Ovviamente lei mi saluta per prima.
<<Amore, oggi vieni a cena da me.>> invidio il suo entusiasmo nel rivolgersi alle persone. Ma invidio anche il fatto che lei fa tutto con molta leggerezza.
<<Beth, sei un vero splendore oggi.>> Lei sorride, ma subito dopo mi punta un dito contro. <<Ma perché, a te che ti manca?>> Io le rispondo con una smorfia, e lei capisce subito quel che voglio dire.
O meglio, lei non mi ha mai veramente capita. Io le voglio un bene dell'anima, ma ormai mi sono abituata al suo modo di fare e di essere.
<<Hai proprio bisogno di stare con me, non accetto un no come risposta.>>
Mi metto a ridere e scuoto la testa. <<La solita modesta.>>
Quando vado da lei, passiamo il pomeriggio sul divano a riempirci di porcherie, vedendo un film romantico che a me fa piangere, mentre a lei fa ridere. Allora poi mi prende il giro dicendo che sono troppo sensibile, ma non sa che quando piango vuol dire che mi vedo nel ruolo della protagonista, o che comunque penso a come potrei stare io se mi dovesse succedere una cosa del genere. Si avvicina a me e mette una mano tra i miei capelli, dicendo che vorrebbe avere i capelli come i miei. Lo fa per distrarmi.
Non mi ero accorta che nel frattempo era arrivata Alicia e che mi stava parlando.
<<Hai sentito quello che ti ho appena detto?>>
<<Ehm, scusami.>>
Lei sbuffa, ma non fa commenti.
Alicia è come se fosse la mia coscienza. E' la mia migliore amica. D'accordo, l'ho gia detto per Bethany, ma con lei è diverso. Siamo amiche da meno tempo rispetto a Beth,e stando con lei riesco a piangere senza il pensiero di essere giudicata. Lei è forse l'unica che mi capisce davvero.
<<Ti stava dicendo, Tom organizza una festicciola e ci ha invitate, andiamo?>>
Beth sembra implorarmi con lo sguardo.
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Illusione.
RomanceEmilie Camille sente la mancanza di quel che non c'è mai stato. È definita 'intoccabile' dalla società, e per via di questa etichetta ha passato 16 anni della sua vita nell'ombra. Dovrà lottare fra ragione e sentimento, i quali sembra che non vadano...