Capitolo 4.

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Il numero del mittente di quel messaggio non era salvato tra i contatti della mia rubrica. Non avevo nemmeno idea di chi potesse essere e non poteva nemmeno essere uno sbaglio. Il mio nome non è di sicuro tra i più diffusi al mondo.

Rilessi il breve testo almeno una decina di volte mentre mi dirigevo verso casa e decisi di digitare una risposta solo una volta giunta al mio appartamento. Desideravo solo avere un breve lasso di tempo per dedicarmi ai miei pensieri. Sforzandomi, forse, avrei avuto un lampo di genio e scoperto l'identità del mittente.

Ovviamente ciò non accadde e quando rientrai in casa abbandonai borsa e cappotto sull'appendino all'ingresso, afferrai il telefono e mi buttai a peso morto sul divano. Ero distrutta dopo una giornata di lavoro, ma vedere Ashton mi aveva migliorato la giornata.

"Sei tu Flower?"

Rilessi ancora una volta il messaggio e infine iniziai a digitare una risposta da inviare al misterioso mittente.

"Io sono Flower, ma posso sapere chi sei tu?"

Dopo aver inviato il messaggio decisi di afferrare il telecomando per accendere la tv. Feci zapping tra i vari canali, ma non trovai nulla di interessante e decisi di soffermarmi su un programma di cucina. Sempre meglio di niente.
Il mio telefono suonò nel preciso istante in cui lo chef iniziò a blaterale qualcosa legato ad una ricetta.

"Michael, sono amico di Fannie ed è stata lei a darmi il tuo numero. Voleva organizzarci un appuntamento al buio, ma ho rifiutato. Sono parecchio timido, così ho pensato di scriverti"

Lessi con attenzione le parole sul display. Dovevo immaginare qualcosa del genere, Fannie metteva continuamente lo zampino ovunque. Non avevo mai sentito parlare di Michael, il suo nome mi era del tutto nuovo. Pensai che fosse tenero da parte sua scrivermi, era un pensiero  dolce in fin dei conti.

"Hai rifiutato per colpa della timidezza?"

Inviai il messaggio e riportai l'attenzione sulla tv, anche se la mia mente stava vagando altrove. Provai ad immaginare Michael fisicamente, ma la mia mente non riuscì a comporre una vera e propria immagine. Ancora una volta i miei pensieri furono interotti dal suono di un messaggio.

"Esatto. Odio essere così timido, a volte è una limitazione. Anche per le piccole cose e detesto essere così, vorrei sbloccarmi"

Non mi conosceva nemmeno, ma si era già esposto nei miei confronti. Nessuno si esponeva mai in simile maniera, o almeno non con me e non per messaggio. Era una situazione insolita, bizzarra per i miei standard.

"Sai, ti capisco. Anche io sono piuttosto timida, ma cerco sempre di non farmi mai bloccare. A volte è difficile, ma ci provo"

Decisi di espormi a mia volta, che male poteva esserci? Erano solo messaggi, non poteva esserci niente di male.

"Mi piace questo tuo spirito di iniziativa, potresti insegnarmi ad essere meno timido. Ti va?"

Eravamo due perfetti sconosciuti. Un ragazzo e una ragazza che si stavano scambiando dei messaggi parlando della proprio timidezza. Riflettei meglio su quella situazione, era solo un ragazzo dietro ad un telefono. Non poteva succedere niente di male.

"Non posso insegnarti ad essere meno timido, non ti conosco nemmeno"

La risposta non tardò ad arrivare.

"E allora, conosciamoci"

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Angolo autrice;
Salve a voi che state leggendo, devo dire che questo capitolo mi piace e spero che possa piacere anche ad altre persone. Fatemi pure sapere cosa ne pensate❤

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