Yadviga è una donna anziana, piegata dalla stanchezza e dal tempo. Abita nel bosco, nella sua bizzarra capanna di legno, circondata da un'alta palizzata perlacea.
Yadviga non è una comune mortale.
Lei è l'ultima Baba Yaga di Kholod e la sua bizzarra capanna di legno poggia su due enormi zampe di gallina. La palizzata che la circonda è fatta di ossa intrecciate e il cancello che la separa dalla foresta è munito di zanne pronte a mordere e dilaniare chiunque provi a varcarlo.
L'ultima Baba Yaga di Kholod è isolata dalle voci del mondo, ma ci sono sussurri che non incontrano barriere: sono i sussurri degli spiriti, mormorii che trascendono il tempo e lo spazio e le giungono all'orecchio ogni notte, donandole visioni di morte e pestilenza.
Yadviga può ignorare molte cose: i bisogni del suo servitore, le grida degli innocenti che esalano l'ultimo respiro tra le fauci del suo cancello; ma non si possono ignorare le ombre che le fanno visita al calar del sole, né la voce della Natura, oracolo e profeta di orrori e sangue.È per questo motivo che Yadviga non può far altro che seguire i Segugi dello Zar quando le si presentano alla porta, accusandola di un omicidio che lei non ha commesso. Un sacerdote del Bianco Ordine, un monaco, un medico è stato ritrovato lungo il Voda, sul ponte che congiunge le due torri della Fredda, la Porta Meridionale di Kholod.
La Baba Yaga non ha alcun dubbio: quello a cui la città fredda sta assistendo è l'inizio di una guerra contro un nemico invisibile e vendicativo, che trama nell'ombra, disegnando nel sangue complessi arabeschi di morte."Il morbo della Zarina": è questo il nome con cui il popolo indica l'epidemia che sta mettendo in ginocchio la città fredda.
Quando i primi sintomi della malattia si fanno strada tra l'opulenza e il lusso del Palazzo d'Inverno, Yadviga non se ne sorprende.
"Una corona poserà sul capo dei condannati a morte", rantolano i moribondi prima di chiudere gli occhi. "Non sarà d'oro, né d'argento. Cingerà le teste di colpevoli e innocenti. Nella città fredda, la morte si poserà come il più lungo degli inverni, e tutto sarà freddo e immobile, e tutti saran freddi e immobili, e lì, nella Vendetta, vi sarà Giustizia".* * *
Hi guys, Lucy here! ♡
Questa storia partecipa al Concorso Fantasy indetto da AShootingStarIsee. Essa si comporrà di tre capitoli, ma potrei decidere di continuarla in seguito, who knows? :)Nella storia ho utilizzato alcune parole straniere (russe).
Ecco i loro significati:Babushka: nonna.
Kholod: freddo.
Naslednik Cesarevič: legittimo erede al trono dello Zar.
Voda: acqua.Grazie a chiunque dedicherà un po' del suo tempo a questa storia. Spero di ricevere qualche commento! Thanks anyway! :)
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Se apprezzate il mio modo di scrivere, date un'occhiata al mio Urban Fantasy:
Amnesia - Morso Meccanico.
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L'ultima Baba Yaga
FantasyPrima classificata al Concorso Fantasy indetto da AShootingStarISee. Yadviga è una donna anziana, piegata dalla stanchezza e dal tempo. Abita nel bosco, nella sua bizzarra capanna di legno, circondata da un'alta palizzata perlacea. Ma Yadviga non è...