It won't take me long to find another lover, but I want you

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Ok, come al solito fare l'amore con Genn era stato...meraviglioso, ma ora c'era qualcuno a cui doveva le sue scuse:Giò. Lasciò un bacio fra i capelli al suo ragazzo e si sfilò dalle coperte delicatamente, per non svegliarlo. Si infilò solo i jeans e andò di là dove i ragazzi stavano ancora parlando, non volendo assolutamente disturbare ciò che stava succedendo nell'altra stanza tra i due napoletani. Si incamminò verso il soggiorno e, silenziosamente, si avvicinò ai ragazzi seduti sul divano. Appena i tre lo videro gli rivolsero dei sorrisetto maliziosi. Alex arrossì leggermente, abbassò la testa grattandosi la nuca e sussurrando con un fil di voce:

"Ecco Giò...potremmo...beh potremmo parlare un attimo?"

"Certo cucciolo"

Cucciolo, quell'appellativo gli fece tirare un sospiro di sollievo. Era terrorizzato all'idea di aver rovinato per sempre il suo rapporto con Giò per colpa della scenata del giorno prima. Aveva bisogno di lui, aveva bisogno di quella familiarità, aveva bisogno della sua protezione.

"Io non...e-ecco...io non...perdonami non so che..."

Non aveva nemmeno il coraggio di alzare la testa, non avrebbe retto il suo sguardo. Non poteva credere di non essere riuscito a fidarsi di qualcuno che gli aveva aperto le porte di casa sua, che gli aveva offerto una spalla su cui piangere e che gli era stato accanto nel momento più brutto della sua vita. Ma Giò non era arrabbiato, per niente. Per lui non era cambiato niente. Sapeva cosa significava amare, sapeva che l'amore ti offusca i sensi e ti brucia il cuore. Quando sei innamorato niente a più senso e dimentichi tutto, non riesci più a vedere ciò che ti circonda. Giò voleva fargli capire che per lui non c'era nessun problema, che lo capiva e che non c'era nemmeno bisogno di chiedere scusa. Così lo abbracciò, lo strinse forte e gli sussurrò a un orecchio

"Ei non preoccuparti, va tutto baell piccolo"

A Alex scese una lacrima, era tutto ciò di cui aveva bisogno, sentirsi dire che andava tutto baell.
Alex gli diede un bacio sulla guancia e tornò il camera dal suo ragazzo che nel frattempo si era svegliato ma era ancora nudo nel letto avvolto dalle coperte

"Perché non hai la maglietta? Smettila di provocarmi"

Disse Genn avvicinandosi all'amato con sguardo malizioso.

"Se vuoi mi tolgo tutto"

Non ci fu bisogno di attendere la risposta di Genn che i pantaloni di Alex erano già volati via e il rumore della chiave che girava nella serratura aveva iniziato a risuonare nelle pareti della casa

"Ommioddio ma siete degli animali!"

Aveva urlato Davide in preda alle risate. Ma ai due ragazzi non importava, in quel momento c'erano solo loro.

Alex si risvegliò dopo un oretta, ancora indolenzito dalla fatica che aveva dovuto affrontare prima. Si alzò dal letto, ancora una volta si rimise i pantaloni e si diresse in cucina, aveva bisogno dell'aiuto di tutti i ragazzi.

"Ei raga, ne approfitto che Genn sta dormendo per dirvi che avrei bisogno di una mano per organizzargli una sorpresina per farmi perdonare"

"Figurati, abbiamo tutto il tempo per parlare, l'hai sfinito"

Disse Davide alludendo all'attività(o per meglio dire le due attività) che aveva svolto poco prima. Alex lo congelò con lo sguardo prima di iniziare a illustrare ai ragazzi il suo piano.

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