Capitolo 7.

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"Devi elencarmi le tre cose che ami di più al mondo"

Rilessi almeno per la decima volta il messaggio di Michael. Stavo riflettendo sulle sue parole e non sapevo con esattezza cosa rispondere. Circa un paio di ore prima avevamo iniziato un discorso piuttosto bizzarro e avevamo cominciato col confessarci a vicenda fatti mai rivelati a qualcuno.

Avevo scoperto che si sentiva spesso a disagio, perfino con i suoi migliori amici. Non era stato in grado di dirmi il motivo, semplicemente a volte non si sentiva adatto a loro. Ciò mi aveva spezzato il cuore, ma avevo detto lui che con me non doveva sentirsi così. Speravo di averlo tirato, almeno in minima parte, su di morale.

"Me ne basta solo una: parlare con te. Mi fai sorridere tanto, più di qualsiasi altra persona al mondo"

Inviai in fretta la risposta e infilai il telefono in tasca. Mi morsi nervosamente il labbro, ero stata troppo spavalda? In fin dei conti era vero, i sorrisi che riusciva a farmi fare lui erano assurdi. Mai nessuno mi aveva messo tanto di buon umore. Scacciai il pensiero quando la figura di Ashton comparve di fronte ai miei occhi.

Quel sabato sera avevamo deciso di fare un giro per il centro. Una serata tranquilla, ma ero agitata. Avevo addosso come una brutta sensazione e non riuscivo proprio a liberarmi di essa.

-Questa sera sei strana, tutto bene?- il tono dolce di Ashton mi risvegliò. Stavamo camminando tra le vie del centro da ormai tempo, ma non ero di molte parole.

-Sono solo pensierosa, niente di che- alzai le spalle mentre rispondevo. Era vero e stavo pensando anche a Michael, non aveva ancora risposto al mio precedente messaggio.

-Ne sei sicura?-

-Sicura- replicai in tono deciso.

Ashton quella sera non aveva smesso di sorridere per nemmeno un secondo. Era decisamente allegro e i suoi modi di fare erano più premurosi del solito, spesso lo avevo sorpreso mentre mi osservava con occhi teneri.
-Flower, posso farti una domanda?-

-Certo- avevo replicato sorridendo.

-Noi due cosa siamo? Amici o qualcosa di più?- bastò quella semplice domanda per bloccarmi il respiro.

Sapevo che il nostro rapporto poteva sembrare ambiguo, ma non credevo che sarebbe mai giunto a pormi una domanda in maniera così diretta. I miei passi si bloccarono e rimasi ferma nel bel mezzo della strada, Ashton si fermò a sua volta e restò al mio fianco intento ad osservarmi. Presi un respiro profondo e infine decisi di farmi coraggio, era giunto il momento di chiarire.

-Amici, solo questo- sospirai appena dopo aver pronunciato quelle parole. Temevo la sua reazione.

-Dovevo immaginarlo- il suo sguardo rivolto a terra mi spezzò il cuore. Era come se gli mancasse il coraggio per guardarmi.

-Ashton, mi dispiace dirtelo. Non voglio di certo farti soffrire- cercai di reprimere il desiderio di abbracciarlo. Temevo di fare un danno peggiore.

-Non devi preoccuparti meglio saperlo adesso che dopo-

Annuii in risposta alle sue parole, non sapevo come replicare. Ashton ricominciò a camminare e io lo seguii a ruota cercando di rimanere in silenzio. Un silenzio tremendamente imbarazzante, ma sembravamo entrambi immersi in un mare di pensieri. Il mio pensiero principale, in quel momento, era Michael.

Mi chiesi come avrei reagito se al posto di Ashton ci fosse stato lui. In cuor mio sapevo che non avrei reagito allo stesso modo, tra noi c'era un legame particolare. Avevamo come un tacito accordo, confidarci a vicenda e non vederci. Il che era assurdo perchè stavo morendo dalla voglia di conoscere il suo volto e i sentimenti che stavo iniziando a provare non erano d'aiuto. Stava iniziando a piacermi e non lo avevo mai visto. Mi sembrava folle, ma il nostro rapporto in sè era folle. Erano solo messaggi, come potevo iniziare a sentire qualcosa nei suoi confronti?

La vibrazione del mio telefono mi obbligò a tornare alla realtà. Mi scusai con Ashton, lui sorrise in tutta risposta e mi disse di non preoccuparmi. Sorrisi a mia volta mentre afferravo il cellulare e quando lessi il nome di Michael sul display mi sentii tentata di trattenere il respiro per qualche secondo.

"Flower, ma cosa mi stai facendo?"

Digitai la risposta il più in fretta possibile.

"Non lo so, cosa ti sto facendo?"

Notai solo in quel momento lo sguardo di Ashton su di me. Sembrava essersi incantato e io mi sentii arrossire da testa a piedi.

-Cosa succede? Ho qualcosa di strano sulla faccia?- domandai ridacchiando appena.

-Niente, mi dispiace aver frainteso tutto. Spero che vorrai continuare a vedermi- alzò appena le spalle e un leggero rossore sul suo volto.

-Certo, non ti puoi liberare tanto facilmente di me- regalai lui un ampio sorriso, non volevo di certo portare a termine il nostro legame.

-Mi fa piacere sentirtelo dire-

Ancora una volta la vibrazione del mio telefono mi impedì di rispondere. Chiesi ancora scusa ad Ashton prima di leggere il testo del messaggio.

"Non lo so nemmeno io, ma devo dire che mi piace. Tu mi piaci e non solo come amica"

Rimasi ferma sul marciapiedi. Gli occhi fissi sullo schermo del telefono, Ashton intento a richiamarmi e il cuore a martellare nel petto.

Dovevo vederlo.

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Angolo autrice;
Salve a voi che state leggendo, spero che questa storia stia piacendo a qualcuno. Fatemi sapere!❤

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