II

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Prima di uscire dall'ufficio, il Signor Tomlinson aveva chiesto ad Harry qualche novità al riguardo ed era stato a tanto così dall'avere un crollo nervoso.

Alla fine aveva deciso di stare in silenzio almeno per quella sera, perché aveva bisogno di rivedere quello stripper e magari poterci parlare.

Purtroppo per quella sera non aveva potuto evitare di portare Niall con sé, ma alla fine non gli dava nessun fastidio e poi era certo che lo avrebbe visto lanciarsi fra le gambe di qualche bella signorina, perché Niall aveva quel fascino irlandese che faceva girare la testa a tutte. "Non ti facevo il tipo da certi locali" lo prese in giro bonariamente - no, non era vero, l'unica cosa che Niall sapeva fare era prendere per il culo e basta. "Per favore, taci" borbottò, perché al momento era sicuro di star facendo il gioco di LouBlurry e sentì nel profondo che fosse una trappola quella in cui stava cadendo. Niall rise e gli riempì le orecchie di quella risata così ruvida e sguaiata che però adorava. Il silenzio era interrotto solo dal suono della radio che passava dei pezzi che facevano balzare Niall sul sedile e far lamentare Harry perché "mi distruggerai tutto con quel culo moscio!" .

Il 17Black era esattamente come lo ricordava, ma il palcoscenico sembrava diverso. Adibito ad una sorta di spettacolino a cui improvvisamente Harry non volle più assistere. Niall si dileguò immediatamente, perché dall'altra parte del posto delle belle donnone russe stavano già facendo degli spettacolini piuttosto piccanti e non voleva perdersele per niente al mondo. Harry rise a causa dell'allegria contagiosa dell'amico e si avvicinò per chiedere da bere allo stesso ragazzo che, una volta riconosciuto, sorrise con fare melenso. "Sei tornato, sconosciuto" sussurrò fin troppo vicino. Harry trattenne il respiro e si sentì a disagio per quell'interessamento. Il ragazzo, senza nemmeno lasciarlo parlare, gli portò un Cosmopolitan ed Harry accennò un sorriso sbilenco, niente di più perché ormai aveva dimenticato quel tipo da quando LouBlurry gli aveva fatto quello spettacolino a luci rosse. "Stanotte ci uccideranno tutti" gli disse ancora il ragazzino, ma Harry nemmeno si voltò per guardarlo, troppo concentrato sul palcoscenico. Non sapeva esattamente cosa aspettarsi quella notte, ma sembrava qualcosa di epico da non superare se non con una sega. "Chi?" domandò, pensando semplicemente al culo di LouBlurry che praticamente brillava nella sua testa. "Il trio" gli sorrise e poi si allontanò richiamato dal lavoro. Harry rifletté e si domandò: quale trio? Però non ebbe molto altro tempo per farlo perché le luci si abbassarono improvvisamente e delle urla riempirono l'aria. Al centro del palco i riflettori erano puntati a terra e sapeva che ben presto sarebbero entrati in scena. Quella volta rimase immobile dov'era, per evitare di fare la stessa figura della volta precedente - del morto di cazzo, praticamente. E poi le vide, le ombre in fondo alla sala, che sembravano avere fra le mani qualcosa non ancora identificato.

Dalle casse sentì uscire delle note che a primo impatto quasi non riconobbe ma che poi associò a It's Raining Man e gli sembrò tutto uno scherzo. Tre ombrelli vennero aperti improvvisamente sulle urla spacca timpani della sala ed Harry stava ben attento ad ogni sua mossa; non doveva assolutamente muoversi da quel posto. I tre ragazzi avevano un Fedora sulla testa, un impermeabile lungo fin sotto le ginocchia ed il viso verso terra. Aspettò con ansia, poi gli ombrelli presero a roteare e loro a muoversi. Allargarono le gambe contemporaneamente ed ancheggiarono. Harry si prese un secondo per studiarli; il primo a destra aveva un paio di occhi penetranti e lo sguardo da mangia uomini, decisamente; a sinistra invece c'era un ragazzo tutto muscoli ma che sembrava avere un sorriso piuttosto carico di dolcezza, ma le apparenze ingannano ed Harry lo sapeva. Ovviamente si soffermò sulla figura posta al centro: LouBlurry. Non poté fare a meno di guardarlo con quel cordino stretto in vita che gli faceva il corpo decisamente pieno di curve, ed il sorriso malizioso che invece gli impreziosiva il viso. Ballarono armoniosi ed Harry sgranò gli occhi perché gli parve impossibile; quello che faceva Tomlinson Junior era quasi professionale. Non riuscì a chiudere la bocca per lo stupore, era troppo ammaliato dal suo continuo scuotersi e saltellare da una parte all'altra del palco. Poi tutto esplose quando si strapparono di dosso l'impermeabile e sotto avevano solo un papillon al collo ed un pantalone nero sagomato al loro corpo. Sgranò gli occhi e fu davvero tentato di avvicinarsi ma si impose di non farlo per il proprio bene; non poteva cedere così facilmente a quel gioco malizioso.

Hypnotic Takin' Over MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora