Sabato 26 Dicembre

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Ore 2.36
Chissà il perché ancora mi confondo fra i tuoi gesti da vipera insolente, da bambina quale sei.
Disperata tra i tuoi pregi e ti atteggi come se ne avessi tredici.
Cara la mia puttanela, tu mi hai resa felice si, ma sono finiti i bei tempi, dove tutto ti andava a gonfie vele.
Sono cresciuta, sono cambiata, mi sono cresciute le palle a forza ti battermi per te.
Il mio tempo l'ho finito, c'ero una volta, ora non ci sono più.
Mi hai perso, mi dispiace.
Sai quanto ci godo a vederti sorridere e ridere e le tue foto stupide su tutti sti social network del cazzo. Mi fai pena raggaza, pensavo che fossi diversa che ti salvassi da tutta questa merda.
Le mie non sono parole dette a caso, sono sentite, vissute e credute.
Non lo dico per vantarmi, anzi tutto ciò che mi manchi sei tu.
L'unica persona che riusciva a togliermi un sorriso in un giorno di malinconia.
Ma ora ho imparato a convivere con questa mia tristezza costante che mi accompagna notte dopo notte, giorno dopo giorno e viceversa.
Non mi importa se le mie parole ti sono indigeste, sono vere ed è ciò che penso.
La verità spesso uccide, ma preferisci una bugia e un inganno che la verità sputata su un piatto?
#Io

Ti mangio, ti sbrano se è necessario.
Non mi importa del tuo denaro, di ciò che fai di quotidiano.
Non ascolto le tue lamentele, mi rendono ansiatica, mi rendono stanca di una realtà vista male.
Scrivo queste cose per ricordarmi ciò che mi fai penare ogni singolo giorno, dai tuoi gesti ai tuoi sorrisi, tutto tace intorno, i gesti sono troppo chiari e mi è tutto chiaro in giro di un secondo.
#Io

Mia madre mi diceva "porta pazienza, abbi coraggio sii forte, non ti fermare", quando lei, la mia certezza si è spenta. Mi diceva di essere forte per lei, che ce l'avrebbe fatta di non aver paura, quando la prima a non crederci era lei..
La mia salvezza, la mia vita se ne stava andando.
Mia madre, parlo chiaro.
Mi sono sentita persa.
La debolezza, la tristezza, la sofferenza, mi ha reso ciò che sono ora. 'Una gran testa di cazzo che dice di fregarsene e invece gli importa di tutto.'
La tristezza mi annebbia la vista.
Non sapevo cosa pensare anni fa quando tutto ebbe inizio.
Ora so che mia madre sta meglio.
Ma è difficile cancellare il passato, il dolore che ho provato.
I sorrisi fatti e frasi già pronte. Ero, sono.. pronta a consolare tutti, ma nessuno lo fa con me. Più che altro ci provano, ma io li blocco nel nascere. Me la sono cavata sempre da sola, sono caduta e mi sono rialzata.
Non mi servono aiuti.
Non voglio far pena a nessuno, c'è chi sta peggio.
#Io

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