Mamma: Papà.... ed io.... abbiamo divorziato. È difficile da spiegare
Rimango senza parole. Davvero?! SERIAMENTE?!
Io: i-io n-non s-o c-cosa d-dire....
Mamma: ecco vedi/
Ma non la voglio ascoltare e salgo in camera mia. Com'è possibile?! Mentre salgo inciampo in un vecchio raccoglitore.... vedo disegni miei e di Samira che abbiamo fatto da piccole... noi tutti e quattro insieme.... come starà Samy?! Povera piccola.... busso alla camera sua
Io: Samira... ci sei?
Sam: vai via. Ora!
Io: Samy, ci sono, prova ad aprire, me ne vado subito
Sam: promesso?
Io: promesso.
Sam: non ci credo!
Io: ho mai infanto una promessa? Ricordi quando...
FLASHBACK
Sam: così quindi dovrai darmi la tua tavoletta di cioccolato non appena vincerò la partita!
Io: ok, promesso.
*finita la partita a carte*
Sam: ah ah!!! Ho vinto io!
Io: giusto.... non vorrei ma... tieni.
Le porsi la mia barretta di cioccolato. Ce ne danno una a settimana, ma voglio rispettare la promessa.
FINE FLASHBACK
Samira mi fa entrare piano in camera, mi sdraio con lei a letto e le accarezzo la testa, come sono belli i suoi capelli... ci addormentiamo così, insieme. È tanto tempo che non lo facciamo. Quando mi risveglio lei dorme ancora, così la metto sotto le coperte al caldo e mi avvio verso la mia camera. Cazzo, sono le 16:45 e non voglio per niente andare con Luca in giro. Ora meno che mai. Cosa faccio? Lo chiamo? Ma ci rimarrebbe così male... così, nonostante tutto, mi vesto. A volte non mi rendo conto di quanto io possa essere forte. Comunque mi metto degli shorts neri non in jeans, ma di una stoffa quasi sportiva, una maglia stretta gialla con una scritta nera "LOVE" e una felpa enorme grigia, le mie solite converse nere. Credo che un giorno le sposerò. Mi trucco non eccessivamente ma almeno quanto basta per coprire le lacrime e la disperazione. Prendo lo zaino e metto soldi, documenti, tessere, fazzoletti ecc. "Drag Me Down" in testa e arrivo a piazza Duca, Luca è su una panchina che aspetta. Cavoli, forse sono in ritardo. Arrivo e lo saluto da lontano, poi mi avvicino e mi siedo sulla panchina con lui.
Io: ehy scusa il ritardo.
Lu: in realtà sei in orario, io abita qui vicino e son venuto prima.
Io: oh ok :)
Lu: vieni, ti porto a prendere un gelato!
Io: evviva! Adoro il gelato!
Lu: