Io e mia figlia Julia stiamo facendo una passeggiata intorno alla nostra città.
La bambina osserva tutto estasiata, salutando le persone che conosce e sorridendo agli sconosciuti, indicandomi panorami mozzafiato e pregandomi di sederci su di una panchina.
Julia è la mia gioia. La vita che conduco senza di lei non avrebbe il minimo senso.
La osservo, cercando di imprimermi ogni suo particolare in testa. I capelli rossi che possiede, così simili ai miei, svolazzano tutt'intorno al suo viso, mossi dalla leggera brezza del vento. I suoi occhi marroni si nutrono avidamente delle immagini che si presentano loro davanti. Mi si riempie il cuore di gioia mentre osservo ogni suo piccolo movimento.
All'improvviso, le sue iridi si illuminano.
- Mamma, possiamo andare a prendere il gelato, per favore? - mi chiede, fissandomi speranzosa.
- Con questo freddo tu hai voglia di un gelato? - le domando io di rimando, scoppiando a ridere.
Julia annuisce convinta, già pronta a saltare giù dalla panchina.
Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa con finta disapprovazione prima di prenderle la mano e di dirle: - Andiamo! -, facendola esplodere in esclamazioni di giubilo.
Mi abbraccia, ringraziandomi, ed io ricambio, stringendola più forte che posso e dicendole che le voglio un bene dell'anima.
Entriamo nella gelateria e prendiamo due coni, uno con cioccolato, crema, fragola e tanta panna per la mia bambina ed un altro con limone, ananas e caffè per me.
- La prossima volta dovremo portare anche papà - afferma la piccola, prima di ricominciare a leccare il suo gelato con gusto mentre io le accarezzo i capelli.
- Sai che è proprio una bella idea? Brava, tesoro mio! - Mi chino e le do un bacio sulla testa.
Lei mi sorride e torna a mangiare, mentre io penso a mio marito che ci sta aspettando a casa.
Kristoff ha avuto l'influenza, ed il medico gli ha concesso un altro paio di giorni di riposo assoluto prima di tornare al lavoro, nonostante si sia ripreso abbastanza bene. Tuttavia, è meglio prevenire che curare.
Io e Julia continuiamo la nostra passeggiata. Finiamo di mangiare in breve tempo e decidiamo insieme che è il momento di tornare a casa.
Percorriamo gli isolati che ci separano da essa trotterellando allegre e felici. Sembriamo entrambe due bambine, ma in questi casi non riesco proprio a comportarmi da adulta.
Finalmente, giungiamo a destinazione. Infilo una mano nella tasca per prendere le chiavi ed apro la porta.
Il padre di Julia è nel soggiorno, e sta leggendo. Non appena vi facciamo irruzione lui alza lo sguardo, sorride e ci saluta. - Come stanno le mie due principesse? - chiede, facendo accomodare la piccola sulle sue ginocchia.
- Bene! Abbiamo mangiato il gelato! La prossima volta, però, devi venire con noi! - risponde.
Lui scoppia a ridere. - Okay, te lo prometto. - Dopodiché la appoggia sul divano e viene verso di me.
Mia dà un bacio sulle labbra e mi dice: - Ti amo. - Lo fa sempre, anche quando non c'entra nulla col discorso in corso.
- Ti amo anch'io - sussurro con un sorriso luminoso.A/N: Questa flashfiction, come potete vedere, è sulla Kristanna! Vi prego, ditemi che qualcuno di voi è fan di Frozen, e soprattutto di questi due! Ad ogni modo, spero che vi sia piaciuta. Ringrazio Isabelle_Teresa394 e Fiamma_da_Intrepida. A presto! Baci! *-* :* <3
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Family AU
FanfictionUna serie di flashfiction che parlano di come sarebbero potute andare le cose tra alcune delle mie coppie preferite se si fossero trovate in un universo alternativo.