Da quando mio marito si è rotto una gamba sul set del nuovo film che sta girando, mi devo occupare anche di lui, oltre che dei nostri figli, Rubina, di sei anni, e Niall, di cinque mesi.
La bambina assomiglia molto a me. Abbiamo gli stessi capelli color nocciola, ma gli occhi sono marroni come quelli di suo padre.
Il piccolo, invece, è identico a lui: stessa capigliatura nera, ma iridi azzurre come le mie.
A volte, domando alla bimba di occuparsi del fratellino, in quanto sua sorella maggiore, e lei lo fa molto volentieri.
Si adorano a vicenda, e questo è molto importante per me ed il loro papà.
Mi dirigo nella camera che io e Dylan occupiamo, lasciando Rubina e Niall in cucina a giocare.
Mio marito è seduto sul letto, palesemente indeciso se prendere il telecomando per accendere la televisione o afferrare "Hunger Games - La ragazza di fuoco" ed iniziare a leggerlo.
Appoggio la colazione sul comodino e mi siedo accanto a lui, dandogli un bacio sulla guancia.
- Buongiorno e ben svegliato - gli dico, poggiando la mia testa sulla sua spalla.
- Buongiorno anche a te - mi risponde lui, soffocando uno sbadiglio e baciandomi la testa di rimando.
- Dove sono le pesti? - mi chiede poi, ed il suo sguardo si illumina all'istante. È una di quelle cose che amo di più di lui da oramai dieci anni.
Quando ci siamo conosciuti, dovevamo girare il primo film della saga di Maze Runner. Io ero una ventiduenne, e lui aveva un anno più di me. Ci siamo innamorati subito, a prima vista: i colpi di fulmine esistono.
Il nostro matrimonio è stato celebrato dopo soli tre mesi di fidanzamento. Abbiamo aspettato quattro anni prima di diventare genitori della nostra primogenita, e nel frattempo le malelingue continuavano a sparlare sempre più di noi.
Pian piano, però, abbiamo imparato a non farci molto caso, ed i giornalisilti a caccia di gossip che erano convinti che ci saremmo lasciati presto hanno subito un'umiliazione enorme prima con la nascita di Rubina e poi, non molto tempo fa, con la venuta al mondo del nostro secondogenito, Niall.
Io e Dylan, nonostante i danni morali che abbiamo subito a causa delle cattiverie gratuite che scrivevano su di noi sui giornali, non abbiamo preteso nessun tipo di scuse. Semplicemente, abbiamo deciso di goderci la nostra splendida e meravigliosa famiglia senza che qualcun altro osasse ostacolare la nostra felicità.
- Ti amo - dice Dylan, così, di punto in bianco.
Sorrido. Amo alla follia la sua imprevedibilità: è la caratteristica che mi ha sempre affascinato di più di lui.
Mi sporgo in avanti e gli do un bacio, stavolta sulla bocca.
- Ti amo anch'io - gli rispondo poi, alzandomi ed andando a controllare che Rubina e Niall stiano bene e che non abbiano combinato qualche disastro come loro solito.
Purtroppo, davanti alla porta della cucina, noto che queste mie preghiere non sono state ascoltate.
Alzo gli occhi al cielo e mi accingo a pulire il pavimento da tutta la marmellata sparsa.A/N: Ed ecco una flashfiction sulla Kaylan! Li shippate? Sono troppo dolci insieme (anche se Kaya si è appena sposata *piange*)! Ringrazio Isabelle_Teresa394 e Fiamma_da_Intrepida. A presto! Baci! *-* :* <3
STAI LEGGENDO
Family AU
FanfictionUna serie di flashfiction che parlano di come sarebbero potute andare le cose tra alcune delle mie coppie preferite se si fossero trovate in un universo alternativo.