13.

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Schiarendosi la voce e battendo le nocche sulla porta, Francesca ci fa ricomporre subito.
Leggermente imbarazzata - ma con voce gentile - ci avvisa che l'ora delle visite è finita da un pezzo, ed è bene che Stefano se ne vada.

Dopo quel lungo bacio, ci troviamo a salutarci di fretta, lui perso nei suoi pensieri, io nei miei.
E mi ritrovo di nuovo sola, in questa stanza così anonima, che non rispecchia per niente il mio umore di questo momento: mi sento inaspettatamente bene. Solitamente mi faccio prendere dal rimorso, soprattutto quando faccio le cose mi faccio prendere subito dal rimorso, facendo a me stessa mille ramanzine, ma oggi no.

Oggi sono contenta che Stefano mi abbia baciato.
Oggi sono felice che lui abbia deciso di condividere tutto questo con me, senza abbandonarmi.
Forse, in tutta quest'angoscia, c'è qualcosa di buono.
Senza dubbio ci siamo riavvicinati, forse faremo chiarezza sul nostro legame, sul nostro rapporto.

Emma non fasciarti la testa ancora prima di romperla, è stato solo un bacio.

Sì, ma un bacio ricco di passione e di cose non dette per anni.
Mi sono sempre lamentata del suo essere iperprotettivo e troppo poco affettuoso, senza considerare che forse aveva solo paura di lasciarsi andare, proprio come quello che ho vissuto io con Christian.

Forse, la situazione che sto vivendo lo ha portato ad esternare i suoi sentimenti, a cogliere l'attimo.
E meno male che la Emma di oggi ha deciso di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo: la nuovaEmma non vuole assolutamente perdere una persona come lui, e questa è la prima vera abissale differenza che noto su di me.
La vecchia Emma non sarebbe mai tornata sui suoi passi, e non sarebbe qui a pensare e ripensare ad un bacio dato di slancio in una camera d'ospedale.
Oggi ho di nuovo l'occasione di riaverlo accanto, ed è una grande fortuna, la prima dopo questi brutti giorni.
Pensare che l'avevo lasciato così, senza troppe spiegazioni, per chi, poi? Christian?
Solo il pensiero mi dà la nausea.

Troppi pensieri si fanno largo nella mia testa, cullandomi, e finisco per addormentarmi.
Sogno occhi verdi e braccia grandi.

***

Quando apro gli occhi trovo i miei genitori seduti su due sedie accanto al letto.
I loro sguardi sono sempre carichi di tristezza, ma leggermente più vivi: si stanno riprendendo anche loro, piano piano, a quella spiacevole notizia.

«Ciao, tesoro!», mi salutano entrambi in coro, facendo subito dopo un piccolo sorriso pieno di amore ed apprensione.

«Ehy. Ciao mamma, ciao papà.», replico, ricambiando i loro sorrisi.

«Tra poco arriverà il Dottor D'Amico, vuole informarci sul da farsi.», afferma mio padre, accarezzandomi una guancia.

«Okay...», dico con tono rassegnato. Chissà cosa ci dirà, questa volta.

«Ho visto che è passato Stefano...», comincia mia madre, con sguardo furbo, «Avete ricominciato a parlarvi?", non mi dà il tempo per ribattere e continua, «E Bea, si è fatta vedere?»

L'interrogatorio di mia madre non mi mancava per niente. Soprattutto se sente la necessità di nominare lei.

«Si, mamma. Ci eravamo persi di vista, ma stiamo riallacciando i rapporti. E no, Bea non si è fatta vedere, e per me va più che bene così.", rispondo, abbassando appena lo sguardo.

Capisco che sia strano per mia madre ci ha visto crescere insieme ed essere unite come non mai fino a qualche settimana fa.
Lei non sa cosa mi ha fatto.
Non sa che la mia migliore amica per una stupida vendetta ha scelto di farsela con il ragazzo con il quale mi frequentavo, e non sa che questo ha finto di essere perfetto per poi tradirmi nel peggiore dei modi, e non sa che entrambi non si sono degnati di una scusa, né si sono pentiti.
Ricordarlo mi fa salire il vomito, e decido di far scivolare via quei brutti pensieri.

Il mio destino - La mia rivincita [ Moments Series]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora