CAPITOLO 6

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E anche la settimana dopo passò velocemente, sempre allo stesso modo.
Ludovica si era infuriata in quei giorni perché trascuravo loro per passare del tempo con Cristian.
Non me lo diede a vedere ma lo intuì così proposi un'uscita tutti insieme.
Io, Cristian, Ludovica, Angelo (il ragazzo di Ludovica) e Irene.
L'atmosfera natalizia riempiva la piazza della nostra città. Il freddo mi faceva tremare ma l'emozione ancor di più.
Finalmente arrivò Cristian, nello stesso istante Irene andò a salutare due sue amiche e mi lasciò la borsa.
Cristian sapendo che mi dava fastidio la prese lui. Ciò fece aumentare la stima di Irene nei suoi confronti. Andammo in un MC. Donald's e io e Cristian decidemmo di fare un giro nel frattempo visto che il cibo spazzatura lo odiavamo entrambi.
Continuavo a reggermi al suo braccio per evitare cadute disastrose negli ancor più disastrati vicoli della mia città. Mentre fumava le sue Chesterfield parlavamo e mi sentivo a mio agio, spesso non succedeva neanche con le mie migliori amiche di sentirmi così libera.
Improvvisamente ricevetti una chiamata da Luca.
Non riusci a rispondere in tempo e così richiamai. Ma in quel momento lo vidi sorridere davanti a me con un ragazzo. Ci avviciammo e lo salutai.
Gli feci le guanciotte e subito sentì Cristian ingelosirsi. Mi mise un braccio sulla spalla. Mi sentì davvero al sicuro. Luca mi presentò Leonardo, un suo compagno di classe.
Andammo in un vicoletto dove c'è un pub. Lì vanno tutti per bere. Rimasi fuori con Leonardo. Luca voleva farsi il suo primo cicchetto con Cristian.
Non avevo denaro altrimenti avrei puntato anche un milione. Sapevo non ne avrebbe bevuto neanche un sorso. Lo conoscevo meglio di quanto conoscessi me stessa.
Ci voltammo per guardalo bere, fece un sorso e lo sputò sul pavimento. La cameriera riccioluta e ipertruccata lo guardò trattenendo una grossa risata.
Mi voltai e guardando Leonardo dissi:- Mado' come lo conosco bene, se avessi scommesso sarei riccaaaa!
Ridevo fortissimo poi vidi Cristian, ci avvicinammo l'un l'altro. Mi strinse le spalle. E i nostri occhi erano sempre più vicini. Le sue mani si spostarono e mi strinsero il collo, il pollici mi sfioravano le guance e le nostre fronti erano ormai incollate.
Lo guardai negli occhi. Ci vidi la felicità.
-Dai su scappiamo che abbiamo fatto una figura di merda!- ci interruppe Leonardo.
Mi prese sotto il suo braccio e mi strinse a se. Le persone ci guardavano. Ogni tanto lo guardavo negli occhi e ridevo. Ridevo. Mi accarezzava i capelli con le dita. Andammo da Irene e gli altri e li salutai. Mentre andavamo via mi prese per mano, la stringeva come per farmi sentire che c'era.

Appena arrivata a casa ricevetti un suo messaggio "Grazie per aver reso questa serata fantastica.".

Ho aggiornato il capitolo 5 per motivi di "scrittura". Spero sia di vostro gradimento l'opera.

FIGLI DI MONDI DIVERSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora