inferiore per dirigermi in cucina a fare colazione. In effetti, ho un leggero languorino.
Una volta trovata seduta al tavolo, mi ritrovo davanti una di quelle tovagliette che si acquistano nei negozi di accessori per la casa: mia madre ne ha comprata una diversa per ognuno di noi, raffiguranti tre diverse città.
La mia ovviamente ritrae un Bistrot della mia amata Parigi.Inizio a sorseggiare il latte e caffè, poi decido di immergerci dentro qualche savoiardo.
Dio, li amo! Altro che biscotti. Ogni volta che avanzano dalla preparazione del delizioso tiramisù di mia madre, io li finisco in men che non si dica!
Quando finisco di fare colazione sparecchio il tavolo e cerco, in modo impacciato, di lavare la tazza che ho sporcato.
Trattengo qualche smorfia mentre muovo il braccio destro, e ci impiego un po' più del dovuto, ma alla fine ci riesco.
Dopo essermi asciugata le mani ad uno strofinaccio, torno al piano di sopra per prepararmi.Trovo mia madre già in camera mia.
Ha rifatto il letto e sistemato alcune cose che erano in giro per la stanza, riordinandola con cura, come sempre. Sopra il letto ora ci sono un paio di calze ed un vestitino con la maniche larghe a mo di pipistrello, stretto in vita e che cade altrettanto stretto sulle gambe.
E di certo non è mio. Mai visto prima d'ora.
Guardo stranita mia madre e lei, in tutta risposta, sorride.«Ti piace? Ieri passando davanti ad un negozio l'ho visto in vetrina, e l'ho immaginato addosso a te. Pensavo potessi indossarlo oggi.»
Sembra un po' preoccupata della mia reazione, ma in realtà sono sorpresa e felice. Le salto al collo, stringendola in un abbraccio.
«Grazie mamma, è meraviglioso!»
Lei ricambia decisamente sollevata, poi dice: «Vieni, ti do una mano a rinfrescarti, così poi ci vestiamo.»
«Mamma, posso fare da sola, non c'è bisogno di...»
"Per favore, Emma!», m'interrompe, «Non voler fare sempre di testa tua, ok? Non devi sforzarti troppo.»
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Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]
Teen FictionEmma è una ragazza che vive la vita sempre con il sorriso sulle labbra. Ha condiviso l'intera vita, l'amicizia e l'amore con Stefano, ma come spesso accade il loro rapporto sembra affievolirsi. Solo quando la vita deciderà di metterli alla prova, sc...