Chapter 6

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Non si poteva mai avere un po' di pace. Dopo un quarto d'ora qualcuno già era venuto a cercarmi, nemmeno fossi una ragazzina. Le persone non capisco quando una persona vuole stare veramente sola.

"Ehi, senti non pensavo che te la saresti presa così tanto"

Ci mancava solo che quel qualcuno fosse Andreas.

"Che ci fai tu qui?" chiesi alzando gli occhi al cielo. Cosa avevo fatto di male?

"Senti, scusa, non volevo offenderti, ma dato che sei partita tutta incazzata..." disse.

"Sì, si dicono tutti così" Feci per andarmene, ma mi afferrò per il cappuccio. Promessa dell'anno? Mai prendere felpe.

"Dai non fare così, t'ho chiesto pure scusa"

"Però che caratterino, mai pensato di andare a fare yoga?" gli risposi.

"Ah! Senti chi parla" gesticolò.

"Lasciamo stare che è meglio, a domani" Tentai nuovamente di andare via, questa volta si mise davanti alla porta a bloccarmi il passaggio.

"Senti non so dove vuoi arrivare facendo così, ho sonno, fammi andare a dormire." sclerai.

"A quest'ora già hai sonno? Non sono nemmeno le dieci."

"Quale parte di 'levati di mezzo' non comprendi?"

"Tutto, me lo rispieghi?"

"Dio, ma che vuoi da me, hai fatto le tue scuse ora basta, fine." dissi esasperata.

"Che coppietta, vi ricordo che Amici deve ancora iniziare"

Michele. Arriva sempre nei momenti sbagliati.

"Che? Io con lui nemmeno se cadesse il mondo."

"Sì, si tutte scuse" si presentò anche Gessica.

"Gessica! Non ti ci mettere anche te"

"Io lo avevo detto che c'era sotto qualcosa" piano piano la festa si spostò nel giardino del retro.

"Ehi, ehi, ehi, non esageriamo ora." parlò Andreas.

"Eravate così carini" ci disse Chiara.

Ormai non c'era più nulla di serio in quello che dicevamo, restammo ancora lì a parlare per conoscerci meglio, un'oretta dopo ce ne andammo a dormire.
Letto dolce letto, ero mentalmente distrutta, tra due giorni avevamo l'ultimo step; ma nel frattempo potevamo usufruire delle sale per allenarci.

DRIIIIIIN!!!!!
Maledetta sveglia, ma non potevano inventare un suono un po' più delicato, tipo archi del paradiso, con magari qualche angioletto con l'arpa.

"Mamma, dai, altri cinque minuti." mugolò Gessica.

"Non sono tua madre, e non sei a scuola." dissi tentando di aprire gli occhi.

"Naa, due minutiii" ridisse.

"Terra chiama Gessica, tra due giorni dobbiamo affrontare l'ultimo step, sai com'è, a meno che tu non voglia presentarti davanti alla Celentano in pigiama." tentai.

"O SIGNORE, è TARDI, DOBBIAMO CORRERE!!!" Si alzò di corsa, improvvisamente sveglia.

"Gessica. é tra due giorni non oggi. AHAH" risi di cuore

"Ma ... tutte le mattine è così?" disse Chiara sbadigliando, condividevamo la stanza con lei ed Elodie che sembrava non averci sentito per niente.

"Diciamo ... molto spesso"

Mi sentivo positiva, avevo una gran voglia di ballare, ma volevo anche sbirciare a qualche provino dei cantanti.
Era uno di quei giorni, dove nulla poteva andare storto.
Ci alzammo, facemmo colazione, e dopo aver dato l'in bocca al lupo a Chiara ed Elodie, insieme alle altre ballerine ci avviamo nello studio, i cantanti erano tutti agitati proprio come noi all'inizio.
Ci avevamo lasciato a disposizione le sale da ballo per provare e correggere.
Un addetto ci disse che dovevamo aspettare che tutti i cantanti fossero stati chiamati e smistati prima di 'invadere' le sale.

Nella sala relax eravamo un po' troppi, avremmo dovuto vedere le esibizioni dei cantanti e non mi dispiaceva affatto. Al contrario di Gessica.

"Ma si può sapere perchè non possono darci una semplice stanza." si lamentò.

