I temi trattati in una parte del capitolo non sono adatti ad un pubblico impressionabile. Grazie.
(Ho sempre sognato di scriverlo)Ritornammo a casa di lei. I genitori sarebbero tornati da una riunione fuori programma abbastanza tardi. Ero ancora in fibrillazione. Mi tremavano le mani per l'emozione. Dire a tutta quella gente che noi due siamo fidanzate... ho pensato che sarei potuta morire. Era il suo modo per farmi capire che era arrivato il momento di dire ad i nostri genitori che stavamo insieme? Probabile.
Arrivate a casa sua era già ora di pranzo nessuna nessuna di noi aveva fame. Honey andò a mettersi qualcosa di più comodo e, con un pò d'olio di gomito, riuscì a togliere il trucco. Eravamo entrambe sdraiate sul letto, non parlavo. Semplicemente la guardavo negli occhi, come se vi fosse un mondo nuovo da osservare dentro quelle pozze grigie come nubi.
Ad un certo punto io la baciai, stanca di quella vicinanza senza contatto. Infilai la mia lingua nella sua bocca calda, muovendola piano. Un gemito da parte sua si propaga nella stanza, la baciai sul collo leccando con vigore la pelle morbida. Lei mise una mano tra i miei capelli tirando piano, il mio corpo stava andando a fuoco. Era questo ciò che si provava, allora... le slacciai la vecchia camicetta che aveva messo. La guardai interrogativa, chiedendo il permesso per andare avanti. Lei annuii. Mi stavo facendo guidare esclusivamente dall'istinto, non avevo esperienza ma la voglia di procedere era enorme. Le tolsi il reggiseno, presi a leccarle i capezzoli con calma estenuante."Ti prego..."
Questa preghiera era giunta come un gemito soffocato, ero davvero eccitata. Il suo viso contorto dal piacere mi faceva impazzire.
Infilai una mano nei suoi slip torturando il suo clitoride, Honey continuava a gemere sotto di me. Infilai due dita dentro di lei"A-ah!"
Mi morsi il labbro inferiore mentre spingevo le mie dita dentro di lei con insistenza.
"Ha-arriet... sto per..."
Lei inarcò la schiena verso l'alto respirando affannosamente, ci volle un pò prima che lei riprese a respirare normalmente.
Potete leggere se avete saltato la parte precedente
Mi sorrise e si accoccoló contro il mio petto, abbracciandomi.
"Ti amo, Honey. Così tanto che non puoi neanche immaginarlo"
Lei non rispose, si strinse di più a me. Dopo poco tempo ci addormentammo.
***Aprii gli occhi. Honey era ancora accanto a me, sveglia.
"Ben svegliata, principessa Harriet"
Le do un piccolo bacio sulla fronte, stiracchiandomi e sbadigliando rumorosamente.
Guardai l'orologio. Le tre del pomeriggio, stava piovendo.
"Andiamo al parco"
Dissi io guardando verso di lei, che mi osservava come se fossi impazzita. Si alzò dal letto mettendo dei vestiti puliti.
"Non pensi che il tempo sia un pò strano per andare al parco?"
Chiese lei infilando un maglioncino rosso ed allacciando le scarpe.
"Sì, è poi non ci sarà nessuno. Io e te"
Anche io abbandonai il caldo letto, aggiustai alla meno peggio i vestiti leggermente sgualciti e cercai, invano, di pettinare il cespuglio di capelli crespi che scivolavano da ogni parte dal il mio cappello.
Portammo solo un ombrello; in modo da stare vicine sotto la pioggia, cosa che non mi dispiaceva affatto. La pioggia picchiettava sul tessuto impermeabile dando una piacevole atmosfera. C'erano pochissime persone in giro, tutte chiuse in casa al caldo.Il parco non era molto lontano. Ed era, come dalle previsioni di Harriet, quasi del tutto vuoto. Occupammo un tavolino all'esterno di un bar, sotto la tettoia, per prendere una cioccolata. Perfetta per questo tempo.
"Vado a prendere la cioccolata calda, vuoi un tortino?"
Honey sembrò pensarci su, gli occhi puntati al cielo e le braccia incrociate.
"Uno alla vaniglia"
Decise poi, io entrai nel bar lasciando Honey da sola.
Honey
Harriet entro nel minuscolo ma accogliente edificio. Io aspettai, guardandomi in torno. Era deserto tranne due ragazzi seduti su una panchina non troppo distante che mi osservavano. Non mi piacevano per niente, avevano degli orribili sorrisini stampati in faccia mentre scorrevano lo sguardo su di me. Decisi di ignorarli, ma non per molto. Si avvicinarono al tavolo dove ero seduta.
"Che ci fa una ragazza graziosa come te qui tutta sola?"
Chiese uno di loro, ridendo. Il sorriso lascio subito il suo volto che ora si era rabbuiato.
"Hey. Rispondi."
Il suo amico mi alzò la testa con due dita, guardandomi negli occhi. Scanzai la sua mano, guardandolo truce
"Non toccarmi."
Il primo mi afferrò il braccio con forza stringendo. Un gemito di dolore uscì dalle mie labbra.
"Non parlarmi così, puttanella"
Sentii un forte rumore di stoviglie che vengono sbattute. Harriet aveva poggiato, con troppa forza, il vassoio con le cose che avevamo ordinato. Si avvicinò a loro.
"Lasciala. E non osare chiamarla così"
Disse lei, i suoi occhi erano cupi e minacciosi. Facevano paura. Il ragazzo lasciò il mio braccio andando con spavalderia verso Harriet, che non si mosse di un centimetro.
"Oppure? Che ci fai?"
Chiese il più basso dei due prendendomi per i capelli, tirando.
Spalancai gli occhi, qualche lacrima solcava le mie guance cadendo a terra. Harriet non ci vide più, diede un pugno a quello che si trovava di fronte a lei facendolo cadere all'indietro. Prese con forza il polso di colui che mi teneva i capelli, strinse. Un'espressione di dolore si espanse sul suo volto. Mi lasciò. Si diresse verso il suo amico, non prima che Harriet gli abbia dato una forte gomitata sulla schiena. Gli sarebbe rimasto il segno per giorni. Se ne andarono."Piccola, stai bene? Non ti fa male? Vero?"
Chiese lei decisamente preoccupata prendendo il braccio che il ragazzo teneva stretto e gli diede un leggero e dolce bacio, poi accarezzò i miei capelli e sfiorò con delicatezza le mie labbra, tremolanti, per il freddo e per lo spavento che avevo preso.
"Sto bene, non è nulla"
Risposi io con il volto arrossato. Lei mi prese per mano, porgendomi la tazza di cioccolata ed il dolce. Solo dopo mi accorsi di un piccolo dettaglio: "piccola"
Spazio autrice
Visto che Wattpad è tanto caro e buono e non mi fa visualizzare i commenti volevo ringraziare RintashiSok per il commento carino che mi ha lasciato ^^.
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MACCHIA DI CAFFÈ ~lesbian
RomanceHarriet: la ragazza che tutti vorrebbero, il capitano della squadra di basket della scuola. Una sicura di sé che non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno Honey: la migliore delle cheerleader, irascibile ed emotiva. Fra le due nascerà qualco...