Capitolo tre.

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il giorno dopo andai a scuola.

io frequentavo un liceo scientifico ed ero al quarto anno.

passai tutto il tragitto casa-scuola con le cuffie nelle orecchie.

quando entrai in classe tutti mi squadrarono, beh non mi sembrò molto diverso da quando ero a Milano.

non ci feci molto caso dato che ero abituata. nessuno mi parlò, nessuno si presentò.

dei grandissimi stronzi.

iniziai ad odiarli già da quel momento e lo feci per tutto l'anno.

suonò la campanella, ricreazione. andai alla macchinetta. misi 50 centesimi e schiacciai 27, le croccantelle.

non uscirono. tanto, tantissimo odio mi scorse nelle vene.

chiesi alla prima persona che capitò di aiutarmi a dare spallate alla macchinetta per far scendere quelle fottute croccantelle.

era uno dell'ultimo anno, moro, alto. al resto non feci molto caso.

lui fu gentilissimo e mi aiutò, dopo circa 5 spallate e due pugni le mie croccantelle scesero, lo ringraziai e lui si presentò.

sinceramente non me ne fregava molto, non mi fregava di conoscere persone.

"Grazie mille" dissi
"Figurati, quando vuoi io ci sono" io lo guardai imbarazzata
"Ehm... intendo per la macchinetta!"disse.

sinceramente il mio sguardo non cambiò molto.

"comunque io mi chiamo Alessio, piacere"

"piacere, sophia. va bene ti chiamerò nel caso si blocchi ancora" dissi con tono abbastanza rigido.

Alessio tornò dai suoi amici e ci fu un coro di "uooo" da parte loro che ignorai completamente.

tornai in classe, lezioni noiose come sempre è finalmente il momento di uscire.

salii sull'autobus e mi accorsi che un po' infondo c'era il ragazzo di prima, Alessio.

Pure lui si accorse di me e mi salutò con un sorriso a 32 denti, io ricambiai il saluto abbastanza confusa. del tipo "cosa vuole questo".
lui si accorse e abbassò la testa.

arrivata a casa vidi che mi era arrivato un messaggio sul telefono da...
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fine terzo capitolo💓

ALESSIO IODICEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora