VI

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Niall gli diede una spallata e lo fece barcollare verso sinistra con tutto il peso. Grugnì in sua direzione ed osservò il suo broncio evidente. "Come siamo gelosi..." lo rimbeccò il biondino, passandogli sotto al naso un bicchiere offerto dal solito Adam. Harry lo afferrò e lo mandò giù senza nemmeno pensare a cosa contenesse, lasciandosi bruciare la gola e lo stomaco. "Non sono geloso" borbottò infastidito dal suo migliore amico. Ma Niall continuò a ridere sommessamente e a scuoterlo per le spalle, passando lo sguardo da lui ad una bionda a dare spettacolo. "Certo come no. Non hai guardato male quei due ragazzi laggiù e ah!, non hai per niente minacciato quel gruppetto seduto proprio di fronte al palco" lo rimbeccò, poggiando lo sguardo sulla bionda e sollevando il bicchiere in un cenno di saluto. Era solito di Niall Horan entrare nei posti più disparati e fare amicizia, conoscere gente nuova e portarsi a letto ragazze per cui molti altri avrebbero dovuto pagare oro. Il suo fascino da irlandese funzionava; Harry fu costretto a dargliene atto. "Ma lo stavano toccando! Non possono farlo" si difese, arricciando le labbra. Si voltò appena alle sue spalle, scorgendo il ragazzo in jeans stretti e strappati in più punti a palpeggiarsi e strusciarsi contro il palo, dando spettacolo come al solito. "Ci sono i body-guards, Harry". Il riccio tacque, perché era a conoscenza del fatto che il suo migliore amico avesse ragione. Non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma aveva iniziato a covare una strana gelosia nei confronti del ragazzino. Era andato tutte le sere allo stripper club solo per tenerlo d'occhio e bearsi del suo meraviglioso corpo - che poi avessero scopato in tutti i posti erano solo dettagli. Comunque, quel presentarsi ogni sera pareva aver reso felice il ragazzino, che si era spogliato ed aveva ballato solo per lui, guardandolo dritto negli occhi senza distogliere mai l'attenzione. Persino in quel momento, che gli dava le spalle, poté sentire i suoi occhi addosso.

Ordinarono insieme un paio di shots da mandare giù e risero tanto. Harry non voleva assolutamente pensare allo stripper alle sue spalle, perdersi nell'osservarlo ed immaginarselo piegato pronto per essere scopato. Si beò della compagnia di Niall e risero per tutto il tempo, sentendo i commento del biondo riguardo a qualche ragazzo e disgustandosi nel vedere Liam e Zayn sbaciucchiarsi appena dietro un separé. "Ehi" si interruppe dalla qualsiasi cosa stesse dicendo per potersi voltare alla voce di Louis direttamente nel suo timpano. Lo vide, sudato e con dei disegni sul viso ormai sbavati, e sentì lo stomaco infiammarsi. Era mezzo nudo, con quelle mutandine striminzite e leopardate che lasciavano tutti a labbra spalancate. "Wow! La stella del 17Black si è unita a noi" urlò Niall, passandogli una birra. Louis ridacchiò e lo guardò felice, dando un leggero bacio sulla guancia ad Harry. "Sono Louis" gli allungò una mano ed il biondo si presentò con un "Niall" che fece sorridere entrambi. Harry li guardò e poi decise di mandare giù un sorso del drink che aveva davanti, perché reggerli insieme sembrava troppo da sopportare. Non era certo di poterne uscire vivo. "Raccontami qualcosa d'imbarazzante di questo bel ricciolino" chiese a Niall, passandogli una mano poi fra i ricci, forzandogli le gambe per poterci stare in mezzo. Harry non oppose resistenza e lo fece infilare fra le sue cosce ed il bancone, sentendo il solito profumo dolcissimo e fruttato sulla sua pelle. "Beh-" cominciò Niall, ma venne interrotto da un Harry che "non ci provare Horan, ti spezzo le gambe" per poi poggiare il mento sulla spalla del ragazzino e sorridere angelicamente. Louis si lamentò e gli diede delle gomitate nelle costole, apostrofandolo come noioso, poco divertente, nonno; alla fine riuscì comunque a convincere Niall a parlare, lasciandosi scivolare addosso il suo sguardo minaccioso. "Quando andavamo a scuola insieme..." ed Harry guaì avendo già percepito che tipo di ricordo volesse raccontargli. "Sono stato assente per più di un mese, ero tornato in Irlanda per dei problemi, ma comunque. Mi vide da dentro la scuola e cominciò a correre entusiasta! Avresti dovuto vederlo!" sghignazzò, Louis si voltò appena con un labbro incastrato fra i denti e si lasciò accarezzare dal suo naso. "Indovina? Non vide la porta a vetri e ci andò a sbattere contro, rompendosi quasi il setto nasale". Niall scoppiò a ridere e Louis lo seguì a ruota, borbottandogli di essere una frana, ma carino. Ed Harry s'imbronciò terribilmente tanto, volendo eliminare quell'episodio traumatico dalla propria mente. Aveva passato tutto l'anno poi a sentirsi chiamare Casper, come il fantasmino, perché convinto di poter attraversare le porte e i muri. Era stato davvero imbarazzante. Ovviamente non mancò di raccontargli quel dettaglio del soprannome e fu costretto a respirare per non ucciderlo. "Sei un fantasmino davvero carino" gli fece sapere Louis comunque, rivoltandosi fra le sue braccia e baciandogli le labbra. Harry si sciolse e dimenticò immediatamente del suo imbarazzante passato, pensando semplicemente al volergli infilare la lingua in bocca e stringerselo addosso. "Quella volta in cui fu picchiato da un gruppo di ragazze... Ahhh!" sospirò Niall, guadagnandosi nuovamente l'attenzione di Louis. Il riccio sbuffò ma smise di opporsi ed ascoltò il racconto poggiando un gomito sul bancone e reggendo il proprio viso arrossato per gli episodi imbarazzanti della sua vita. "Per scommessa fu costretto ad intrufolarsi nello spogliatoio femminile, non hai idea Louis! Lo picchiarono e gli tirarono addosso non sai quante cose! Non era carino ed era lo sfigatello di turno, guardalo ora" lo indicò con un gesto delle mani e Louis si voltò per osservargli la mascella ben marcata, gli occhi verdi luminosi, le labbra rosse e leggermente screpolate, le cosce perfette ed il petto leggermente muscoloso. Era praticamente impossibile immaginarsi quel ragazzo come uno sfigato e persino brutto. Sembrava un concetto assurdo. "Sai cosa disse una di quelle ragazze che lo picchiò, quando lo rivide mesi fa?" domandò, come se quei due stessero ascoltando davvero, presi com'erano dallo scrutarsi in silenzio. Ma Louis comunque scosse la testa per lasciargli intendere che in realtà lo stava ascoltando, troppo interessato a quegli eventi divertenti. "Che avrebbe dovuto aprirgli le gambe! Ci avrebbe messo la firma per averlo adesso!" rise e Louis fu scosso da un attacco di ridarella, scuotendo il petto e le spalle al pensiero di quella povera ragazza disperata. "Lui le rispose che fortunatamente era gay. Povera, aveva un broncio... però ci ho pensato io a consolarla!" a quel punto Harry si voltò a guardarlo sconvolto, e lo accusò di non averglielo mai raccontato scatenando l'ilarità di Louis. Guardarli litigare era divertente e per un momento si sentì come Zayn, che guardava sempre litigare lui e Liam, ridendo come un deficiente. Harry continuò ad accusarlo di essere uno stronzo, Niall a ridere per le reazioni del riccio; tutto continuando a mandare giù alcool.

Hypnotic Takin' Over MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora