Thomesa Family

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Tori e Jake stanno facendo un castello di sabbia a pochi metri di distanza da dove io e mio marito siamo sdraiati.
Sollevo leggermente gli occhiali da sole che indosso e me li metto in testa, non staccando gli occhi di dosso ai miei figli neanche per un solo istante.
Sono gemelli, ed hanno quattro anni. Si somigliano moltissimo, sono quasi uguali. Hanno gli stessi capelli neri. C'è solo un particolare che li contraddistingue: Tori, la più grande, ha gli occhi marroni, mentre Jake, che è più piccolo di lei di pochissimi minuti, ce li ha azzurri. È l'unico particolare che permette alle altre persone di distinguerli, visto che di solito Tori porta i capelli legati in uno chignon, quindi da davanti sembra che li tenga corti, esattamente come suo fratello Jake.
Quando sono nati, io ed il loro papà ci siamo commossi come mai ci era successo in vita nostra. Quel giorno me lo ricorderò in eterno: è stata l'unica volta in cui ho visto Thomas piangere. Le sue lacrime hanno contagiato anche me, che sono scoppiata in un pianto a dirotto.
Adesso è passato un po' di tempo, ma ancora mi emoziono quando penso al parto travagliato e difficile che ho vissuto.
Nel mio cuore, ho sempre saputo che Thomas era la persona giusta per me. Quando ci siamo conosciuti, avevamo sedici anni e migliaia di sogni che desideravamo disperatamente condividere con qualcuno. È stato questo che ci ha legato, inizialmente. Poco dopo, però, la nostra profonda ed intensa amicizia si è trasformata in qualcosa di più.
Ci siamo sposati due anni più tardi, non appena entrambi siamo diventati maggiorenni. Ne abbiamo aspettati altri quattro prima di poter provare la gioia di essere genitori.
È passato un intero decennio da quando i nostri occhi si sono incrociati per la prima volta, e noi non abbiamo mai smesso di amarci come se fosse ancora il primo giorno. Tori e Jake non hanno fatto altro che aggiungere ancora più felicità alle nostre vite, e né io né Thomas saremo mai abbastanza grati a loro per questo.
Mi volto verso mio marito, che cerca di abbronzarsi, e gli do un bacio dritto sulle labbra.
Lui si toglie a sua volta gli occhiali da sole e mi guarda, alzando un sopracciglio. - A cosa devo questo onore? - chiede, scherzando e mettendosi a sedere.
Scrollo le spalle. - A niente in particolare. Avevo solo voglia di baciare il mio amatissimo marito e poi di continuare a guardare i nostri adorati bambini - ribatto.
Thomas scoppia a ridere e, non appena si calma, si china verso di me, restituendomi il bacio.
- Ti amo - dice, una volta che le sue labbra si sono allontanate dalle mie.
- Ti amo anch'io - rispondo, appoggiando la schiena al suo petto e lasciando che le sue braccia mi stringano a sé. È il luogo più sicuro al mondo, quello che mi è più familiare.
Mi abbandono completamente contro di lui, la mia testa sulla sua spalla, e le mie mani che lo stringono.







A/N: Sooooo... una flashfiction stile Thomesa ci voleva! Chi è che li shippa, oltre a me? Ringrazio, come mio solito, Isabelle_Teresa394 e Fiamma_da_Intrepida. A presto! Baci! *-* :* <3

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