Capitolo13.

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-Una settimana dopo. Precisamente nell'ultima ora scolastica.-

"Da una settimana che vi frequentate molto seriamente, ma non ho capito: si può dire che vi siete fidanzati?" Incalzò Vanessa, subito dopo che la narrazione dei fatti da parte mia.

"Beh credo di si." Intanto non facevo altro che controllare se Cameron arrivava nella nostra classe.

"Oh mio Dio, la mia prima ship che si realizza, oltre ai Larry, cioè loro lo negano ma sotto sotto... Lui ora dov'è?" Mi domandò studiando la mia riflessione su quella insignificante porta, che lasciava passare certi alunni, tutti tranne Cameron.

"Mi ha detto che doveva raggiungere Matt e poi sarebbe arrivato in classe prima della lezione. Non so altro." Tolsi lo sguardo da quella porta, ritornando a guardare la mia amica.

"Ah Matthew!" Esclamò, lanciando un sospiro. Mentre concepivo cosa dirle, la sua espressione e posizione era troppo curiosa. Non potevo svelarle l'interesse che Matt provava nei suoi confronti da quanto detto da Cameron, ma una buona parola potevo senz'altro metterla. Al solo pensiero di loro due assieme mi scappò un sorriso, sarebbero stati carinissimi assieme.

"Cosa c'è di così curioso?" Si lamentò Vanessa del mio sorriso.

"Nulla nulla. Ma dimmi, lui ti piace?" Poggiai il mio peso sui bracci per poi sporgermi verso di lei, sussurrando la domanda.

"Se mi piace? Shay figurati, lo conosco a malapena da una settimana, ma è un tipo... Emh, interessante, ecco." Mi rispose a stento, con parole smorzate e poco sicure. Certo Matthew era solo interessante.

"Solo interessante eh?" Replicai, adoravo metterla in imbarazzo fra di noi, sempre con affetto nei miei confronti. M'ignorò puramente, aggiustandosi con tutta fretta i capelli mentre fissava la porta.

"Sh." Mormorò a malapena, senza staccar gli occhi dalle mie spalle. Prima di voltarmi, capì all'istante cosa stava accadendo. Mi girai lasciando libero il mio sorriso più bello, credendo di trovarmeli dietro di me. Eppure non era Cameron, né Matthew. Stava facendo ingresso un nuovo ragazzo, non l'avevo mai visto prima.

"Va' chi è?"

"Non ne ho idea." Ammise senza smettere di renderlo soggetto dei suoi sguardi.

"Non dirmi che ti sei aggiustata i capelli per lui!" Esclamai, sempre con un tono moderato in modo tale che solo fra noi ci sentissimo. L'entità segreta alzò gli occhi, forse sentendosi osservato e guardò nella nostra direzione, erano di un bellissimo color mare, quanto lo invidio. Ho sempre avuto un debole per quel colore.

"Smettila di guardarlo." E dopo che lei disse ciò capì che lo stavo fissando da quando fece ingresso nella classe. Eliminai immediatamente il nostro contatto visivo.

Il professore di storia, stranamente in ritardo, entrò in classe di fretta mormorando frettolosamente un buongiorno con i suoi soliti libri tra le braccia e gli occhiali appoggiati sul naso aquilino.

"Perdonatemi per il ritardo. Iniziamo con un'interrogazione. Pregate il libro che abbia pietà di voi" Si accomodò goffamente sulla sedia e una volta afferrato il libro, lo aprì. Dopo essersi avvicinato naso a naso al numero enunciò la vittima "Pagina 89: otto addizionato a nove, diciassette" Un colpo al cuore, ero io sull'elenco.

"Mitchell Shay. Alzati prego." Che la mia morte abbia inizio, non che io odia particolarmente la storia, ma per oggi non avevo proprio ripassato.

"Povera me. Aiutami." Sussurrai alla mia compagna di banco e facendo forza sulla superficie del banco mi alzai seccata.

"Allora Shay" Stava per iniziare con le domande infernali, ma s'interruppe guardando qualcuno che si trovava dall'altra parte della classe, che probabilmente aveva alzato la mano.

everything is a disaster {Cameron Dallas}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora