Correvo, correvo, correvo, senza una meta ben precisa. pensavo solo ad allontanarmi il più possibile da LUI, ma era sempre lì. Alle mie spalle, sempre più vicino. "corri corri Hope! più veloce! ti sta raggiungendo" fu quello che pensai prima di inciampare e trovarmi ai suoi piedi. avevo paura. una paura matta. non riuscivo a urlare, a chiedere aiuto. mi aveva in pugno, di nuovo. "sono spacciata." pensai. tremavo dal terrore ma ormai non avevo più scapo e così una dopo l'altra le lacrime cominciarono a scendere senza più fermarsi.
fu così che mi svegliai dal mio solito incubo che mi faceva compagnia ormai tutte le notti. Fradicia dalla testa ai piedi mi alzai dal letto e controllai la sveglia: 6.45 , avevo tutto il tempo che volevo per prepararmi.
ancora mezza addormentata mi diressi in bagno dove mi feci una doccia gelida. uscii dal bagno più sveglia che mai, col terrore che da lì a meno di due ore sarebbe incominciata la mia nuova vita. presi un paio di jeans neri e una canotta bianca, mi vestii velocemente e mi feci una coda alta. mi misu su una felpa, presi la mia tracolla con dentro tutto il necessario e uscii da casa. Erano le 7 paccate, quando uscii e poiché era presto tirai fuori il mio IPod, mi misi le cuffiette e incominciai ad ascoltare una musica assordante. la musica che ormai mi faceva compagnia tutti i giorni.
m'incamminai verso il parco, poiché era ancora troppo presto e non ero intenzionata ad arrivare prima del dovuto a scuola... Quando arrivai al parco mi sedetti in una panchina dove tirai fuori una sigaretta e incominciai a fumare. Ero talmente immersa nei miei pensieri e nella musica che ascoltavo che non mi accorsi del ragazzo che, in piedi al fianco della panchina, cercava di attirare la mia attenzione. Appena me ne accorsi mi tolsi le cuffiette e lo guardai con uno sguardo interrogativo.
Lui mi sorrise come se niente fosse e mi accenno a un brevo segno di saluto con il capo, mentre io lo guardai storto per poi tornare alla mia musica e ai miei pensieri, che di certo erano più importanti di quel tipo. Lui stava ancora li a fissarmi, cosí spensi il mio mp3 lo guardai indifferente e parlai:
< Hai bisogno di qualcosa? > mi rispose sempre sorridendo
< nah, cosa te lo fa pensare? Stavo solo guardando una ragazza stupenda>
"Ok no non va bene. Questo si é fatto di qualcosa. É poco ma é siciro. Cazzo, ma ha sentito cosa ha appena detto?! Cioè dico cosa ci può trovare un ragazzo di "decente" in me? In una ragazza da con dei capelli lunghi rossi che sembravano più un porcospino morto che capelli, con due enormi occhi color ghiaccio che fanno piú paura che chissá cosa...no ok lasciamo perdere, adesso lo molli qui hope e te ne vai per i fatti tuoi..."
Infatti l'unica cosa che riuscii a dirgli, fu una cosa alquanto poco carina:
"fatti una vita" sorrisi e
Dopo aver completamente fatto rimanere di merda quel ragazzo me ne andai verso la mia nuova scuola, un piccolo liceo artistico confinato in quel paesino emarginato da resto del mondo.
Arrivai a scuola cinque minuti prima dell'inizio della prima ora e, non feci in tempo a entrare in classe e sedermi comoda per i fatti miei che appena aprii la porta si materializò davanti a me il tipo del parco.
'la Sfiga'. Lui non si mosse di mezzo centimetro e continuava a fissarmi anche se stavolta non aveva piú quel sorriso da ebete ma sembrava "leggermente" scioccato. Non feci in tempo a superarlo che gli rispuntò quello stupido sorrisino.
< oh tu guarda chi c'é...> riuscii a dire prima di trapassarlo con lo sguardo e andarmene a sedere in fondo all'aula, affianco alla finestra.
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Change my life. Change me.
RomanceSTORIA PER IL MOMENTO SOSPESA. credere di poter dimenticare, di poter avere una nuova vita lasciando alle spalle il passato. facile a dirlo ma a farlo? Hope Melligan. diciasettenne sola e tormentata da un passato violento e indelebile impossibile da...