CAPITOLO 5

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La settimana passò velocemente e non si parlò di altro.
I miei molteplici impegni non mi consentirono di uscire e continuai a messaggiare con Luca e Cristian, entrambi sembravano interessati a me ma non ci davo peso.
Cristian mi chiese di uscire quel sabato e accettai non avendo nulla da fare. Lo dissi a Luca e non ne fu entusiasta.
Misi i miei tronchetti, un maglioncino e un cappotto, tutto rigorosamente nero.
Mi truccai poco poiché a lui non piaceva un trucco eccessivo e poi uscì.
Salutai prima Ludovica e Irene e poi andai da lui in un angolo della piazza.
Arrivata lì nessuna traccia di Cristian... Pensai mi avesse dato buca e iniziai a guardarmi attorno.
Decine di ragazzi che scherzavano e ridevano, riconobbi un sorriso, era Diego, uno dei miei migliori amici, lui si che riusciva a farmi cambiare stato d'animo solo con una delle sue canzoni da sentire con le cuffie al cellulare.
-Ciao Diego!
-Ehi Pigiamino!- mi chiamava così da quando mi aveva visto con una tuta rosa confetto.
-Che fai qua?- aggiunse.
-No nulla aspetto un amico tu?
-Niente, ora mi giro una sigaretta... Reggi qua...
Mi porse il pacchetto di tabacco della Malboro.
Parlammo della palestra e di come stessero andando le cose e tale proposito feci:- Bhe dai lottiamo!
-Maddai che ti sollevo con un dito!
In effetti era vero però ci provavo gusto ugualmente.
-Bhe dai vediamo che sai fare!- disse lui.
Tirai un gancio abbastanza forte e la sigaretta gli cadde tra le gambe.
Ridemmo e in quel momento mi sentì toccare le spalle, era Cristian.
Ci salutammo e feci le presentazioni.
Avevo già parlato di Diego a Cristian e non fu affatto sorpreso si trattasse di lui. Andammo in un bar li vicino e incontrammo mia sorella e a sua migliore amica, cercai di fare le dovute presentazioni ma si comportarono in modo alquanto maleducato. Tornai da Cristian e mi disse:-Le tue amiche dovrebbero imparare un po' di educazione!
-Non erano mie amiche, è mia sorella e ti ho già detto di quante ne combina!
Continuai a spiegarli che io non ero così e forse mi riuscì solo il contrario. Andammo in una biblioteca li vicino e mentre cercavo un libro lui fece segno alla commessa di acquistarlo e andò a pagare, non sapevo come ringraziarlo. Era davvero un bel regalo e sapevo che anche a lui piaceva molto leggere.
Dopo due ore insieme trascorse a chiacchierare delle nostre vite. Tornata a casaAd un certo punto arrivò una chiamata di Carlotta e mi disse che si dovevano vedere. Ero gelosissima.
Il giorno seguente scoprì che si erano litigati e che non si videro, era lei a cercarlo in continuazione. Ne fui sollevata.

FIGLI DI MONDI DIVERSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora