11- Hello Kitty e la scoperta.

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Una soave melodia avvolgeva la sala da pranzo riccamente imbandita in attesa dell'ospite, per cui l'unico a fremere di impazienza era Louis, costantemente impegnato ad impartire ordini all'inserviente al fine di rendere tutto impeccabile.

"Mica deve arrivare la Regina Elisabetta."

Commentò puntualmente Briana, ricevendo un'occhiataccia più tagliente dei numerosi coltelli posizionati in ordine crescente sui tovaglioli.

"Gli animali neanche dovrebbero partecipare alla cena."

Persino l'inserviente rise a quella frecciatina ben fatta, al contrario della bionda che invece sbattè una mano sul tavolo furente.

"Sei davvero un maleducato, non ci vuole niente a staccare la spina a quel vecchiaccio!"

Sputò, ed ogni parola si insinuava nel petto del ragazzo alimentando a dismisura il fuoco che era la sua rabbia, pronta a divampare se non fosse stato per l'arrivo di Harry.
Il ragazzo rimase alcuni secondi sulla soglia del salone, decisamente confuso dagli spiragli di conversazione udita.

"Buona sera."

Entrambi portarono rapidamente l'attenzione su di lui, mettendo da parte, per il momento, la discussione accesa, ma promettendosi di riprenderla con un solo sguardo eloquente.

"Vino? Allora vedi che sei bravo a qualcosa!"

Harry si morse il labbro inferiore e le porse il sacchettino in cui era contenuta la pregiata bevanda, sorridendo per davvero solo una volta stretto tra le braccia di Louis.

"Buona sera Hello Kitty."

"Buona sera Lou."

Ed era così strano sentirsi al sicuro accanto a quel buffo Angelo dal portamento di un Diavolo, che stava diventando puro ossigeno essenziale per la sua esistenza.
E come prova ben palese, c'erano i contorni avvenimente della sera precedente, quando aveva dato il peggio di se in quella festa:
Lo stava bramando, e questi sentimenti non giungevano affatto oltre la soglia della consapevolezza.

"Oh, odio il vino bianco."

Li interruppe Briana, socchiudendo persino gli occhi per concentrarsi maggiormente sulla 'complicata' lettura dell'etichetta.
Harry fece per ribattere, pronto a porgere le sue umili scuse, ma Louis lo precedette scuotendo impercettibilmente la testa, intimandogli quindi di lasciarla perdere.

"Marie, puoi iniziare a portare il primo."

Disse invece.
I piatti, fortunatamente, arrivarono presto e anche ben sostanziosi, un vero peccato per Harry, che ultimamente riusciva ad introdurre poco nello stomaco.
Ogni portata era intervallata dai tentativi di conversazione azzardati da Briana, il più delle volte liquidati dal liscio con una smorfia, o dagli apprezzamenti per il cibo di Harry.
Insomma, tutto sommato la cena non stava andando poi tanto male, sopratutto per la mano di Louis che teneramente carezzava la coscia del minore infondendogli tranquillità, o almeno finché la testa di Harry non iniziò a girare troppo velocemente.

"Harry, devi di nuovo vomitare? No perchè la tovaglia è nuova."

Lo avvertì sfacciatamente la ragazza.

"N..no,,tranquilla."

Ma l'unico che non poteva stare tranquillo era Harry, la cui testa iniziava a ciondolare per combattere l'opprimente sensazione di mancamento che si stava avvinghiando con ferocia a lui.

"Harry tutto oka.. oh merda."

Fu l'ultima cosa che sentì prima di svenire.

****

Le palpebre sembravano essere incollate, per questo Harry ci mise un bel po' prima di aprirle, sfarfallando quelle lunghe ciglia che proiettavano ombre sugli zigomi smunti e pallidi.

"D..dove sono?"

Soffiò debolmente, anche se dalla sua visuale limitata al soffitto non riusciva ad intuire se realmente c'era qualcuno capace di fornigli la risposta.
Eppure arrivò, e con una morsa al petto si accorse che era una dottoressa a parlare.

"Al pronto soccorso, ma non devi preoccuparti."

Una volta tirato su a sedere dal misero lettino, osservò confuso la dottoressa intenta a trafficare con dei fogli dalle figure strane, probabilmente di un altro paziente.

"State entrambi bene."

Continuò ella, sentendosi in dovere di aggiungere qualcosa visto il senso di disiorentamento trapelato dal volto del riccio, ma ciò non fece che peggiorare la situazione.

"Chi altro è svenuto con me?"

"Oh, lei e il suo bambino, non sapeva di essere in dolce attesa?"

Di nuovo il buio.

Spazio Autrice

Prima di tutto vorrei ringranziarvi dal profondo del cuore per il supporto che mi state dando, ogni voto o commento é un sorriso, davvero.
Poi, nei capitoli precedenti, già qualcuno aveva intuito un qualcosa sul malessere di Harry, e finalmente il mistero è stato svelato.
Ora mi piacerebbe sapere le vostre reazioni, se la 'novità' è apprezzata o meno e come secondo voi potrà influire sui personaggi.
Sono davvero curiosa, ohw.

Al prossimo capitolo. <3

pink ; larry mpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora