Capitolo6.

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La mia stanchezza di queste ore è imparagonabile.

Appena sistemato le valigie ho accontentato mia madre: sono andata a farmi un giro nell'enorme città.

Mio padre è americano (lo si può capire dal nostro cognome) quindi la lingua di questi Paesi non mi è nuova, in reso dei conti è la mia seconda madre-lingua, quindi domani per la scuola non ci sarà alcun problema se non quello di crearmi nuove amicizie, nuove abitudini, nuova vita. Subito dopo esser atterrata ho iniziato a messaggiare con i miei amici, è tutto così strano sentirsi lontani dalle persone care.

A pomeriggio mi sono recata ad una cartoleria accanto casa per stampar alcune foto che mi scattai con loro per poi attaccarle in camera, per vederli sempre.

Tornata dal giro in città sto cercando di evitare i discorsi dei miei su come è splendida ai Seattle.

Loro attendono ancora le mie scuse, mi dispiace ma no, loro semmai dovrebbero scusarsi.

Il giorno successivo...

"non credo che sia il caso di agitarti, bella " un volto sconosciuto avanzava sempre più vicino a me

"chi sei?!" Esclamai, agitandomi indietreggiando

"questo non importa" sussurrò facendomi come soggetto dei suoi occhi

Mi accostò i capelli al lato destro , subito dopo aver bloccato i miei polsi con le sue mani, le sue labbra s'impossessarono delle mie, pian piano scendevano sul mio collo,

"basta" esitai con un filo di voce, non avevo abbastanza forze per togliere tutta la voce che c'era in me

"BASTA" esitai ancora, ma la voce ovviamente mi tradì

"calmati piccola" le sue mani mi liberarono i polsi , le fece scorrere sul mio corpo non avevo mai fatto autodifesa personale, non sapevo come reagire, ero spacciata.

Chiusi gli occhi immaginando che tra istanti tutto sarebbe finito

" HA DETTO BASTA! LASCIALA ANDARE PRIMA CHE TI UCCIDA CON LE MIE MANI!" una voce estranea urlava contro a quel maniaco, avanzò di corsa e li tirò un pugno, pronto a sfigurar il viso di quel mostro.

Guardai il volto del mio eroe mi pareva di conoscerlo, il suo piercing al labbro, i suoi occhi.

"SHAY ALZATI SUBITO DA QUEL DANNATO LETTO, VUOI ARRIVARE IN RITARDO GIÀ AL TUO PRIMO GIORNO DI SCUOLA!?" la voce stridula della mia procreatrice

"Sisi" risposi urlando, ovvio.

Sbloccai il telefono e un messaggio mi diede il buongiorno

"Buongiorno principessa, pronta per la svolta della tua nuova vita?"

da: Luke

"Shay oggi il tuo primo giorno! buona fortuna amore mio"

da: Sasha

Un sorriso s'impossessò del mio viso, ancora perplessa sul mio sogno li risposi

"Buongiorno,Luke rispondo alla tua domanda: No, non sono per nulla pronta."

"Grazie, mi mancate già un casino" risposi

-

Bussai alla mia nuova classe con la borsa su una spalla.

"Buongiorno e benvenuta Shay Mitchell, già in ritardo al primo giorno!?" sembrava un rimprovero quello del prof, forse lo era.

"Emh no sinceramente mi ha intrattenuta la preside" E sai cosa ci fai ora con il mio terzo dito?! Esclamò la mia coscienza a quel stronzetto

everything is a disaster {Cameron Dallas}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora