Capitolo 1

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Aprii gli occhi. La luce filtrava insistentemente dalla finestra. Mi voltai dall'altra parte dando di schiena alla luce e schioccai le dita. La finestra si oscurò. Odiavo il sole e la luce, soprattutto la mattina. -Sveglia signorina! Avete del lavoro da svolgere!- fece Egle, la mia fata. Era seduta sul comodino accanto al letto. Lasciava penzolare le gambe e mi fissava con i suoi occhi viola. -Notizie su Chimera?- chiesi io facendo penzolare le gambe dal letto. Infilai le pantofole e mi diressi verso l'armadio. Due mesi, erano passati due mesi da quando Mir era arrivata nel nostro tempo. Da due mesi che cercavamo Chimera. -No signorina. L'alfa Sambriel del branco B è rientrato due minuti fa con il branco e chiede di voi.- disse Egle. -Digli che arrivo.- feci io prendendo una maglietta e un paio di pantaloni dall'armadio. La mia fata uscì dalla stanza prendo la porta con un soffio fatato. Distesi i vestiti sul letto e battei le mani. Questi presero a vorticare in un vortice viola. Quando il vortice sparì, avevo i vestiti addosso. Mi guardai allo specchio sistemandomi i capelli e indossai le scarpe. Uscii dalla mia stanza e scesi le scale per arrivare allo studio di Sam. Era una piccola stanza dove ci avevano messo una scrivania. Da quando tutte le Maghe Non Reclamate si erano riunite, molti branchi di lupi e clan di vampiri si erano uniti al nostro esercito. Siccome nessuno di loro aveva mai affrontato una Maga come Chimera, avevamo messo a capo di tre branchi la famiglia Wolf. A Sam era toccato il branco B, che lo rispettava e lo venerava. Anche gli alfa originari dei branchi seguivano la sua leadership. Anche il signor Wolf sapeva farsi rispettare nel branco A. Al contrario, Michel faceva un disastro nel branco C e molto spesso doveva intervenire suo fratello ad aiutarla. 

-Permesso- dissi aprendo la porta. -Avanti- disse lui alzandosi dalla sedia. La scrivania era piena di cartine geografiche. -Mi hai fatta chiamare?- chiesi avvicinandomi a lui.-Sì, volevo mostrarti questo- disse lui indicandomi delle cartine. -Allora- fece prendendo una cartina -Questo è il mondo umano. Qui, vicino alla costa della Spagna non c'è niente.- disse lui, poi prese un'altra cartina. -Questo è il mondo magico, una cartina di un secolo fa. Qui, nel punto che ti ho indicato prima c'è l'isola dei Nani.- continuò lui. -In quest'altra cartina del mondo reale, creata l'anno scorso...- disse prendendo un'altra cartina -L'isola dei Nani è presente, come i questa cartina del mondo magico.- concluse indicando un'altra cartina. -Mentre in queste due cartine, una del mondo umano e una del mondo magico, l'isola dei Nani è assente in entrambe.- concluse lui mostrandomi altre due cartine. -Ok, e dopo questa lezione di geografia arriviamo al punto che...- lo incalzai io. -Le ultime cartine che ti ho mostrato sono di quest'anno. Però l'isola dei Nani esiste ancora! Penso che Chimera si nasconda lì.- disse lui indicando ancora le cartine. -Ok, io e le altre Maghe proviamo ad andare a vedere cosa succede su quell'isola. Tu tieni in stato di allerta l'esercito. Ti chiamo appena so qualcosa.- dissi io e uscii dalla stanza. -Ordini?- chiese Damon, che era poggiato al muro. Si staccò per seguirmi. -Raduna tutti i vampiri e tienili in stato di allerta. Io e le altre Maghe andremo a cercare sull'isola dei Nani Chimera. Se lei è lì, sarete informati.- comunicai io. Guidare un esercito non era facile per nessuno, ma io potevo contare su due grandi alfa e un grande capo clan. -Sissignora!- disse Damon e se ne andò. -A tutte le Maghe Non Reclamate!- esclamai entrando nella biblioteca dove ci riunivamo sempre ogni mattina io, le Maghe, mio padre, mio zio, gli alfa e Damon. Tutti voltarono la testa. -Forse so dove si nasconde Chimera.- dissi io. -Allora andiamo a combatterla!- esclamò Jane scattando in piedi. -Ferma! Sarebbe troppo azzardato arrivare lì con l'esercito. Non è sicuro che lei sia lì e se si trova davvero sull'isola dei Nani si aspetterà che noi schieriamo l'esercito.- replicai io. -E allora che si fa?- chiese Yura. -Alcune di noi andranno là, altre resteranno qui in attesa di un nostro segnale.- comunicai io con fare autoritario. -Chi va all'isola?- chiese Giulia. -Io, te, Estelle e Jane. Le altre tre resteranno qui. Ricordate: è essenziale tenere Mir nascosta. Chimera non si aspetta una Maga da un'altra epoca.- dissi in fare autoritario. -Comandante Black- disse il signor Wolf alzandosi dalla sedia. Provai milioni di volte a convincerlo di non chiamarmi così, ma non c'era verso di fargli perdere questa abitudine. Infatti si dice il lupo perde il pelo ma non il vizio. -Sì, signor Wolf?- dissi io -Quali sono le disposizioni per i branchi?- chiese lui. -Restate in stato di allerta. Appena avremo conferma della presenza di Chimera vi contatteremo.- dissi io. -Allora andiamo!- ci incitò Jane. Io, Giulia, Jane ed Estelle ci prendemmo le mani e ci concentrammo. Estelle ci teletrasportò all'isola dei Nani.

Arrivati, l'odore di salsedine ci entrò nelle narici. Eravamo su una spiaggia e alle nostre spalle c'era un fitto bosco scuro. -E ora? Andiamo a piedi e allo scoperto?- chiese Estelle guardandosi intorno. -Oh, ma siete già allo scoperto- disse una voce fin troppo familiare. Senza nemmeno voltarmi a guardarla, colpii Chimera con una sfera di energia. -Estelle, vai a prendere gli altri!- urlai io appena dal bosco spuntarono delle Maghe e altre creature. C'erano cani infernali, orchi alti due volte un uomo, gli Gnomi delle Selve Nere, che non perdono occasione per attaccare briga con altri membri del mondo magico, qualche fata vespa (fate che avevano venduto l'anima al demonio). Estelle scomparve nel blu dell'incantesimo. Io, Jane e Giulia ci lanciammo all'attacco. Cercai di farmi largo tra la folla nella speranza di arrivare a Chimera, ma un orco mi si parò davanti e mi tirò una manata. Finii a terra con l'orco che mi puntava una mazza dentata alla testa. -E lasciami!- gridai lanciando al mostro una sfera d'energia. Lui indietreggiò confuso. Lo immobilizzai con delle catene magiche e corsi verso Chimera, ma la strada mi fu sbarrata da milioni di altri nemici che lottavano contro Giulia e Jane. Una luce blu rischiarò il cielo. -Ecco come ci hanno visti!- esclamò Jane -Per questo motivo io odio la luce!- commentai io abbattendo una mazza di un orco sulla testa di un cane infernale. Gliela fracassai e lui morì dissolvendosi nel nulla. I lupi si scagliarono sui cani infernali e sugli Gnomi. I vampiri presero di mira gli orchi e li pestarono fino alla fine. Le fate iniziarono una lotta infinita contro le fate vespa. Mio padre e mio zio tiravano frecce con le balestre a caso contro il primo nemico che trovavano. La battaglia imperversava. Milioni di nemici cadevano, ma anche noi avevamo dei feriti. Un lupo era stato azzannato da un cane infernale e ora si contorceva ringhiando. Corsi tra le gambe degli orchi, saltai i cani infernali, fulminai qualche Gnomo e alla fine mi ritrovai davanti Chimera. Era giunto il momento dello scontro.  


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