Xxcapitolo2

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le prime ore di lezione sembravano non finire più...tra prof che spiegavano ininterrotamente, tra i miei nuovi compagni che parlavano e non stavano zitti un secondo, io ero lì, nell'angolino della classe a fissare tutto in silenzio accompagnata solo dalla melodia della musica del mio iPod. Guardavo con attenzione i ragazzi e i professori che da quel giorno sarebbero stati in classe con me per i prossimi due anni, ovviamente se non venivo bocciata. Non che avessi intezione di farmi bocciare, per carità no(!) ma non si sa mai, non è che la 3° superiore si una gran passeggiata anzi... Di tutti e 27 dei miei compagni nessuno si accorse che li stavo fissando per più di tre ore , o così mi sembrava, fino a quando non sentii gli occhi di qualcuno puntati a dosso. sentii un piccolo brivido passarmi per la colonna vertebrale e incominciai a cercare quei due occhi che mi osservavano da chissà quale banco. Passai uno a uno tutti i miei compagni ma non riuscivo a trovare neanche uno che fosse girato dalla mia parte a fissarmi, non che questa cosa mi dispiacesse, anzi era anche meglio dato che il mio obbiettivo era quello di stare lontana da tutti e tutto. In poche parole non avevo intenzione di stringere legami con nessuno, stare all'ombra e non essere notata; quindi essere una "ragazza invisibile" era la cosa imgliore da fare per me. Alla fine dopo aver cercato quello sguardo lo trovai. dalla parte opposta della classe, un ragazzo moro con due grandi occhi verdi-marroni mi fissava appaggiato al muro come se niente fosse e non era intenzionato a smettere da quel che sembrava.  "oh aspetta. Tu guarda. quel ragazzo è quello distamattina..."i miei pensieri furono interrotti dalla professoressa Spierce, la prof di scienze: <<Signorina Melligan.>> all'inizio non la sentii a causa delle cuffiette ma poi quando non le risposi e tutti si girarono a guardare me che fissavo il tipo di stamani la prof mi richiamò di nuovo. <<Hope Melligan!>> mi girai di scatto e con un movimento fulmineo mi tolsi le cuffiette che sperai nessuno avesse notato. solo allora mi accorsi che non solo Quel Ragazzo mi fissava ma ormai tutta la classe, nessuno escluso. La prof mi guardò severa e io cercai una scusa plausibile per giustificarmi: <<Scusi professoressa, non mi sento molto bene e mi sono distratta un momento. Le prometto che non accadrà più...>> la prof sembrò lggermente stupita dalla mia risposta. Non se l'aspettava. No, decisamente. beh in effetti dal mio aspetto si dedurebbe che non sono una brava ragazza, che sono una ragazza sfacciata e se una persona mi guarda bene sembro una a cui piace sfottere sfottere e sfottere cose che sono tutte vere... in parte. ma io mi comporto da persona gentile ed educata con chi mi pare, quando mi pare e se proprio devo lo faccio per togliermi in mezzo ai guai. Tipo Adesso.

<<beh, se non ti senti molto bene hai il mio permesso per andare in infermeria Hope>> mi rispose la prof dopo qualche secondo di silenzio in cui ci fissavamo a vicenda. Così per togliermi di dosso tutti quelli sguardi indagatori mi alzai con un breve <<Grazie.>> rivolto alla prof e feci per uscire quando sull'uscio della parta il Moro si alzò e urlò letteralmente alla professoressa: <<Prof! Accompagno Hope in infermeria. dopotutto lei è nuova e potrebbe perdersi e se si sentisse male in corridoio non sarebbe poprio una bella cosa...>> la prof guardò lui, poi me. <<D'accordo Jake, ma vedi di tornare in classe subito. non come l'ultima volta. Sappiamo entrambi come è finita. potresti finire di nuovo a fare compagnia alla preside.>> e riprese la lezione.

'Cosa!? No! D'accordo un cazzo. chi è quello li!? uno stalker? No.No.No.non. ci. credo. Ma Dio Santo, Perchè?! Ma come ho fatto a finire in questa situazione.?'

non aspettai neanche che si muovesse e io uscii dalla porta e incominciai a camminare a passo spedito, con lui dietro che mi chiamava e che mi rincorreva.

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