"Shh! Voglio sentirli" le dissi ridendo.

"Si, certo. Guarda così ti trovi un nuovo ragazzo, o forse c'è già Andreas?" mi fece l'occhiolino.

"Se avessi avuto qualcosa sulle mani te lo avrei tirato. Ti dico di no."

"Sarà ..." disse vaga. Mi girai dalla parte opposta per cercare Daniela, o chiunque altro.
Notai che che la maggioranza eravamo ragazze, ed era un bel problema. Più eravamo e meno possibilità avevo di entrare. Non avevo molta autostima, non so per quale motivo ma tendo a screditare me stessa e il mio lavoro.
Per questo mi salii un po' di ansia, dovevo assolutamente perfezionare i miei brani.

Dal monitor sentivo una voce familiare.
'Sarà Zerbi o uno dei professori' dissi a me stessa, ma non ero molto convinta.

"Nicole!!!" sentii urlare, no, quella era decisamente Gessica.

"Non c'è bisogno che urli, arrivo, prendo un caffe!" parlai a voce normale, non c'era così tanta confusione.
Mi sentii strattonare il braccio e per poco il caffe bollente non mi cade addosso.

"No. Tu devi vederlo." mi portò davanti al televisore dove svogliatamente guardai il provino.
Era di nuovo quella voce familiare.
Occhi chiari, biondo scuro. 'no ti prego, non qui' mi diceva una vocina nella testa.
Osservai meglio, aveva un foglio con scritto Lucas.

"NO! No, Maria io esco." tentai di sdrammatizzare.

"é lui! Non ho dubbi." gridò Gessica.

"Non urlare." le dissi.

"Chi sarebbe esattamente 'lui'?" si intromise come al solito Michele.

"Nessuno." tentai cercando di non sembrare sconvolta.

"Dai, proprio non ce lo vuoi dire." si avvicinò anche Daniela. Mi preoccupavo tanto, ma forse non c'era bisogno di tanta segretezza.

"Diciamo... è il mio ex ragazzo. Ma ora andiamo alla sala è libera possiamo ballare." dissi velocemente per poi letteralmente scappare nel corridoio.
Tutto ma lui, qui ad Amici, no. Non si può vivere così: entrai per prima nella sala vuota, ma presto tutti mi seguirono.

"Ma sei sicura?" si avvicinò Daniela.

"è lui. Ne sono certa, non dimentico la faccia di un egoista così facilmente." dissi per poi mettermi le cuffiette e provare qualche passo.

"Sai che stai sbagliando tutto." entrò in scena anche Andreas. Dio che fastidio.

"Appunto ci sono troppe persone, vado nell'altra sala." dissi senza pensarci due volte.
Ero nel corridoio e giuravo fosse vuoto, ma stranamente non era così.

"Le nostre strade si incrociano di nuovo, Nicole." il mio incubo si fece realtà.
Mi girai lentamente, sperando di svegliarmi nel letto dell'hotel ma non fu così.

"Che ti aspettavi? Pensavi che sarei rimasta a piangermi addosso per uno come te?" risposi cercando di sembrare più forte di quello che ero.

"Infatti è quello che stai facendo, chi prenderebbe una come te! Dai sinceramente non credo ad una tua singola parola." disse Lucas, antipatico come era diventato in questo ultimo periodo.

"Qualcuno che mi ama veramente a differenza tua, l'ho trovato" mentii, sembrava essersela bevuta.

"Te! Sentiamo e chi sarebbe? Il tuo amico immaginario o cosa?" mi rise in faccia.
Ed ora che diavolo mi invento. Nicole pensa, usa quel cervellino.
Nello stesso istante uscii un Andreas che guardava la scena confuso; 'cosa faccio, cosa faccio!' non pensavo ad altro, poi mi si accese una lampadina. Questa volta avrei fatto diventare invidioso Lucas.

HEY EVERYBODY

Sono viva. Scusatemi l'altezza, ma il tempo che ho a disposizione è veramente poco.
è un capitolo di passaggio, per questo è un po' più corto degli altri.

Come reagirà Nicole al ritorno del suo ex? scrivetemi cosa pensate farà, sono curiosa :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, votate e commentate a presto!!!

Let dance do the talking. || Andreas ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora