14. Hello Kitty riceve minacce.

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Harry non azzardò accenni al proprio stato interessante neanche una volta giunto nella casa dei futuri sposi, preferendo invece ritagliarsi ulteriore tempo per esercitarsi nell'esposizione dei fatti.
Ed esattamante era quello che stava tentando di fare all'interno della stanza allestita appositamente per lui, finchè non fu interrotto da una presenza non molto gradita.

"Harry, quali colori dovrei scegliere per il buquet?"

Briana prese posto malamente accanto a lui, facendo piegare il materasso sotto il suo peso mentre saggiava con sguardo indiscreto i due mazzi contenuti nelle manone tozze e dai colori svariati.

Harry si morse il labbro inferiore notandone alcune di un rosa pallido, ovvero il suo colore preferito, che avrebbe indicato con certezza se non fosse stato geloso della ragazza: dopotutto lei stava per iniziare una vita coniugale accanto all'uomo che lui stesso bramava con fin troppa intensità.

"Le azzurre vanno bene, ricordano il principe delle fiabe no?"

Borbottò.
Le sopracciglia della bionda parvero sollevarsi fino all'attaccatura dei capelli, in una smorfia di pura contraddizione, ma evidentemente aveva ricevuto da Louis l'ordine di non contraddirlo, quindi annuì.

"Uh Harry, un ultima cosa."

"Mh?"

Il riccio sobbalzò non appena Briana, inaspettativamente, lo afferrò per il colletto strattonandolo a se, assicurandosi così di guardarlo negli occhi color menta.

"Tocca solo una volta il mio LouLou, stronzetto, e farò in modo di rovinarti. Te e suo padre."

"S..suo padre?"

Si ritrovò a balbettare il ragazzo, mentre incrociava quasi inconsciamemte le braccia sul busto.

"Esattamente, sono io che gestisco le spese che mantiene in vita quell'uomo. Non vorrai mica rovinare tutto, vero?"

E ogni improbabile supposizione sul rapporto di quella coppia stramba, fu spazzata via dalla consapevolezza:
Ecco perchè, pur non essendo affini, stavano per contrarre il matrimonio! Era una specie di ricatto al fine di risparmiare la vita di un uomo.
Improvvisamente la vista di quella donna tanto egoista lo disgustava, più di prima, mentre veniva a mancare la voglia di rendere Louis partecipe della gravidanza.
Non voleva inferire su nulla.

"N..no, non lo farò."

* * * *

"Bhe, perchè sei tanto silenzioso?"

Domandò seccato Louis e, forse per la quindicesima volta, lanciò un'occhiataccia di traverso ad Harry, il cui sguardo sembrava perso nel vuoto.

"Stavo cercando di pensare a come sistemare le decorazioni nel vostro giardino."

Rispose, quando in realtà la sua mente era occupata ad immaginarsi quel povero uomo in fin di vita accanto ad un Louis devastato.
Di riflesso, strinse maggiormente il cuscino contro il petto, desiderando solo di finire il tutto rapidamente e allontanarsi da lì.

"All'improvviso il lavoro ti interessa più di una sana scopata?"

"Davvero Lou, smettila."

Il comando parve però funzionare all'opposto, poichè la mano del maggiore stava già tastando il suo interno coscia fino al cavallo degli skinny, suscitando sospiri di piacere.
Ma Harry non intendeva disobbedire all'imposizione di Briana, timoroso delle conseguenze, quindi gli afferrò prontamente il polso scostandolo.

"Tra sei mesi ti sposi, cerca di... essere più responsabile!"

"Però quando gemevi come una puttana in bagno non dovevo sposarmi, mh?"

Era troppo.
Come spesso succedeva ultimamente, copiose lacrime iniziarono a scorrere sul volto pallido del riccio, congiungendosi al mento e inumidendo il colletto della maglia.
Dall'espressione che assunse Louis, notò il pentimento, per questo non si oppose quando sentì il suo corpo avvolgerlo teneramente in una stretta rassicurante.

"Okay, probabilmente non dovevo dirlo. Scusa."

"É.. tutto okay."

Si limitò a mormorare il riccio, quando in realtà avrebbe voluto urlare e prendere a pugni qualcosa di solido per scaricare la tensione repressa, probabilmente la sua faccia o quella della 'fidanzata'.

"Mica Briana ti ha detto qualcosa?"

"No, figurati..."

La risata che provò a simulare fece solo aumentare il flusso delle lacrime, e aumentò sopratutto mentre Louis posava lievi baci sul suo volto, sperando di fargli spuntare un sorriso.

"Stai meglio?"

Anche se di allegria non ce ne stava traccia, Harry annuì, sollevandosi dalla postazione sicura per allontanarsi il più possibile da Louis;
Così facendo, era certo di non cadere in errore, anche se ormai lo sapeva... nel burrone dell'amore già si era buttato a capofitto di sua iniziativa, toccava solo incespicare nel buio per uscirne.

pink ; larry mpregDove le storie prendono vita. Scoprilo ora