III

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Non era più tornato in quel posto. Si era imposto di non correre fra le mura di quel locale, ad osservare quel ragazzo spogliarsi e atteggiarsi da troia, facendoglielo venire terribilmente duro senza nemmeno volerlo. Si sarebbe volentieri legato alla testiera del letto pur di non alzarsi e correre come un disperato nel deserto alla vista di un'oasi.

Aveva mantenuto fede a quel proposito per un paio di giorni, ma ripensava alle parole del suo capo e non poteva di certo disobbedire. Insomma, si parlava di soldi, molti soldi.

Comunque, in quei pochi giorni aveva scoperto che il ragazzino avesse appena diciannove anni, che frequentasse ancora la scuola - privata, ovviamente - e che quella strana passione per lo striptease doveva essergli stata trasmessa dai suoi due migliori amici - Liam e Zayn. Aveva anche capito, dai suoi lamenti continui sui social network, di essere il prossimo erede a quella impresa e che il padre era del tutto assente nella sua vita.

Si ritrovò nuovamente di fronte a quello stupido locale, scuotendo la testa con fare drammatico, perché non era certo di poter resistere ancora a quel ragazzino; non che lui stesso fosse così grande, insomma, aveva solo 21 anni ma. Alla fine scese dall'auto, ritrovandosi a camminare con fare sicuro per tutto il locale, fino a sedersi fra i primi tavoli. Il fantastico LouBlurry era atteso a momenti sul palco, perciò vi rimase immobile, ticchettando le dita sul tavolo e facendo saltellare una gamba come impazzita. "Sei nervoso?" gli sussurrò qualcuno. Si voltò ad osservare una figura sconosciuta, un ragazzo con un sorriso enigmatico ed una chioma bionda. "No" rispose pacato, per pura educazione. Senza nemmeno chiederglielo, il ragazzo si sedette sulla sedia vuota sorridendogli. "Credo tu abbia bisogno qualcosa da bere" sorrise affabile e richiamò un cameriere semi-nudo, ordinandogli qualcosa per entrambi. Harry lo guardò aggrottando la fronte ma non disse nulla, in fondo aveva bisogno di bere. L'attesa era snervante. "Sono Maxim, quello che ha messo su questo posto" ed Harry si ritrovò quasi a sbarrare gli occhi alle sue parole. Si chiese come avesse fatto un ragazzo della sua età a mettere su un posto del genere, ma smise di farlo nel momento stesso in cui realizzò la situazione. Perché si era seduto al suo tavolo? Ma soprattutto cosa voleva? "Harry Styles" si presentò, porgendogli una mano che il ragazzo strinse senza nessun problema. "Sai di essere un bel ragazzo, Harry?" pronunciò ed il riccio si ritrovò a strozzarsi con la propria saliva, perché sì, ovviamente sapeva di esserlo, insomma inutile persino starne a parlare, ma non era quello il punto. Doveva esserci solo un fine a quelle parole, lo lesse nel suo sguardo predatore, furbo. "Volevo proporti una cosa" sorrise ancora, afferrando al volo i due drink preparati apposta per loro due. Harry succhiò dalla cannuccia con fare agitato, sudando già freddo. "Hai un corpo meraviglioso, delle curve perfette, non parliamo della tua bocca. Mi piacerebbe tanto vederti su quel palco laggiù" gli indicò un palchetto rialzato, raggiungibile solo tramite delle scale a chiocciola. Non ci aveva mai fatto caso se doveva essere sincero, semplicemente perché la sua attenzione era sempre stata tutta per LouBlurry, che si esibiva sempre su quell'enorme palco. Come una star. "Faresti impazzire chiunque, compreso me" gli fece un occhiolino e maledizione, restavano pur sempre dei complimenti; arrossì come un verginello ed abbassò lo sguardo ridacchiando in imbarazzo. "Senti Maxim, ti ringrazio, sono davvero lusingato ma-" cominciò a parlare, cercando le parole per declinare ma il ragazzo lo fermò ancor prima di farlo finire. "Non dirmi subito di no, pensaci. Il 17Black sarà sempre aperto per un corpo come il tuo" si morse le labbra squadrandolo ancora. "Mi dispiace, ho già un lavoro e mi va bene così. Tutti quegli occhi affamati addosso non mi piacciono" alzò le spalle, perché il solo pensiero di spogliarsi faceva quasi ribrezzo. Non era per niente il caso. Non era un tipo pudico, in fondo amava dormire nudo in casa propria, ma appunto solo in casa propria. "Ti ho notato qui sin dalla prima volta; ho notato tutti gli sguardo di uomini e donne e saresti davvero una risorsa preziosa. Beh, però se non vuoi... peccato" borbottò quasi dispiaciuto. Affogò il dispiacere nel drink, guardando di sottecchi Harry. "Avete già una star a quanto pare", Harry alluse al bellissimo e sexy Tomlinson Junior e Maxim sorrise. "Già, è stata una fortuna. Per questo vorrei anche te, sareste una coppia bollente". Harry al solo pensiero avvertì i brividi sulla schiena. Pelle contro pelle, un ballo sensuale a stretto contatto con quel corpo caldo, sexy; quelle curve magnetiche addosso, i loro bacini a sfiorarsi, le loro mani a toccarsi solo per recitare la parte del peccato. Improvvisamente ebbe caldo, si ritrovò ad allentare i bottoni, stranamente chiusi, della camicia in cerca di sollievo.

Hypnotic Takin' Over MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora