Uscii anche io dallo spogliatoio dirigendomi verso la palestra. Entrai, le cheerleader si stavano esibendo.
Individuai subito Honey fra le sei ragazze, muoveva i fianchi ad un ritmo incalzante. Con un grande balzo si posizionó sopra le braccia di due ragazze alla base di una piramide mentre le altre si muovevano davanti a loro agitando i pon pon. La mia attenzione era completamente incentrata su Honey, i suoi movimenti mi piacevano erano flessuosi ed io non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
Dopo una decina di minuti finì l'esibizione. Andai dalla mia squadra e mi sedetti in panchina
"Ciao furia. Ti vedo allegra, è successo qualcosa?"
Frank si sedette accanto a me appoggiandosi con la schiena al mio braccio. Era un ragazzo molto alto e snello, aveva i capelli di un acceso rosso rame e gli occhi nocciola. È uno dei tanti ragazzi che conosco, è simpatico. Ma nulla a che vedere con Lee.
"Forse, perché?"
Lui fece spallucce alzandosi.
Puntai lo sguardo su Honey. Parlava con le altre ragazze ma smise subito quando si accorse della mia presenza. Il fatto che lei fosse qui era una motivazione sufficiente a schiacciare l'altra squadra.
"Una ragazza?"
Un ragazzo si posizionó davanti a me ghignando. Mi avvicinai guardandolo con aria di sfida
"Sei il capitano della squadra? Piacere. Io sono Harriet, il capitano della mia"
Lui rise
"Una donna che gioca a basket?"
Disse tra una risata e un'altra
"Scommetto centocinquanta dollari che io farò più canestri di te"
Frank si allarmó sapendo che non avevo con me quei soldi. Ma sì calmó
subito, sá che non faccio scommesse che non sono sicura di vincere.***
La partita era terminata. Avevamo vinto, ed ora avevo centocinquanta dollari in più nel mio portafoglio.
Dovevo andare alle docce e cambiarmi, ero davvero sudata. Qualcuno però mi fermò prima che potessi entrare
"Ciao..."
Honey aveva la mano sul mio polso ed aveva le guance leggermente rosate. Probabilmente per la situazione imbarazzante.
"Non sapevo facessi parte della squadra di basket, sono arrivata da poco in questa scuola. Sono della quarta C"
Aggiunse lei in seguito, sentivo caldo. Ed ero certa che non si trattasse della partita da poco conclusa.
"Ecco perché non ti avevo mai vista!"
Risposi io schioccando le dita. Era così ovvio!
"Comunque, non so ancora il tuo nome"
Parlò così a bassa voce che riuscì a sentirla appena
"Harriet"
Lei ridacchió per poi aggiungere:
"Sembra il nome di una principessa: la principessa Harriet"
Diventai rossa fino alla punta delle orecchie, nessuno mi aveva mai chiamata in quel modo. Nonostante un buon numero di persone mi andassero dietro non ero mai stata fidanzata, ne primo bacio ne niente.
"Ti lascio il mio numero se vuoi"
Disse lei estraendo dalla borsa un foglio ripiegato più volte su se stesso ed una matita. Dopo che ebbe finito di scrivere me lo porse.
"Ciao, Harriet"
Fece un cenno con la mano per poi andarsene, rimasi immobile per qualche secondo per poi entrare alle docce.
***
Corsi in classe con i capelli umidi dalla doccia e con indosso i vestiti puliti. Entrai. Tutti si girarono verso di me, avevo il fiatone ma mi ricomposi subito andandomi a sedere accanto a Lee.
"Come è andata?"
Disse lui a bassa voce per non farsi sentire dalla proff di storia che stava spiegando.
"Abbiamo vinto!"
"Wow, grande!..."
Lui si zittí e prese un foglietto che sorgeva dalla tasca dei miei jeans. Il numero di Honey.
"Che cosa è questo?"
Disse lui con aria molto scherzosa, sembrava una ragazzina pettegola alle volte.
"Non ti interessa, dammelo!"
Lui mi ignoro leggendo
"Un numero di telefono?! Hai rimorchiato! Guarda cosa c'è alla fine del numero"
Non capivo a cosa si riferisse
"È una: X"
"Esatto, una X. Chi è? È figo?"
Eccolo: Lee modalità oca pettegola
Non risposi, sospirai sorridendo e cominciai a seguire la lezione
***
Arrivai a casa, una villetta non troppo grande e molto accogliente. Entrai lasciando lo zaino all'ingresso.
"Tesoro, sei arrivata finalmemte. Volevo avvisarti che questo sabato saremo a cena da dei vecchi amici. Verrai anche tu"
Non ebbi il tempo di elaborare in discorso. Era già strano che mia madre non fosse a lavoro, lei è una sarta molto conosciuta e non aveva molto tempo libero.
"Ok, non c'è problema"
Invece un problema c'era, eccome se c'era
STAI LEGGENDO
MACCHIA DI CAFFÈ ~lesbian
RomanceHarriet: la ragazza che tutti vorrebbero, il capitano della squadra di basket della scuola. Una sicura di sé che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno Honey: la migliore delle cheerleader, irascibile ed emotiva. Fra le due nascerà qualco...