CAPITOLO 9

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Era il giorno della vigilia ed io e Cristian ci saremmo visti per scambiarci dei piccoli regali, volevamo regalare qualcosa di noi all'altro. Io presi la mia collana preferita e la impacchettai, poi decisi di inserire anche una piccola lettera dove dicevo tutto ciò che provavo. Mi alzai dal mio letto ma appena misi i piedi sul pavimento caddi. La mia stanza arancione ruotava.

Stetti molto male e riuscì solo a scrivere poche righe di un messaggio in cui spiegavo la mia situazione.
Non ero in grado di uscire e rimandammo al giorno seguente.

Mi ripresi rapidamente e la sera ebbi un cenone abbastanza felice con la mia famiglia. Mia sorella stuzzicava come al solito mia madre e mio padre placava la situazione ma il tutto era alquanto piacevole.

L'indomani arrivai al nostro incontro felice perché lui era davvero il regalo più bello. Lui mi fermò freddo, mi diede degli auguri distaccati poi mi guardò e disse che dovevamo parlare.
Litigammo e le lacrime furono pronte ad uscirmi quando mi disse che ero fredda e concluse con: "siamo figli di mondi diversi!". Era una frase dell'unica canzone in grado di farmi piangere e lui non la conosceva. Scappai con ancora il pacchettino nella tasca.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2016 ⏰

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