Capitolo 2.

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All'epoca ero una ragazza piuttosto particolare. Se le mie coetanee erano interessate nel trovare un ragazzo con cui stare io avevo ben altri interessi. Volevo sfruttare a pieno il mio tempo libero e ne avevo ben poco, il lavoro occupava gran parte delle mie giornate. Lavoravo come cameriera in una caffetteria, era un lavoro interessante e mi piaceva stare a contatto con le persone.

Fannie, la mia migliore amica fin da sempre, frequentava ancora il college e si era impuntata sull'idea di trovarmi un ragazzo. Insisteva nel dire che un fidanzato mi avrebbe solo fatto del bene, secondo il suo modesto parere ero troppo presa dal mio lavoro. Non avevo mai dato grande peso a questo suo ragionamento, ma a volte acconsentivo ad uscire con qualche ragazzo. Uscite che non avevano mai un seguito, ero solita a troncare il tutto durante il primo appuntamento.

-Ti prego, te lo sto chiedendo come favore personale- Fannie implorò nuovamente sotto il mio sguardo serio.

-Ho già detto di no-

Era un pomeriggio come tanti altri. Fannie era una delle clienti della caffetteria, non era quindi strano vederla anche durante i miei turni di lavoro. Perfino il mio capo aveva preso in simpatia la ragazza. La ragazza sapeva come farsi adorare.

-Flower, ti prego non puoi rinunciare- la mia migliore amica alzò gli occhi al cielo nel pronunciare quella frase.

Scossi appena la testa e infine appoggiai la tazza di cioccolata calda di fronte a lei. Strinsi il vassoio attorno al mio busto e aspettai qualche secondo prima di vedere Fannie spostare lo sguardo dalla sua tazza fumante a me. I suoi occhi mi stavano letteralmente supplicando.

Per quella sera, la mia amata amica, aveva organizzato un appuntamento al buio. L'idea non mi allettava molto e lei stava cercando di convincermi in ogni modo. Mi aveva rassicurata dicendo che aveva trovato un bravo ragazzo e che non potevo perdere una simile occasione, ma il tutto mi sembrava piuttosto assurdo per i miei standard.

-Ti prego, fallo per la tua dolce Fannie- aveva pronunciato le parole con tono dolce e infine aveva iniziato a sbattere velocemente gli occhi. Sapeva come farmi cedere.

-Va bene, accetto. Questa sarà la prima ed ultima volta- puntai l'indice contro di lei, ma tale gesto riuscì a scaturire solo una fragorosa risata.

Il resto del mio turno di lavoro proseguì con tranquillità. Fannie aveva molto da studiare, esami importanti erano in vista e non aveva tempo per restare al locale. Prima di andarsene mi salutò con un gesto della mano e un enorme sorriso soddisfatto. In un modo o in un altro riusciva sempre a trascinarmi nelle sue folli idee.

Tornai a casa al solito orario e mi preparai per il fatidico appuntamento al buio. Non avevo alcun tipo di informazione legata al ragazzo che avrei presto incontrato, ma cercai di non pensarci troppo. Decisi di lasciarmi andare per quella sera, in fin dei conti se Fannie aveva avuto tanta premura doveva esserci un motivo.

Verso le nove mi presentai al nostro luogo di incontro. Era di fronte ad un delizioso locale, dalla vetrina riuscivo ad intravedere l'interno. Le pareti tinte di rosa antico e l'arredamento bianco, sembrava un posto piuttosto elegante. Mentalmente ammisi a me stessa che non mi sarebbe dispaciuto trascorrere la serata in un luogo del genere. Scossi il pensiero quando qualcuno picchiettò appena contro la mia spalla destra.

-Sei tu Flower?-

Squadrai per qualche secondo il ragazzo che aveva appena parlato. Era più alto di me, capelli ricci e castani, occhi verdi, un delizioso sorriso e due piccole fossette ai lati di esso. Non potei fare a meno di pensare a quanto fosse carino, Fannie aveva scelto bene per quanto riguardava il lato estetico.

-Sono io, immagino che tu sia il mio appuntamento al buio-

-Esatto, ma puoi chiamarmi Ashton- una leggera risata accompagnò la risposta. Almeno aveva un buon senso dell'umorismo.

-Va bene, Ashton. Dove andiamo?-

Colsi qualche secondo per osservare il suo look. Jeans neri ed incredibilmente stretti e una maglia con una buffa scritta. Bello stile, pensai.

-Ti va di entrare in questo locale? Sembra un bel posto- indicò il locale alle nostre spalle e pochi secondi dopo annuii con entusiasmo alla sua proposta.

Ashton inaugurò il nostro appuntamento con eleganza. Aprì la porta d'ingresso del locale e mi invitò ad entrare per prima, in seguito si offrì perfino di spostarmi la sedia per permettermi di sedermi. Rimasi positivamente colpita, ero convinta che ragazzi del genere si fossero estinti. Forse stava solo cercando di fare colpo.

-Allora, Flower, da dove iniziamo?- ci eravamo accomodati al nostro tavolo da pochi minuti e ringraziai il cielo per quella sua domanda. Non avevo idea di come rompere il ghiaccio.

-Potresti iniziare col parlarmi di te. Fannie non ha nemmeno avuto la decenza di rivelarmi il tuo nome- roteai gli occhi trattenendo una leggera risata.

-Ti svelo un segreto, questo è il mio primo appuntamento al buio. Credo di non essere pratico in certe cose- passò una mano tra i propri capelli ricci. Ridacchiai appena per la sua espressione imbarazzata.

-Non preoccuparti, è anche il mio primo appuntamento al buio. Chissà, magari tutto ciò avrà un seguito-

A pensarci bene, ora, è buffo. Spesso mi chiedo cosa sarebbe successo se non avessi accettato di uscire quella sera.

How I met your fatherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora