Capitolo 7

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"Trova il tuo salvatore" quelle parole mi stavano trapanando la testa e io non lo sopportavo. Non avevo nessuna informazione, a parte che era una persona morta. Ma come potevo fare a trovare qualcuno che era morto? Mi tormentai per giorni, divenni scontrosa con tutti, l'unica cosa che volevo era capire chi fosse il mio salvatore. Avvertivo il Potere Nero crescere ed agitarsi dentro di me, sapevo che ben presto avrebbe preso il controllo. Sapevo poco su questo Potere: in pratica, la Maga Non Reclamata Viola, sin dalla Prima Generazione di Maghe Non Reclamate, aveva portato su di sè il marchio dell'oscurità e dentro di sè aleggiava il Potere Nero, che sempre aveva portato la Maga a doversi scontrare con le compagne e spesso, anche troppo spesso, aveva portato alla morte della Maga stessa. Avevo paura di questo potere. Sin da quando ho preso coscienza dei miei poteri sapevo che c'era il rischio di questo potere, che prima o poi si sarebbe liberato dal mio dominio, ma mi ero ostinata a tenerlo in gabbia. Purtroppo in quel periodo era troppo difficile sigillare quel potere e io ormai avevo preso coscienza che presto esso avrebbe sigillato me per dominare il mio corpo e i miei poteri. 

-Si può sapere che hai o corro il rischio di essere risucchiata in un vortice?- mi chiese Michel. Ero seduta in giardino a guardare le nuvole e lei si sdraiò sull'erba. -Non hai da fare?- chiesi io in tono piatto. Avevo bisogno di stare da sola. -Sì, una cosa da fare l'avrei- disse lei con la sua solita voce allegra. -Allora perchè non vai a farla?- chiesi esasperata. Lei fece un piccolo risolino. -La sto già facendo sciocchina. Mio fratello mi ha chiesto di provare a parlarti, visto che lui non ha avuto successo- disse lei sempre allegra. -C'è che devo meditare su come trovare una persona- dissi io in tono piatto, ripensando a Sambriel. L'ultima volta che avevamo parlato entrambi eravamo provati dalle nostre visioni procurateci dalla Foresta e questo rese incredibilmente difficile fare una conversazione normale. -Beh, chi è?- chiese lei con gioia, evidentemente si sentiva piuttosto tagliata fuori dalle nostre missioni visto che si era emozionata così tanto solo per una persona da trovare. Effettivamente, Michel non usciva dal quartier generale per una missione da molto tempo ormai. -Se lo sapessi la starei già cercando, non credi?- chiesi io sempre con un tono neutro e piatto. -Uffa, volevo solo aiutare. Non hai proprio idea di chi sia?- chiese lei con aria un po' demoralizzata. -No, so solo che è una persona morta- dissi io, iniziando a irritarmi. -Di gente morta ce n'è tanta, prendi Luke ad esempio- disse Michel. A quel nome scattai in piedi e la guardai con occhi fiammanti. Lei si ritrasse uggiolando spaventata e poco dopo mi ritrovai a lottare con un lupo del branco di Michel. Brandon, si chiamava così. Si era unito a noi da poco e aveva fatto esplicita richiesta di avere un Alpha donna, ritenendo le lupe miglior guide dei lupi maschi. -Brandon!- sentii ringhiare. Dietro di me c'era Sam, a metà tra l'umano e la forma di lupo. Il nuovo licantropo si ritrasformò e si dileguò con la stessa velocità con cui era arrivato. -Quel tipo non mi piace- dissi cercando di incamminarmi verso l'ingresso del quartier generale. -Neanche a me, ma non dobbiamo provocarlo, ho sentito che era un Alpha, ma i membri del suo branco lo abbandonarono presto per via della sua ferocia- disse Sam con calma. Prima di entrare nel quartier generale, mi voltai a guardare Michel che si rialzava tremante e mi venne un lampo. Luke. Il viso del vampiro si fece limpido nella mia mente. Era lui, doveva essere lui il mio salvatore! Nella mia visione avevo sentito la sua voce, anche se non era proprio la sua. La descrizione combaciava perfettamente! Luke era morto ed era una persona che per me era molto importante! Se c'era qualcuno in grado di aiutarmi, di poter sigillare il Potere Nero dentro di me era sicuramente la stessa persona, l'unica, che aveva capito subito che in me c'era qualcosa di speciale e mi aveva aiutata a controllarmi. E poi, Luke era stato un Mago Non Reclamato prima di venir morso da Damon, doveva sapere molte cose sul mio potere. 

Una mano si posò sulla mia spalla e io mi voltai. -Stai bene?- chiese Sambriel un po' preoccupato. Gli sorrisi debolmente e annuii. -Senti, dove posso trovare gli spiriti di vampiri morti?- chiesi. Sam mi guardò come se fossi pazza e io realizzai che come domanda era piuttosto strana, anche per i nostri livelli di stranezza. -Se hai intenzione di fare un incantesimo di resurrezione, Jenny, io...- cominciò lui e mentre parlava vidi che era spossato, quasi invecchiato. -No, non voglio resuscitare Luke...- mi fermai un attimo prima di continuare. -Aspetta, si può fare?- chiesi confusa, sperando troppo che Sam mi dicesse di sì e mi aiutasse nel riportare indietro il mio Luke. Dopotutto, nonostante la natura avversa, Luke e Sam erano migliori amici. -No, non si può fare!- esclamò Sam ringhiando, furioso. -Io...non ho intenzione di farlo. Ho solo bisogno di parlare con il suo spirito, lui deve aiutarmi per un problema...- dissi io con voce sommessa. Sam non si era mai arrabbiato così tanto. Sapevo che la resurrezione era una pratica vietata e molto pericolosa, Sam doveva sapere che io non avrei osato usare quella pratica e il fatto che mi credesse capace di farne uso mi fece arrabbiare. -Luke aveva lasciato detto che tu e lui non avevate più nulla da dirvi. E comunque, quando una persona è morta, è morta, non puoi parlare con il suo spirito. Qualunque cosa tu volevi dirgli, dovevi farlo quando lui era vivo.- disse Sam e se ne andò troppo in fretta perchè io lo fermassi. Sentii dentro di me qualcosa ribollire, sentivo l'odio che saliva a livelli estremi, vidi tutto nero e viola e sentii strani formicolii ovunque. Mi sentivo ricolma d'odio e di rabbia, desideravo solo distruggere tutto. -Ninì?- sentii. Mi voltai pronta a lottare, ma quella sensazione abbandonò il mio corpo appena vidi gli occhioni di Bree posati su di me. Era terrorizzata da qualcosa, era terrorizzata da me. In quel momento realizzai che il Potere Nero era affiorato più forte di prima. Era finita, ormai avevo perso quasi definitivamente il controllo. La lotta era cominciata. 

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